"Tre birre per 6 euro, se mostri le tett* 5 euro (in cassa)". A Torino cartello sessista fuori dal locale della movida: femministe mobilitate

La polemica è scoppiata per una lavagnetta comparsa lunedì fuori dal Rough, uno dei più noti locali di piazza Santa Giulia. "Tre birre per 6 euro, se mostri le tett* 5 euro (in cassa)", era la frase. Ora il messaggio, e anche la lavagna, sono stati rimossi, ma quelle parole non sono passate inosservate e hanno sollevato le reazioni di chi le ha indicate come una trovata sessista e da condannare

           

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Un euro solo di sconto?!?! Se faccio vedere le tette voglio lo sconto almeno della metà!!!!! e cmq non vedo tutto questo scandalo, sinceramente la trovo una cosa da ridere, non bisogna prendere sempre tutto troppo sul serio, se no non si sorride nemmeno più dai....trovo che in alcuni casi alcune donne e associazioni siano un po' troppo incallite, vedono il marcio ovunque e non sono (o non vogliono essere) in grado di distinguere situazione da situazione. Sono proprio questi atteggiamenti sempre sul chi va là e sempre pronti a criticare la più piccola cosa che, a parer mio, rischiano di non farle prendere sul serio anche su questioni serie. Essere forti e difendere la condizione femminile non vuol dire attaccare per qualsiasi cosa, anzi, questo è solo segno di voler vedere una condizione di inferiorità anche dove non c'è. Bisogna saper distinguere e analizzare e quando una cosa è seria bisogna agire ma quando una cosa è fatta per ridere bisogna saperlo fare...se avessero scritto "gli uomini che mostrano il p*****o pagano un euro in meno" quanti uomini si sarebbero scandalizzati?? Secondo me nessuno.....


Benny Hill ve lo ricordate?... oggi non andrebbe più in onda, verrebbe stigmatizzato... Ho pensato ad una delle tante scenette con procaci ragazze nordiche e la birra. Non sono d'accordo con la frase per carità ma l'insieme e il sarcasmo l'ilarità che dovrebbe scaturirne non dovrebbe farvi andare subito sull'orrido, sulla violenza... Oggi viviamo in una società in cui quasi quasi le tette non rappresentano più nulla, non creano sensazioni perché le troviamo ovunque ... è evidente che sia una frase quasi infantile, puerile dal sapore tipicamente vintage per non dire retrogrado in via di estinzione totale... Alla cassa ci sarà un 70 enne arzillo ne sono certo che presto chiuderà il locale per questo fatto...


Il/La/Lu/* politicamente corretto/a/u/* sta uccidendo se stesso/a/u/*, come un serpente che si morde la coda.
E questo non si può dire, e questo non si può fare, dell’ironia e del sarcasmo deve sparire ogni traccia, le battute vanno passate sotto l’occhiuta e misogina censura di non si sa neanche bene quale commissione politica da regime staliniano, ma che dico, da una versione ancor più cupa di 1984 di Orwell.
Ebbasta, veramente, state veramente scassando ogni già esausta appendice.
P.s.: visto? ho messo anche tutte le finali giuste, esclusa la dannata e rovescia, primo perché non ce l’ho sulla tastiera e secondo perché a tutto c’è un limite.


Ragazzi… ma basta con queste banalità!!! Avete così tanto tempo da perdere e zero umorismo?
Le tett… le hanno sia uomini che donne… se vogliamo vederla tutta… ci sono vere violenze e ora la confusione è solo fare pubblicità a quelle da notizia social?
Offesa palese per tutte quelle persone che le vere molestie, le vere violenze le hanno subite, e non facendo pubblicità mediatica nessuno se le considera… meglio una lavagnetta che qualcuno sciolto nell’acido, meglio di uno stupro di gruppo.. meglio di persone drogate e poi stuprate… quelle sai, sono troppo reali e vere e di valore per farle diventare mediatiche…
Pochezza


Ma se una/o vuole mostrare le tette? Io sono una FEMMINISTA, lo sono sempre stata fin da bambina, quando combattevo per le pari opportunità senza sapere che esistessero i termini femmismo/sessismo. Col tempo ho capito che bisogna discernere tra ciò che si trasforma discriminazione, sopraffazione e violenza, che va combattuto ed estirpato fino alla radice con tutto il fiato che abbiamo nel corpo e tutte le energie che abbiamo nell'anima, e una sana allusione sessuale che non deve farci irrigidire ma che ci permette di vivere allegri e in libertà, senza coercizione o ristrettezza mentale. Facciamoci una risata ogni tanto!! e maturiamo insieme uomini e donne, la consapevolezza del nostro valore senza diventare bigotti.


Cioè, (come si iniziava un discorso tipo 20 anni fa') avete anche un po' rotto il cazzo... Analizzare il contesto della serata è troppo vero? Ogni scusa è buona per tirar su polveroni inutili...è diventato un mondo intollerante ad ogni cosa. Una volta si facevano 2 risate sia donne che uomini per un cartello simile ed ora invece tirate su polemiche inutili basate sul nulla. Basta non frequentare certi locali se ci si sente urtati nella propria sensibilità. Ogni scusa è diventata buona per fare guerra anche su cose che non sono serie. Serata Erasmus...serata della patata... Serata del pisello, serata bla bla bla... Eddai...che pesantezza ragazzi....


Il castagnaccio, conosciuto anche come castignà, migliaccio, baldino, ghirighio o patona, a seconda dei luoghi di origine, è una torta tradizionale, a base di farina di castagne, tipica di Toscana, Emilia Romagna, Liguria e Piemonte. Preparato con le sue declinazioni caratteristiche della zona di provenienza, è ovunque considerato un po' il dolce simbolo dell'autunno.Il castagnaccio è un dolce, non molto dolce, preparato con farina di castagne miscelata con acqua, arricchito con uvetta e pinoli. La semplicità degli ingredienti dimostra come il castagnaccio nasca come dolce povero, originariamente appannaggio del ceto contadino, preparato con uno dei prodotti più diffusi nelle campagne nel periodo autunnale: le castagne.


Povere.... Vorrei vederle alla festa della donna in quanto vanno solo per vedere i mapponi sotto le mutande e con la scusa di infilare 5 /10 euro toccarglielo, magari il marito a casa con le pantofole leggere il giornale li va bene che poi da festeggiare una strage di donne sfruttate in quanto in tanti non sanno neanche il motivo della festa della donna.... Però basta vedere i cazzoni sotto le mutande, scusate il francesismo ma è sempre stato così e per una frase alla fine scherzosa..... Ma dico.... Ma non andate mai nei nostri porti marini dove ci sono cartelli su certe barche dove c'è il divieto di tenere il reggiseno se vuoi salire? Lo vendono e tanti per scherzare lo acquistano..... Andiamo a chiudere o sequestrare tutte le barche????? Oddio in che stato siamo arrivati siamo alla frutta brava gente


Chi du' coioni, però. Si sta veramente andando andando oltre. Un attimo di goliardia non fa male a nessuno. È evidente che le donne le tette le hanno, è evidente che a noi maschi piacciono, è evidente che ci si può anche scherzare! Nessuno costringe nessuno a tirarle fuori; nessuno subordina il bere birra al mostrarle!
Se una donna è libera è libera di tirarle fuori, le ammiro, le rispetto!, Ci ridiamo e ti faccio un euro di sconto.
Se una donna non lo vuole fare, non lo fa, e nessuno le manca di rispetto.
Come al solito in Italia ci si lamente perché si tirano fuori le tette e non perché riconoscono solo 50cents a tetta! Fatevi dare di più!!!


10ºÈ il delirio totale. In confronto a queste femministe, i talebani sono pacati e ragionevoli. Così è scritto nell'articolo, e da una parte c'è da sperare che non sia vero:

«"È tutto un equivoco, una polemica sollevata da chi non ha analizzato il contesto di quel cartello di cui comunque mi scuso perché poteva essere male interpretato", dice il titolare del locale, Simone Papa. Lunedì sera al Rough era in corso una festa Erasmus. "Ne organizzo da anni, sono serate goliardiche - continua - Mi spiace se qualcuno si è sentito offeso da quel cartello [...]. Di sicuro quel cartello non aveva un intento offensivo e non era fatto per mancare di rispetto alle donne. È stato un gioco che è finito insieme alla serata. Infatti il cartello è stato tolto".

La questione, però, rischia di essere ben più seria di un gioco. "Siamo stati contattati dalle femministe che mi hanno detto che hanno lanciato una petizione per far chiudere il nostro locale. Questo mi sembra un po' esagerato. Se abbiamo sbagliato chiediamo scusa, comprendo che non sia il momento storico per battute simili e che ci siano sensibilità diverse. Del resto anche l'8 marzo, quando offro una consumazione alle donne vengo insultato perché mi dicono che sono sessista"».




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