"Ristoratori, se non trovate camerieri è perché non pagate abbastanza" (di I.Betti)

Jacopo Ricci, chef a Frascati: "Io offro un contratto con tredicesima e quattordicesima comprese e non ho problemi a trovare personale" (da HuffPost Italia)

           

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Ora non è che siccome ci sta sulle balle il reddito di cittadinanza gli dobbiamo dare per forza tutta la colpa. I lavori nell'ambito della ristorazione sono NOTORIAMENTE pesanti e sottopagati e di solito a farli sono ragazzi che vivono a casa dei genitori tanto per racimolare qualcosa (ai quali, guarda caso, il rdc non spetta). Per anni c'è stata una narrazione che prevedeva che questi sfruttamenti fossero normale amministrazione perché era "la gavetta" e ho conosciuto gente che doveva andare a lavoro con la febbre perché non poteva neanche prendersi giorni di malattia. Il mercato del lavoro langue da anni e ora improvvisamente la colpa è del reddito di cittadinanza, i giovani sono diventati viziati e i datori di lavoro sono dei santi. Ricordiamoci comunque che 1.non è così semplice ottenerlo e 2. Si tratta di una misura temporanea perché se dopo un certo periodo continui a essere disoccupato, perché magari hai rifiutato lavori, te lo tolgono. Ho una coppia di amici, entrambi lavorano e prendono una miseria, fanno fatica a sbarcare il lunario con quello che guadagnano, hanno due bambine da campare e gli è stato tolto il reddito di cittadinanza... Ditelo a loro che le persone non lavorano perché "tanto c'è il reddito"


Oltre al reddito di cittadinanza sarebbe utile uno stipendio minimo e controlli. Tenere bassi i prezzi sulle spalle dei dipendenti è una cosa ignobile e ignorante in quanto se non circola moneta chi la compra la pizza che produci? Non aprire proprio se non sai fare un business o se non vuoi metterci il tuo impegno. Vuoi fare il capo? Abituati ad arrivare sul posto di lavoro per primo, uscire per ultimo e studia per fare crescere la tua azienda. Il vero problema è l'ignoranza e il feudalesimo che ancora non abbiamo superato. Per tenere su le attività e fare funzionare l'economia va pagato il giusto anche ai dipendenti. Non è una corsa al ribasso a salvare l'economia, ma la disponibilità. Lo aveva capito Ford un secolo fa. Servono interventi legislativi strutturali a lungo termine. Sarebbe adesso il momento di farli. Usate questo recovery per curare l'economia permettendo di creare aziende più solide, formando gli imprenditori, non servono scatole di cartone inconsistenti per creare occupazione. E poi vuoi tassare i business come Amazon e Google? Tassali! Non aspettare l'Europa


si capisce, si capisce facilmente, perché l'Italia non funziona. può intervenire qualche titolare di un'attività da quasi cinquanta anni? di che vogliamo parlare?
di che pensione si avrà dopo una vita di contribuzione? di cosa costa la voce "spazzatura" in un'attività? perché tanti anni fa, il quindici di ogni mese si potevano versare i contributi per i dipendenti e oggi è un atto di eroismo? per non parlare della continua omissione della capacità e qualità dei dipendenti: tutti bravi e preparati? perché decenni fa si addestravano apprendisti che, comunque un futuro se lo sarebbero creato? venga fuori chi ha il coraggio di assumere un un'apprendista, sostenere i costi di addestramento, e dire che è una passeggiata. apprendistato per un mestiere definibile tale. con tutto il rispetto, non certo per andare alla pompa di un rifornimento o alla cassa di un supermercato.
chi ha causato tutto questo?


Il problema è che moltissimi si sentono furbi i proprietari e gestori che pur di guadagnare in più sulla pelle dei loro dipendenti rischiano sanzioni enormi e quando lo beccano fanno finta di piangere cercando comprensione ( forse se è vero che hanno problemi ma sarebbe anche il caso che i camerieri e lavapiatti li facessero loro e i loro familiari per economizzare mentre molti lavoratori, quelli che non sono costretti per necessità, si sentono furbi perché si ritrovano qualche euro in più in tasca senza pensare che quei pochi euro in più saranno tanti in meno quando si ritroveranno pensioni da fame visto che avranno versato pochi contributi.
Chiaramente questo vale anche in altri settori commercio agricoltura ed autonomi. Servono controlli se si vuole risolvere il problema.


O perché si lavora 12/13 ore al giorno???? Perché non hai una vita sociale, tempo libero, lavori TUTTI i festivi per LA STESSA PAGA, e che uno deve fare il lavoro di tre persone??? Il fatto è che ci vorrebbero più controlli, perché nella ristorazione conta solo il gestore che si arricchisce dalle spalle dei lavoratori. TUTTI lo sanno che lo sfruttamento nella ristorazione è la normalità, ma nonostante questo non ci sono regolamentazioni e controlli specifici. Chi dice che è per il reddito di cittadinanza che il personale non si trova è probabilmente tra quelli che per lui è normale fare letteralmente vivere un dipendente dentro la sua cucina. Io da ex cameriere sono contento di questa situazione, spero tanto che i ristoratori che si comportano così coi loro dipendenti abbassino le serrande e non le riaprano più


ma vogliamo parlare della vita!? Perché a furia di ricordarci che dobbiamo avere soldi per le bollette .. per mangiare ... ecc ecc ... ci stiamo dimenticando del tempo. Dovrebbero essere 8 le ore lavorative (se lavori di più straordinari pagati) mentre ora per prendere uno stipendio "quasi" normale ne devi dare 16. E il tempo non trascorso con famiglia? Figli? Genitori e nonni che invecchiano!? Non avere una domenica libera per un pranzo come si faceva anni fa!? Bisognerebbe ricordare ai politici che la vita è una per TUTTI. CHE I PARENTI IN TEMPI DI MORTE CE LI PIANGIAMO TUTTI. CHE TUTTI I FIGLI VORREBBERO GENITORI PRESENTI (aihme loro non sanno che per mandarli a scuola e farli mangiare oggi servono quasi 24h di lavoro) ....


A me è capitato di trovare una tizia che 3 anni fa mi propose un lavoro (non dico cosa).
Iniziai il 20 luglio, per tutto Agosto dovevo stare sul posto anche mezza giornata la domenica, finisce il mese e a settembre non arrivava mai il giorno di paga, finalmente verso l' 8, o il 9, settembre, mi convoca (scocciata perché avevo insistito nel chiamare) e mi dice: "i primi 10 giorni (gli ultimi di luglio) sono di prova, questi ultimi di settembre te li pago a fine mese". Totale per me: €550 (avevo fatto anche il manovale facendomi un culo come porta Capuana).
Arriva il 10 ottobre successivo, mi riconvoca, e mi dà altre commoventi €550, ed eravamo rimasti in accordo che le spese per i trasporti vari che eseguii con la mia macchina mi sarebbero state liquidate dopo qualche giorno. Dopo qualche giorno invece fu lei a liquidare me poiché aveva trovato chi le lavorava ad un costo ancora più basso e le spese di trasporto si vanificano.
Ovviamente la blocco su tutti i social e dopo due anni mi richiama perché (me lo disse candidamente) non riusciva a trovare nessuno. Io altrettanto candidamente, ma raccontando una bugia, le dissi: "PREFERISCO IL REDDITO DI CITTADINANZA PIUTTOSTO CHE VENIRE A LAVORARE PER TE DA SCHIAVO".


Il reddito di cittadinanza è la disoccupazione serve anche per combattere il lavoro nero.
Se lo stato mi aiuta io posso rifiutare lo sfruttamento.
Ho lavorato 12 ore al giorno al conad con mezza gionata di riposo a settimana e la domenica mezza giornata. Per 600 euro al mese. Facevo dalla cassiera,alla scaffalista e pulizia supermercato. Feci il conto e prendevo 2 euro l'ora. Ho retto 3 mesi poi sono andata via. In nero ovviamente!
Ho fatto la baby sitter a 4 euro l'ora in nero.
Ho fatto la commessa 12 ore al giorno per 413 euro al mese. Stagionale natale con contratto.
Poi ho detto basta, sono scappata al nord. Lavoro regolarmente con busta paga e quando
mi scade il contratto ho la disoccupazione poi ritorno a lavoro.
Non accetterò mai più lavoro in nero e sottopagato.




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