Il Pakistan in rivolta per il bambino che rischia la pena di morte per aver fatto pipì in moschea

L’accusa contro il bimbo di 8 anni non è di aver diffamato il Corano o il nome del profeta come in gran parte delle decine di procedimenti giudiziari analoghi con adulti detenuti, ma di aver urinato sul tappeto della biblioteca della locale madrassa, una delle numerose scuole islamiche che certamente il piccolo non frequentava, essendo di famiglia induista. I dettagli delle cronache di quel giorno all’inizio di agosto sono scarsi per capire come, e se davvero sia successo, anche se ad infiammare

           

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Non voglio fare qualunquismo, però al di là dei necessari distinguo e dal dovere di NON FARE di tutta l' erba un fascio, è innegabile nel mondo musulmano la mentalità, la visione del Mondo che emerge da questi fatti, di cui solo alcuni arrivano agli onori della cronaca è molto diffusa e in certi Paesi maggioritaria. Questa cultura, in forma più o meno integralista, è condivisa dalla grande maggioranza dei musulmani che costuiscono a loro volta "il grosso" dell' immigrazione attraverso il mediterraneo e queste persone, al di là della povertà e del desiderio di una vita migliore, vorranno vivere in quel modo. Un musulmano integralista rimarrà sempre integralista, anche se mgari si sarà comprato una casa o un'automobile e dunque. E' un problema sociale che in troppi fanno finta di non vedere


Questa è pura propaganda perché non può aver nessun fondo ni per terra né nei cieli, nessun essere umano di nessuna religione deve accettare una cosa del genere, quindi basta seminare odio tra le religioni e poi tra persone di un credo o di un'altro, poi non bisogna mai trovare giustificazioni nella religione che non c'entra mai, ma viene spesso attacato il credo di più di un miliardo e mezzo di credenti, per quale motivo; spesso per l'ignoranza a riguardo dell'argomento, fare la pipì nella moschea è successo durante la vita del profeta Muhamma in sua presenza, ma nel momento in cui i compagni del profeta stavano per giustiziare la persona, il profeta l'ha perdonato e liberato.


Io inviterei a leggere piu fonti e vedrete che ognuno racconta la sua storia secondo la sua agenda. Si, sembra che ci siano stati dei fanatici che per vendetta hanno bruciato un tempio Hindu e il primo ministro ha ordinato la ricerca e l'arresto dei responsabili e la ricostruzione del tempio. ( Di sicuro questi sono quei individui violenti e criminali che poco gli importa di tempi e DIO, ma ogni scusa e' buona per far del male). Quello che volgio far notare e' l'esagerazione e la strumentalizzazione di ogni incidente per parlar male di uno specifico gruppo. I giornali in realta' non aspettano altro che cose del genere accadino. E' solo un bambino e a meno che non ti e' stato fatto il lavaggio del cervello che l'islam e cattivo e i musulmani son cattivi, ognuno capirebbe che c'e qualcosa di non vero. Se poi veramente vorrebbero punire un bambino per cio, allora sappiate che l'Islam non ne fa parte. Colpa nostra dei musulmani che non informiamo il pubblico dell'Islam, altrimenti non cadreste in queste misere bugie e propagande. Inoltre spero che quelli che si dicono musulmani in Pakistan, faccino la cosa giusta cioe' iportare il bambino alla famiglia e proteggerli dagli ignoranti e mostrare loro che sono benvenuti ogni volta volessero.




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