È morta Assunta Almirante, la vedova di Giorgio: aveva 100 anni

È morta la vedova di Giorgio Almirante, fondatore e leader storico del Movimento Sociale Italiano. Aveva 100 anni. Raffaela Stramandinoli, conosciuta come Donna Assunta, è considerata da molti la memoria storica della destra italiana

           

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Serena Violante, ripeto, io ho vissuto il dopoguerra e ho visto personalmente le conseguenze del fascismo. La signora aveva idee che oggi tutti, o quasi, consideriamo sbagliate, ed è giusto condannare. Oggi, difronte ad una bara, non serve. Domani sì, affinché la storia non si ripeta. Ma voglio precisare che io, che ho ascoltato da ragazzina i comizi sulle piazze di Almirante, Moro, e Berlinguer, devo riconoscere come quella classe politica, con idee opposte tra loro, anche discutibili, erano corretti verso gli avversari politici, e non li ho mai sentito denigrare gli altri. Questo fino al 1970, quando gli estremismi presero il sopravvento. Erano politici corretti da cui oggi, in molti, dovrebbero imparare. Almirante si recò personalmente alla Camera ardente di Berlinguer, per rispetto verso l'uomo politico, non perché condivideva le sue idee. È a questi comportamenti che io mi sto riferendo.


Talmente legata ad Almirante che nel 1952 lo preferì al primo marito, da cui si separò. Il divorzio, lo ricordiamo, in Italia non c'era.
Sposò poi Almirante nel 1969, in chiesa, che le tradizioni sono importanti, lui divorziato da precedente matrimonio in Brasile, dove divorziare era possibile.
Fu probabilmente l'idillio amoroso che abbagliò la coppia e gli fece assumere una posizione per l'abrogazione del divorzio nel referendum del 1974, ma evidentemente la coppia valutò che le altre persone nella loro stessa condizione probabilmente non si amavano abbastanza, non certo come loro.
Dicono che fosse la gran dama della destra italiana: di certo ne era la rappresentazione vivente della sua spregiudicata ipocrisia, dove il diritto è riservato solo a se stessi e mai agli altri.
Riposi in pace e buon 25 aprile, anche se in ritardo, a tutti.


Fischia il vento e infuria la bufera
Scarpe rotte eppur bisogna andar
A conquistare la rossa primavera
Dove sorge il sol dell'avvenir
A conquistare la rossa primavera
Dove sorge il sol dell'avvenir
Ogni contrada è patria del ribelle
Ogni donna a lui dona un sospir
Nella notte lo guidano le stelle
Forte è il cuor e il braccio nel colpir
Nella notte lo guidano le stelle
Forte è il cuor e il braccio nel colpir
Se ci coglie la crudele morte
Dura vendetta sarà del partigian
Ormai sicura è la dura sorte
Del fascista vile e traditor
Ormai sicura è la dura sorte
Del fascista vile e traditor
Cessa il vento e calma la bufera
Torna a casa il fiero partigian
Sventolando la rossa sua bandiera
Vittoriosi e alfin liberi siam
Sventolando la rossa sua bandiera
Vittoriosi e alfin liberi siam
Fischia il vento e infuria la bufera
Scarpe rotte e pur bisogna andar
A conquistare la rossa primavera
Dove sorge il sol dell'avvenir
A conquistare la rossa primavera
Dove sorge il sol dell'avvenir




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