Perché i film sui vichinghi ignorano la realtà storica delle valchirie?

Le ricerche degli ultimi anni hanno rivelato che almeno uno dei leader vichinghi di alto rango era, storicamente, una donna. Ma nella pellicola di Eggers, ‘The Northman’, ancora nelle sale, il regista dedica pochi istanti a questa figura, che appare sullo sfondo e poi svanisce alla carica. Strano: un altro film sui rudi maschi vichinghi. Peccato che quei pochi secondi rivelano che un ’The NorthWOMAN’ sarebbe stato molto più interessante (da Mashable Italia)

           

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Io credo che prima di fare la lezione sul maschilismo tossico occorrerebbe leggere almeno le basi di quello su cui si sta scrivendo. In questo caso credo bastasse anche solo wikipedia italiano per evitare questa oscena figuraccia e non scambiare una valchiria per una shieldmaiden. La cui esistenza è nota da secoli, anche grazie alle saghe norrene del primo millennio, e non certo grazie a una recente scoperta archeologica. Cosa c'entri poi il fatto che esistessero shieldmaiden e divinità femminili nel pantheon (credo esistano in ogni politeismo conosciuto) con il gender fluid è qualcosa che rimarrà un mistero ovunque tranne che nel magico mondo dell'autrice dell'articolo.
P.S: se volevate vedere le donne lgbtq al potere nella società vichinga bastava vedere la serie Vikings. Che è attualmente la serie più conosciuta e vista sui norreni. E, guarda caso, anche quella storicamente mento accurata.


Luisa Torchio mi sa che mi hai frainteso.
Anche se sei "femminista" ( movimento paritario ( a cui credo di appartenere ) non il contrario di maschilismo ) non puoi non esserti resa conto del trend.
Guarda i film dal 2005 in avanti e poi mi dici.
E' molto diverso da dire : c'è parità e equa distribuzione.
Cioè non è essere maschilisti, è così...poi vedi tu.
Non esiste, o è ratissimo, un film di largo pubblico dove se c'è un protagonista maschile non c'è una controparte femminile che pur non essendo protagonista gli sta al pari, quasi mai il contrario, senza contare tutti i pessimi rifacimenti "al femminile" tutti tremendi flop come Ghostbuster e Ocean 8.
Senza contare le donne inserite in ruoli che nei romanzi/fumetti da cui è tratto il film non ci sono. da Dune a Lo Hobbit passando per una miriade di altri prodotti


"Realtà storica delle valchirie". Non esiste una realtà storica per gli uomini delle baie. Chi studia storia lo sa. Tutte le fonti scritte che sono arrivate a noi sono rielaborazioni (cristiane) di circa due secoli dopo, di saghe e poemi nordici che nella società vichinga erano tramandati oralmente.
Storici come Tom Shippey affermano come certo, su questi racconti possa esserci un fondo di verità, ma sempre di mitologia si tratta. Il dato archeologico poi da solo non è sufficiente a stabilire una "realtà".
Oltretutto perché in un mito, quello di Hamlet, dove il protagonista è quest'ultimo, si devono valorizzare presenza femminili del tutto secondarie? Ripetendo tra l'altro l'errore di prenderle come assolutamente vere. Anche perché, parliamoci chiaro, bello the northman, l'ho visto e l'ho adorato. Ma non è un film storico in senso stretto, dove ogni singola scena della pellicola va presa alla lettera. Lo stesso Eggers ha detto di voler fare un film su una saga nordica, non un film storico.
Un articolo pieno zeppo di bias, assurdo.
Per chi poi prende ad esempio Vikings o The Last Kingdom, belli per carità, ma anch'essi non sono per niente storici, nulla.


Questo articolo ha il valore della carta igienica. Polemica sterile ed ideologica. Lo scopo del film non è raccontare una vicenda storica reale o utilizzare un contesto storico per veicolare un messaggio sociale contemporaneo, ma narrare un racconto epico storicamente accurato che i vichinghi di allora avrebbero realisticamente potuto raccontarsi parlando della leggenda di Amleth. Eggers vuole dare allo spettatore di oggi la possibilità di vedere l'epica vichinga con gli occhi di un vichingo del X secolo d.C. In questo il film è ineccepibile nel costruire con fedeltà assoluta la realtà storica (le Valchirie hanno persino i denti segnati - non l'apparecchio). In una scena Eggers inoltre mostra una barca vichinga guidata da una donna come omaggio ad uno dei pochissimi reperti che ci parlano di una comandante vichinga donna. Ma è l'epica di Amleth e chi ha scritto l'articolo ha completamente mancato il bersaglio del film.


Gianni Barattieri no, sono state relegate dagli storici fino ad ora come esseri mitologici. Ci sono infinite prove del fatto che fosse una cosa comune per la maggior parte delle donne vichinghe (dove uniamo in "vichinghe" i vari rami dei popoli nordici/scandinavi) combattere: donne seppellire con armi, donne seppellire con tesoro, donne seppellite con gli onori e gli orpelli usati per i guerrieri, scheletri di donne che recano chiari i segni della lotta come stile di vita. Ma gli storici ritenevano assurda l'ipotesi che si trattasse di donne e hanno deciso che erano leggende; e pur venendo sbugiardati dalle più recenti ed efficaci analisi di identificazione del sesso dei reperti, l'idea è rimasta.




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