1ºThierry Oberlé è un importante reporter di Le Figaro dal 1997, specializzato nel Maghreb e in Africa. Ha seguito a lungo casi di terrorismo internazionale.
2013 "La nostra guerra segreta in Mali", co-scritto con Isabelle Lasserre
2015 "Slave of Daesh", co-scritto con Jinan. Caroline Carlier è una studiosa di storia ebraica, questa è la sua tesi - La città di Mosè: la rappresentazione del popolo ebraico in Philo d'Alexandre - l'articolo riportato da Repubblica viene da " Le Figaro" ma nell'originale i toni sono più pacati e decisamente meno sensazionalistici rispetto alla "versione" italiana.
Sopratutto non c'è neppure un punto in cui si parli di "inquietudine" da parte di Israele o degli Israeliani d'altronde chi è stato in Israele ha potuto vedere abbigliamenti ben più strani ed eccentrici di quello che portano le donne trattate nell'articolo. Ha ragione Isabella Rossi la libertà delle scelte individuali in Israele è rispettata ai massimi livelli.
2ºGli ortodossi le contestano solo perché vengono scambiate per islamiche e perchè non solo loro ( gli uomini) ad averlo deciso come succede nel loro mondo, perchè è giusto che si sappia che per gli ebrei ortodossi le donne sono solo delle fattrici e serve che devono essere il più invisibili possibili al mondo e meno fastidiose possibili ai loro occhi, costrette a portare parrucche per non far vedere i capelli, devono coprirsi il più possibile e quando escono devono coprirsi anche le mani e i piedi, spesso lo fanno con guanti e calze color carne per dare meno nell'occhio, devono studiare il meno possibile, tanto a loro non serve, fare più figli possibile spesso infatti muoiono giovani, ma tanto donne ce ne sono molte ecc ecc. RIcorda qualcosa?