Baratto, poca elettricità e niente agi. Come si vive negli ecovillaggi come quello del Mugello (di I. Betti)

Le comunità utopiche, come quella di Campanara, non sono esperimenti isolati di hippie stravaganti, ma realtà organizzate, dislocate in tutto il Paese (da HuffPost Italia)

           

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Bah! Dite anche a me che sono cattiva e mal pensate. Non critico il loro modo di vivere, anzi li ammiro. Però...però...essendo una piccola comunità con proprie regole, e dato che è successa la stessa cosa al bambino più grande ritrovandolo dopo poche ore, dato che è stato detto che credevano ritornasse a casa da solo, NON VORREI fosse un loro rituale di sopravvivenza, un mettere alla prova i bambini per vedere come riescono a cavarsela nella natura selvaggia. Troppi buchi neri in questa storia e troppe scuse trovate per mettere a tacere le voci. Ed il sindaco ne è consapevole, perché le scusanti le ha usate lui facendole anche un suo stile di vita, comune a tutti loro. Difendendoli a spada tratta e naturalizzando la cosa. Che ci sia puzza di bruciato è ovvio: credo che sia sfuggita loro la situazione di mano su qualcosa che per loro è un percorso di vita.


Un bisogno di ritorno alla Natura, la Grande Madre. Personalmente stimo chi riesce a staccarsi da un tipo di vita alienante e a dare un senso alla propria esistenza col ritorno a una vita più vera più umana e più concreta. L'abbandono della terra per l'inurbazione, secondo me ha creato degli squilibri interiori. Noi stessi siamo Natura, siamo pur sempre animali dell'ordine dei mammiferi, ma ci siamo costretti a vivere nel cemento. Questo dopo secoli di contatto con la terra, deve aver creato un vuoto enorme. La Natura sta nel nostro DNA, ci manca. E poi l'abbandono della terra ha comportato anche una natura fuori controllo di cui ci lamentiamo quando arrivano le "bombe d'acqua".


poi ci sono quelli che vivono in campagna da magari da sempre, che hanno un orto, qualche animale ( galline conigli capre...) forse un trattorino o un motocoltivatore....magari hanno un lavoro normale che richiede uno spostamento in macchina più o meno lungo e magari hanno la luce, l'acqua, internet la tv....e tornano la sera a casa impiegando buona parte del loro tempo libero alla cura di orto e animali ecc ecc...e credetemi sono miglia e miglia di persone...tutto per dire che tra fare gli eremiti in mezzo alla natura e vivere nel centro di una città c'è un mondo di non eroi che però trova un buon compromesso , oso dire, tra vita in campagna ( impagabile) e mondo moderno (indispensabile )...


Premesso che non sono ippi ma sono persone che hanno scelto di vivere e lavorare in campagna alla maniera in cui vivevano anche i miei genitori essendo figlio di contadini , quindi non ci trovo nulla di strano, a volte bisognerebbe collegare la bocca con il cervello prima di sentenziare , conoscete il posto ? Conoscete le realtà dei nostri territori in alto Mugello ?? Sono persone che vivono come anni fa e senza rompere le scatole a nessuno , il non normale è la vita cosiddetta normale di adesso fatta di caos e tutto sottomano , schiavi del consumismo piu sfrenato, questo non e' normale ,proprio dove abitano loro ci abitava ,mio padre un tempo quindi so bene di cosa parlo , poi ben venga la tecnologia utile quali elicotteri termocamere cellulari ecc ecc , ma non si può puntare il dito a gente che ha deciso di vivere in aperta campagna facendo a meno degli agi di città o paese


Ma perché tollerare così poco la libertà di autodeterminazione rispetto alla propria vita? Non ledono alcuna libertà dell'altro.... Sono autosufficienti ..non vivrei mai come loro, non ne sarei capace, sono schiava di comodità, servizi e beni.... Lontana assai dall'essenziale...ahimè

Lo smarrimento del piccolo a mio avviso è solo in minima parte correlato all' organizzazione di vita... Se pensiamo agli smarrimenti in spiaggia o peggio ancora alle.dimenticanze letali su seggiolini per black out da sovraccarico mentale ...perché il bisogno di giudicare sempre l altro e sempre ciò che è diverso da noi ... perché così tanta paura da renderci giudici ostili e mai solo semplici neutrali osservatori???


Leggendo i giornali si scopre che la famiglia del bimbo scomparso vive una vita lontano dal mondo civilizzato e lobotomizzato, e che, per attivare i soccorsi, bisogna scendere a piedi verso il mondo civile, quello dei pettegoli criticoni.
Vivono senza luce, mezzi, TV, informazione ecc... insomma coltivano la terra, allevano animali e stanno in un posto dove le antenne dei cellulari non arrivano.
Poi c'è il mondo dei civilizzati che da quando è arrivata la notizia del bimbo scomparso si chiedono come mai non hanno allertato subito i soccorsi, complotti, malelingue e una montagna di supposizioni velenose.
Il mondo civilizzato si è chiesto anche come mai un bimbo di 21 mesi sapesse mettersi le scarpe e uscire di casa da solo...
perché non è lobotomizzato come i figli nostri.
Imbecilki


Il fatto stesso che definiate stravaganti persone che vivono a contatto con la natura fornisce la misura di quanto siate malati.
Vi eccitate se vedete gli alveari in cima ai grattacieli a Milano, mentre uno che vive di api, allevamento e dei frutti della terra è stravagante.
Volevo informarvi: lo strano sono gli alveari in cima ai grattacieli a Milano, le uova escono dal culo delle galline, il latte esce liquido dalle mammelle delle mucche, la verdura e gli ortaggi dalla terra e via di seguito.
Fino a 60 anni fa coloro che vivevano nelle "ristrettezze" descritto nell'articolo era circa l'80% della popolazione.

Curatevi.




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