Comprare casa al mare a un prezzo ragionevole: le isole sono la soluzione

Con meno di 2.500 euro al metro quadro si può prendere casa in Sicilia e Sardegna per poi trascorrerci le agognate vacanze investendo, al contempo, i propri risparmi. In base a uno studio effettuato da Immobiliare Insights, business unit di Immobiliare.it dedicata ad analisi e studi di mercato, nel 2021 la domanda di appartamenti vicini alle spiagge italiane è cresciuta di oltre il 50%. I prezzi ne hanno ovviamente risentito. Sicilia e Sardegna celano ancora, tuttavia, delle isolette dove è poss

           

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le Case a questi prezzi potrebbero essere dei buchi in mega condomini dove si paga anche il condominio minimo 1500 euro all’anno poi vanno aggiunte le tasse altri mille euro se la casa e’ piccola poi vanno aggiunte le utenze altre 1000 euro quindi per mantenere un monolocale ci vogliono circa 3500 euro l’anno senza contare varie ed eventuali poi se si vive fuori dalla Sardegna ogni volta che si viene ci vogliono dalle 500 alle 600 euro con la nave oppure in aereo forse si riesce a venire con meno ma la macchina a noleggio costa 100 euro al giorno. Se uno la usa per 15 giorni all’anno non conviene. Inoltre comprando questi “loculi” incentivano costruzione di nuovi formicai con distruzione dell’ambiente . Meglio venire in albergo senza problemi di nessun genere , così si fa la vera vacanza.


ABOLIAMO LA RISERVA BORSACCHIO DI ROSETO DEGLI ABRUZZI
Ha un senso il Parco Nazionale d’Abruzzo, con i camosci, gli orsi, i lupi, mille km quadrati di montagne e foreste dove puoi camminare tre giorni senza incontrare una persona. Li’ ha senso la tutela della Riserva, con il Parco che protegge ecosistemi unici e preziosi. Ma che senso hanno le Riserve in aree fortemente antropizzate? Tutelano solo i privilegi del sottobosco politico. Nascono le Riserve, si formano gli uffici, si danno i posti, e poi tramite Regolamenti e Disciplinari si possono imporre i divieti a proprio piacimento.
L’esempio forse più’ eclatante di riserva inutile e’ a Roseto degli Abruzzi, la Riserva Borsacchio, che e' tutta l'area a nord di Roseto. Si sono inventati un territorio selvaggio da tutelare, dove c'e' la Strada Statale Adriatica, le colture agricole, le abitazioni, i depositi, i capannoni, i benzinai, le normali colline coltivate teramane come ci sono in tutta la provincia. L'unica ragione autentica per l'esistenza di questa Riserva sembrerebbero i nuovi stipendi a dei garantiti e l’ottenimento del potere assoluto sul territorio per il sottobosco politico locale. La Riserva Borsacchio è diventata così un’area di 1.100 ettari, 11 km quadrati, dove lavorano, hanno i terreni e le abitazioni centinaia di famiglie. Si sono inventati Yellowstone ai lati della strada Statale Adriatica. Li’ adesso viene esercitato un potere assoluto e discrezionale. Nelle norme di attuazione si arriva addirittura a vietare i nuovi impianti di vigneti e uliveti (la quintessenza delle colture tradizionali teramane), si vietano le serre, non si possono reimpiantare le barbabietole e le ortive, si congelano le attività e le colture agricole a quelle esistenti al momento di entrata in vigore della Riserva, in teoria sarebbero vietate anche le indispensabili rotazioni agrarie, siamo al delirio. Le case non possono avere le piscine. Non si possono adibire a Residenza per anziani le abitazioni. Da una parte si e' consentito la crescita a dismisura del villaggio turistico dove, guarda caso, si tengono i grandi incontri dei politici (addirittura lo si e’ tolto dal perimetro della Riserva, anche se è sul mare, cioè sull’unica zona che andrebbe realmente tutelata), e poi si ammazzano tutti i proprietari e chi lavora sul territorio, impedendogli un'agricoltura efficiente, lo sviluppo di nuove abitazioni e attività’. A Roseto la riserva e’ andata a sottoporre a particolare tutela i due lati della Strada statale adriatica, e le colline, normali colline come ci sono in tutta la costa abruzzese. Cosi' viene massacrata la popolazione e con i soldi regionali (i nostri) ci guadagnano decine di progettisti, si assumono persone e i politici hanno un potere totale sulla popolazione, e con la scusa dell’ambientalismo si annientano tutte le proprietà di chi abita sul territorio, impedendo addirittura l’agricoltura efficiente sulle colline di Roseto e si introducono inutili e incredibili divieti ai lati della Strada statale. Sarebbe stato sufficiente tutelare la zona della spiaggia tra la ferrovia e il mare ma si sarebbe trattato solo di 35-40 ettari e non erano sufficienti per ottenere le grosse erogazioni regionali di fondi, che devono servire a pagare i progettisti e poi gli stipendi. Questa assurda Riserva, strumento della peggiore politica, va abolita, o quanto meno riperimetrata a comprendere solo i 35-40 ettari tra la ferrovia e il mare. Mi rivolgo alla politica, quella seria e buona: se ci sei batti un colpo.




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