"Abbiamo Salvini e Meloni: non puoi sperare che diventino Churchill e la Thatcher" (di P. Salvatori)

Alessandro Campi insegna Storia delle dottrine politiche a Perugia, da sempre attento osservatore della destra. Di fronte alla difficoltà della coalizione Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia a esprimere candidature di livello nelle grandi città ha pochi dubbi: “C’è un problema enorme di classe dirigente: erano i partiti organizzati e di massa che selezionavano, all’interno dei propri ranghi, le figure da destinare a ruoli di rappresentanza e governo. Una volta c’erano anche le grandi aziende

           

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Provate a scrivere su google Virginia Raggi-Gigi Proietti. Usciranno decine di articoli diffamatori nei confronti di Virginia. “La Raggi non ha garantito una degna sepoltura a Proietti”, “vergogna”, “dimissioni”, etc, etc. Ogni indecoroso articolo riporta indecorosi comunicati scritti da indecorosi politici (dal PD alla destra) che non avendo argomenti insultano Virginia e la verità utilizzando la memoria di un grande artista scomparso. La domanda è sempre la stessa: “se sono capaci di tali stomachevoli bassezze in campagna elettorale di cosa saranno capaci dopo il voto?".
In tutto ciò Carlotta Proietti, figlia di Gigi, ha appena scritto: “vi informo che la notizia uscita su Repubblica ieri, è una fake news. Abbiamo preparato immediatamente una smentita, congiuntamente con Ama e Roma Capitale...È stato evidentemente un attacco alla città, alla sindaca, fatto usando il nome di mio padre”.
Anni fa Gigi Proietti scrisse un gustosissimo sonetto dedicato alla finzione teatrale. Una finzione molto onesta in quanto lo spettatore sa perfettamente che gli attori, recitando, compiono azioni “per finta”. Il contrario del finto, dunque, non è il vero ma il falso. «Viva er teatro, dove tutto è finto, ma niente c'è de farzo e questo è vero» scrisse Proietti.
L'esatto contrario della stampa e dei politici italiani i quali (soprattutto contro la Raggi) recitano una parte, la recitano male e lo fanno prendendo in giro lettori ed elettori che, a volte, credono alle loro balle. Sarà così fino alle prossime elezioni. Siete avvertiti. Quando ascolterete Calenda, Gualtieri o Salvini ricordatevi la differenza tra la finzione teatrale, finzione onesta e dichiarata e la loro ignobile falsità.




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