Il narcotrafficante diventa chef: "Libero dopo 21 anni, grazie alla cucina ho ritrovato la mia vita"

"Da ragazzino facevo il cuoco. Quando sono entrato a Rebibbia mi sono ritrovato in cucina e alla fine avevo la responsabilità di 1.600 pasti"

           

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Purtroppo l'articolo è solo per gli abbonati, quindi non ho potuto capire se ha fatto la scuola da Chef e si è diplomato durante gli anni di prigione, oppure ha solo acquisito la padronanza di saper preparare 1600 coperti, perché sono due cose molto diverse.
Per la indecente qualità degli alimenti forniti dal ministero alle carceri italiane, bisogna saper fare i salti mortali per riuscire a sfamare e non avvelenare 1600 persone, perciò qualora non fosse diventato proprio uno Chef bisogna fargli i più sinceri complimenti comunque.
Se invece ha anche studiato ed ha preso il diploma bisogna fargliene il doppio. Bravo.