Su WhatsApp non usate il punto alla fine (se non state litigando)

"Non mettere più il punto alla fine della frase quando mandi un messaggio a un giovane. Perché non c’è bisogno del punto a indicare che una frase è finita alla fine del messaggio, è evidente; e se nonostante ciò decidi di mettere un punto, in maniera formale, è come se volessi stabilire una distanza e in certi casi addirittura litigare. Come quando improvvisamente chiami i tuoi figli con il nome tutto intero, senza diminutivi o vezzeggiativi. Quando sei arrabbiato. Può un semplice punto cre

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/10161471524181151

A prescindere dall'articolo stupidino che lascia il tempo che trova, mi sembra molto ovvio e naturale che il punto messo alla fine di una frase di una conversazione informale (come anche se fosse scritto in un romanzo, in una canzone, in un qualsiasi testo) dia un senso di freddezza e distacco se non rabbia, è naturale interpretarlo così perché non esiste solo la grammatica ma diversi livelli di linguaggio e interpretazione, io ad esempio "Bello." lo vedrei scritto da una persona che vuole mantenere un atteggiamento distaccato o ostile nei miei confronti, è naturale. Del resto fin dalle Elementari ti insegnano che scrivere in maiuscolo equivale a urlare, ecc ecc. Inoltre non mi sembra che le emoticon siano così usate cioè un po' si usano ma in grande quantità vengono usate solo da chi ha iniziato a usare WhatsApp da poco o da chi lo sa usare meno...e anche di abbreviazioni sinceramente ne vedo poche. Poi chiaramente se parli con un familiare, un amico o il tuo fidanzato/a ovviamente parli in modo naturale e spontaneo, magari non segui le regole grammaticali alla perfezione anche se le conosci, ma io sinceramente se ricevessi un messaggio perfetto grammaticalmente, riletto e corretto, chiamerei la polizia


Il linguaggio è sempre stato modificato dalle nuove generazioni e sempre lo sarà ancora. È chiaro che i cambiamenti non saranno così repentini ma i giovani scrivono talmente veloce e usano nuove modalità di comunicazione ( non necessariamente da disprezzare) che queste informazioni rispecchiano quello che sta succedendo. Loro sanno che andrebbe inserito il punto ma non lo fanno. È evidente che per i “ vecchi” sia difficile da accettare e comprendere ma certi fenomeni sono normali. Non creiamo continuamente fratture con i ragazzi ma sforziamoci di cogliere ciò. La grammatica in tal caso va contestualizzata. In sostanza i messaggi sui social rappresentano “ parlato” e mera comunicazione


Magari potremmo imparare a utilizzare la lingua in base al contesto, alla conversazione e al destinatario...e insegnarlo ai ragazzi...
No?
Invece di appiattirci su un uso scorretto della punteggiatura perché SI FA COSÌ, proviamo a IMPARARE A USARLA.
A riconoscere il contesto, il messaggio, il ricevente e il mezzo.
Per esempio, questo è un articolo per boomers e infatti attira commenti su Facebook.
Un ventenne probabilmente non si sognerebbe mai di scrivere un pezzo così scontato e forse un quarantenne, che usa facebook da oltre dieci anni e WhatsApp da altrettanti, vi direbbe che è Capitan Ovvio.
Ma i commenti ci dicono che, per il target a cui era destinato, questo articolo è corretto, perché sono arrivati già i vari "ai miei tempi" e "l'italiano corretto". Manca "non ci sono più le mezze stagioni".
E intanto siamo quasi a 1200 commenti e io sono veramente seccata perché non trovo più l'emoticon che stavo cercando per chiudere senza un punto, che, in questo caso, ritengo di poter omettere


Perché mai dovrebbero essere i più giovani e le loro sgrammaticature a definire come si scrive su WhatsApp e tutti gli altri dovrebbero adeguarsi resta un mistero. Il paragone con gli audio è imbarazzante. Il problema è che non si sa più scrivere, non si usano neppure le virgole, le maiuscole, ecc... Oltretutto molti scrivono frasi frammentate in più invii di messaggio, il punto chiarirebbe quando si chiude un periodo e se ne comincia un altro. E l'uso delle emoticon, a volte eccessivo, può aiutare a comprendere il tono, ma anche quando la punteggiatura è completa, quindi cosa c'entra? Un articolo davvero inutile e dannoso...


Il punto alla fine? Fosse solo quello...
Il problema è che spesso la punteggiatura è completamente inesistente; se poi consideriamo il verbo avere (indicativo presente - prima seconda e terza persona singolare), senza "h" e al contrario le congiunzioni con l'acca...
O ancora... pultroppo, almeno che e altre altre amenità del genere, significa che la lingua italiana è completamente morta e prevale l'ignoranza, pure con un certo orgoglio.
Sorvolo poi sulle contrazioni (vedi "non" che diventa "nn" - come se scrivere una "o" in più fosse uno sforzo sovrumano - "comunque" diventa "cmq" - "tutto" diventa "ttt" e altre robe simili).
Mi fermo qui, perché il discorso è sociologico, molto complesso e piuttosto lungo.
Sta di fatto che la stagione che l'Italia sta attraversando (non solo quella giovane), è critica e triste!


Il punto non è il "punto"( sorrido) in caso qualcuno si offende....ma é l'emotività e la socializzazione dei ragazzi che ormai, purtroppo, viene determinata e forgiata da questi mezzi mediatici. Laddove qualcuno si sente poco amato da importanza anche alla punteggiatura ...è assurdo, ma la punteggiatura serve proprio a dare un senso e un'intonazione alle parole scritte, "se non c'è un cuore, non c'è amore". Prima il problema era la mancanza di formazione, ora è la formazione sbagliata, nonostante vadano a scuola. La società e la famiglia contano più di tutto. Si sentono soli; danno importanza anche a banalità come queste! Il muro però non è nella grammatica, ma nella nostra società che non ha amore a sufficienza. La distanza è nella realtà ecco perché si creano certe situazioni...più abbracci e basta....


Una serra solare è un elemento dell'architettura biocompatibile costituito da una serra vera e propria che coadiuva il riscaldamento degli edifici introitando la radiazione solare. Rappresenta un semplice sistema di risparmio energetico nell'edilizia, ottenibile anche, nel caso di recupero edilizio, attraverso la chiusura di balconi, terrazze, logge, altane e simili. Il suo funzionamento è dato da ampie superfici vetrate, che consentono ai raggi solari di penetrare all'interno del volume e di ottenere così un aumento del calore e dell'illuminazione naturale. In edilizia viene utilizzata per ridurre i consumi di utenza, come per i riscaldamenti, illuminazione elettrica e, in alcuni casi, anche per il contenere il consumo di metano se all'interno vi sono gli impianti di cottura. Infatti, in questa ultima ipotesi, il calore naturale può essere sfruttato per induzione sugli strumenti da cucina, in quanto il calore sviluppatosi nella serra va ad aggiungersi al calore originatosi dai fornelli. Svariati, comunque, possono essere gli usi dell'energia naturale che la serra apporta, se tra la differenza della struttura con la serra e l'analoga, ma senza captazione, si delinea in ogni caso un abbassamento dei consumi energetici.


Non è una giornata da dimenticare, perchè sicuramente Sant’Efisio ci sta affianco e ci fà bene e non male. Bisogna pensarci più vicino perchè la storia di Sant’Efisio e a lungo da termine parla della terra di.. di un colore che noi ci teniamo abbastanza buono. Il buono della sua religione è di un cavaliere che potrebbe essere cavaliere per noi, sentiamo tutto quello che c’è all’interno, perchè noi fra i sardi il sentimento è um… è umorismo che teniamo religiosamente, veramente… fss.. con grande cuore e quando il momento. S’Efisio mi fai emozionare però non vogliono dire le parole che ho detto prima son per del male, perchè la gente sia affianco perchè quanto più affianco è un sentimento che ci tu porti tu sanamente, per il lavoro e per la salute in alto”.


Scrivere “Bello.” con il punto fermo alla fine non dà sensazione di freddezza perché è WhatsApp, bensì perché con l’interiezione impropria “Bello” è il punto stesso a dare freddezza. Scrivere “Bello.” in un romanzo darebbe la stessa sensazione.
Usare in modo rigoroso la punteggiatura nelle piattaforme di messaggistica istantanea è perfettamente possibile: però bisogna saperla padroneggiare, la punteggiatura.
Nel caso di specie, scrivere “Bello!” con un punto esclamativo alla fine avrebbe facilmente conciliato il rispetto delle regole della bella scrittura con l’esigenza di veicolare un sentimento di entusiasmo o simili.
Le frasi possono essere concluse non solo con punti fermi, ma anche con puntini di sospensione, punti esclamativi e punti interrogativi; inoltre, quando opportuno, si possono utilizzare le emoji per dare un’ulteriore “caratterizzazione emotiva” al messaggio.
Quindi (da ventunenne utente abituale di WhatsApp) non sono d’accordo con il contenuto dell’articolo: il punto fermo si può benissimo usare e spesso fa anche la sua bella figura, basta usarlo quando ci sta veramente (quindi in genere al termine di frasi articolate, non di interiezioni) e usare tutti gli opportuni accorgimenti stilistici per veicolare il messaggio desiderato senza fraintendimenti.


10ºIncredibile come certe persone facciano fatica a capire il linguaggio dei social network.
Infatti abusano costantemente di faccine ridicole e di puntini ogni tre parole come se servissero disegnini per esprimersi e costanti pause per enfatizzare le parole.
Il punto a fine frase sta ad indicare che si conclude la conversazione, non solo la frase, visto che si parla di una chat e non di un sms, o di una lettera che ha una conclusione per ovvi motivi. Quindi nel tempo, e ragazzi qua si parla di 20 anni di messaggistica via internet, si è creato un linguaggio a se. Questo modo di parlare e scrivere i messaggi proviene dalle vecchie chat msn, mIRC ed altri. Non da come immaginano alcune persone da qualche anno di social network da qualche ragazzino che storpia le parole.
Ci sono studi al riguardo, non è una stupidaggine, è un linguaggio.




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