Alberghi sguarniti e ristoranti a mezzo servizio: operatori turistici in cerca di quasi 400 mila lavoratori ma mancano persino i cuochi

Stagionali introvabili: una parte degli operatori ritiene che sia per via del reddito di cittadinanza e perché la pandemia ha costretto molti a cercare altre occupazioni più stabili. Ma per i lavoratori il più forte elemento di scoraggiamento è la durata della Naspi: "Fino al 2015 copriva un periodo corrispondente al contratto, ora solo la metà"

           

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Andrea Rignanese c'è un modo facilissimo per poter evitare che, chi fa un lavoro a nero, possa beneficiare del reddito di cittadinanza: fagli fare, anche poche ore al giorno, lavori socialmente utili!Io conosco gente di 55 anni che non ha mai versato un contributo! non ha mai fatto niente! e dichiara apertamente che, se domani mattina, dovessero fargli fare qualcosa, rinuncerebbe subito al reddito di cittadinanza! perché questa è gente che ha sempre sfruttato la moglie o che comunque non ha mai lavorato nella sua vita Tanto per dirne una. Chi ha un lavoro a nero non può fare neanche due o tre ore di lavoro, quindi dovrebbe rinunciare al reddito di cittadinanza.! Ma siccome questo qualche politico lo sa, e sa che c'è un accordo Tacito con i suoi lettori, che sono per più del 50% titolari di un lavoro a nero non vedrebbero più di buon'occhio quel partito che votano...


Roberto Virgili non frega un cazzo a nessuno che tu hai deciso di farti prendere per il culo a 11 anni o che io abbia fatto da magazziniere non in regola a 15 anni o abbia portato pizze non in regola per tirare avanti. E' ora di finirla con ste merdate non in regola e PAGARE REGOLARMENTE E CON CONTRATTO LA GENTE CHE LAVORA. Ai tuoi tempi? Ai tuoi tempi la ruota era lungi da venire. In questi tempi si cerca il *LAVORO PULITO ED ONESTO PER UNA PAGA PULITA ED ONESTA* perchè come dice la costituzione italiana stessa:

Articolo 1
L'Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

Articolo 2
La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell'uomo, sia come singolo, sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l'adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale.

Articolo 3

Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese.

Articolo 4
La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto.
Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un'attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.

Articolo 35
La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni.
Cura la formazione e l'elevazione professionale dei lavoratori.
Promuove e favorisce gli accordi e le organizzazioni internazionali intesi ad affermare e regolare i diritti del lavoro.
Riconosce la libertà di emigrazione, salvo gli obblighi stabiliti dalla legge nell'interesse generale, e tutela il lavoro italiano all'estero.

Articolo 36
Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un'esistenza libera e dignitosa.
La durata massima della giornata lavorativa è stabilita dalla legge.
Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.

Articolo 37
La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l'adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.
La legge stabilisce il limite minimo di età per il lavoro salariato.
La Repubblica tutela il lavoro dei minori con speciali norme e garantisce ad essi, a parità di lavoro, il diritto alla parità di retribuzione.

Articolo 41
L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla salute, all’ambiente, alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali [cfr. art. 43].

E' ora che questi principi inizino a dessere applicati, non che si torni indietro a "capo Uga Uga dice che tu é schiavo e tu deve continuare per tutta vita!". I più giovani oggigiorno hanno più modo di comunicare tra loro e di oranizzarsi meglio di noi e li supporto totalmente nella battaglia per la tutela del lavoro e del lavoratore. Se non riesci a comprendere questo semplice concetto o non vuoi perchè "io ho sofferto quindi tutti devono farlo" allora cambia stato, la costituzione in merito al lavoro è chiara.


Elizabeth A. Barters esatto analisi perfetta ed è quello che dico da anni...... Se gli imprenditori anzichè per anni cullarsi sul nero e sul lavoro così a come capita basta che hanno qualcuno che lavora, si siedevano a tavolino con chi di dovere per fare abbassare le tassazioni forse oggi il reddito lo percepirebbe la metá se non meno dei percettori odierni..... E invece no ieri c'era il mangia mangia di tutti con salari da fame e ore no limits.... Con orari da messe in regola di 9ore effettive e poi te ne ritrovi 2-3 in busta paga ma no al giorno ma a settimana..... Ma di cosa parliamo..... La pena oggi è di quella fascia di persone povere che oggi galleggiano per il reddito e magari non hanno la possibilitá di spostarsi al nord(che non è per tutti facile), qua al sud ripeto provo tenerezza per quelle persone che oggi cercano ma non trovano costrette a stare con un reddito che alimenta in parte anche le attivitá del sud, e non di certo a quegli imprenditori oggi costretti a chiudere e fino a ieri mangiavano sulle spalle di quei lavoratori pagandoli una miseria!!!


Raffaela Zoccolella io sono disoccupato da 9 anni, non ho potuto ricevere il reddito di cittadinanza e 9 anni fa' mi fu detto a 56 anni che ero vecchio per lavorare e giovane per andare in pensione, mi avevano solo offerto un lavoro da banconista di salumeria per 450 euro al mese lavorando su turni di circa 10 ore, mo' ti chiedo se io all'epoca ricevevo un reddito di cittadinanza che a calcoli fatti mi avrebbero dato circa 500 euro lordi secondo te io dovevo accettare il lavoro? Nonostante io il reddito di cittadinanza lo stesso non l'ho ricevuto lo stesso ho rifiutato il lavoro. Ora ho 65 anni e quindi credo di aver chiuso con il lavoro, ma hai mai provato a conoscero a che ammontano gli stipendi dei stagionali che vogliono farli lavorare per circa 12 ore e se sono fortunati con stipendi regolari con contributi ma part time e questo è successo a mio figlio laureato, senza Rdc lavoro per 12 ore con uno stipendi di cica 5/6 ore al giorno, anche se sono dell'avviso che devono fare controlli piu' massicci su chi percepisce il reddito di cittadinanza senza averne i requisiti.


Possiamo girarla come vogliamo ma il tema è che le misure di sostegno sociale invece di facilitare l’ingresso al lavoro sono diventate competitive con lo stesso.
Questo è il tema visto fa vicino, ma se allarghiamo appena appena la visione, il tema va inquadrato
-con la situazione demografica (di progressivo rapido invecchiamento della popolazione),
-con la libertà di movimento delle forze lavorative come minimo a livello europeo (con i nostri giovani attratti da altre nazioni, e i giovani stranieri liberi di venire in Italia),
-con l’emergenza della situazione economica (tra uscita dal covid e guerra in Ucraina le aziende non possono permettersi di perdere lavoro per mancanza di manodopera),
-con un costo del lavoro tra i più alti al mondo (e che non si può alzare ulteriormente per non perdere competitività)
-con una situazione politica tripolare che ha trovato stabilità solo con l’emergenza sanitaria e un governo imposto dalle circostanze e che non durerà all’infinito.

Appare chiaro che il tema è di estrema complessità…
Come se ne esce?
Di sicuro solo con una provvedimento forte e da parte del governo…e questo potrebbe anche arrivare.
L’ideale sarebbe che tale provvedimento fosse rapido, condiviso, lungimirante…e questo invece è tutto da scoprire.
Di certo comunque prolungare questa situazione non fa che peggiorare le cose per tutti…e altrettanto di certo la soluzione -se arriverà- per qualcuno sarà dolorosa.


Mary Fontana siamo selezionati in ogni modo tutti i giorni, da chiunque, quando parlo di selezione, vuole dire che tra qualche anno lavoreranno nella ristorazione solo persone che " veramente " vogliono fare questo mestiere, che veramente vogliono imparare a fare i ristoratori, saranno pochi, assolutamente
Ma di qualità migliore, oggi il settore ristorazione è preso di mira, ma nessuno spiega che fare il ristoratore è un mestiere difficile, che sacrifica molte cose, ma se ti piace e lo fai con passione è un mestiere bellissimo e pieno di soddisfazioni, sicuramente con guadagni bassi, oggi se io incasso 100€ , forse, e sottolineo forse a me rimangono 10€ , ecco perché è un mestiere difficile, ma come tanti altri mestieri di cui non entro in merito perché non conosco
Basta avere gente che pretende uno stipendio da manager e poi non mi distinge una carbonara da un sugo alle vongole, non sa fare i caffè, non sa portare un vassoio, non sa portare più di due piatti ecc ecc
Meritocrazia non vuol dire Stipendio Alto
Meritocrazia vuol dire guadagnarsi lo stipendio
La schiavitù almeno nel nostro paese non esiste, esiste un lavoro duro che nessuno vuole più fare, ma nessuno obbliga o ti punta una pistola per lavorare,
Se non ti piace un mestiere non lo fare ,
Se vuoi provare provaci , e accetta il tipo di lavoro.
Oggi tutti vogliamo uno stile di vita alto, ma quasi nessuno ( come il sottoscritto) se le può permettere,
Dobbiamo essere coscienti di ciò che abbiamo e cio che ci offre questo momento difficilissimo per tutti, che spero che finisca


Bisognerebbe incominciare a pagare i lavoratori in maniera adeguata e senza chiedere orari assurdi di lavoro… prima il rispetto della dignità umana e poi il lavoro. Inoltre bisogna abbassare le tasse per tutti, imprenditori ed operai, perché non è giusto che il prelievo fiscale nel nostro paese è superiore al 60%. Gli evasori ci sono sicuramente, ma ciò non giustifica in alcun modo il continuo aumento del prelievo fiscale ai danni di chi le paga davvero. E basta con questa contrapposizione operai/imprenditori, non siamo nemici. Metteteci in condizioni di lavorare e ottenere gratificazione dal lavoro. Questa è una responsabilità politica inequivocabile, il sindacato faccia il proprio dovere invece di fare accordi sottobanco che non danno alcun vantaggio a chi vuole lavorare sul serio.


Ma ancora sto Reddito di Cittadinanza! Ma vi informare come funziona almeno prima di dir cazzate? Conosco persone che lo percepiscono, si prendono poche centinaia di euro, appena necessari a pagare affitto cibo e bollette, non si può usare per prendere niente che non sia di prima necessità. È davvero pura sopravvivenza! Chiaro che se ti propongono lavori massacranti con orari folli per 700 euro netti è OVVIO che uno preferisca il Reddito! Nessuno preferirebbe il Reddito ad un lavoro pagato equamente dai! È tutto a monte ovviamente, perché ci sono gli imprenditori che pagano una miseria, ma è anche perché hanno una tassazione assurda per mettere in regola una persona e dargli uno stipendo decoroso. Sono in difficoltà anche loro! L'Italia è un paese allo sbando, non c'è più speranza.


Roberto Virgili Da sempre è così? No, da quando la gente ha inziato a lavorare a ribasso, fino a lavorare "per pubblicità" che è così. Non è e non deve essere così. Si deve denunciare chi propone di lavorare così! Quello che tu hai scritto è altro cioè che bisogna lavorare sottopagati perchè "è un'occasione per imparare!". No cocco, per imparare ci sono i centri di formazione profeisonale e c'è la scuola. Il lavoratore impara già prima il lavoro. Se vuoi uno che lavora per te: *LO PAGHI IN REGOLA O FAI DA SOLO*. Se alla tua età non sei più in grado di comprende il semplice concetto che se vuoi qualcuno che lavori per te *LO DEVI PAGARE IN MODO REGOLARE* è un problema tuo, non di chi ha modo di capire che viene sfruttato.


10ºMa ancora martellate con sto reddito di cittadinanza voi di repubblica?
Ma pensate veramente che a fronte di un salario decente la gente rifiuterebbe un sussidio a tempo?
Le categorie in questione da decenni sfruttano e affamano migliaia di lavoratori, spessissimo assunti in nero.
Ma smettiamola e smettetela. Fate giornalismo ogni tanto, spiegate perché ora, con un minimo di forza contrattuale dovuta al rdc, certi lavoratori possono finalmente far valere le proprie ragioni.

Piccola parentesi: come mai questi sedicenti imprenditori non reclutano tramite i centri per l’impiego???
Sarà perché non vogliono farlo visto che dovrebbero pagare dignitosamente e in regola?
Ma due domande quando da giornalisti quando?




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