Elisabetta Franchi: "Assumo solo donne anta, così possono lavorare h24". E scoppia la polemica

"Quando metti una donna in una carica molto importante poi non ti puoi permettere di non vederla arrivare per due anni perché quella posizione è scoperta. Un imprenditore investe tempo e denaro e si ti viene a mancare è un problema, quindi anche io da imprenditore responsabile della mia azienda spesso ho puntato su uomini"

           

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È qualche anno che va di moda “lavorare h24”. Purtroppo telefonini e tecnologia sono usati male. Alcuni non si disconnettono mai e lo pretendono dai loro collaboratori. Se esiste un orario di lavoro esso deve essere rispettato pur offrendo una certa flessibilità. Alcuni perdono poi un sacco di tempo proprio durante l’orario di lavoro. Non serve a niente e si rende molto meno. Ma ora va di moda così. Costei poi…. È incommentabile. Certamente è anziana e avrà forse solo un problema di nipoti ammesso che abbia avuto figli. E che gli stessi abbiamo scelto per una vita con figli


Questo concetto fa parte di una cultura antica e desueta che non solo non riconosce il ruolo della donna nella società e nel lavoro, ma neanche quello dell’uomo nella famiglia. Un uomo, sia esso operaio o direttore , una volta divenuto padre dovrebbe avere lo stesso diritto e dovere di stare vicino ai figli e contribuire alla loro educazione. Le esternazioni di questa facente imprenditrice in realtà offendono la sensibilità ti tanti, uomini e donne. Lei poi da donna e madre come ha fatto a mantenere il suo posto???????? Il suo utero non le è stato di intralcio? Orrore ! Chi è nella posizione di poter fare dovrebbe contribuire al cambiamento con le azioni.


Ha ragione, finché le imprese non vengono agevolate ad assumere, non abbiamo alternativa! I costi del dipendente sono altissimi e questo genere un disastro sia lato dipendente che lato impresa. Un’impresa fa circolare economia, genera posti di lavoro.. ma se non abbassano il costo del dipendente, è un disastro su tutti i fronti. I costi fissi tra sede, partita iva, oneri fiscali ecc devo essere ben gestiti.. i costi dei dipendenti dovrebbero essere più bassi. Quanto deve fatturare un’impresa per permettersi dei dipendenti? Su tutto il fatturato togliamo già una percentuale da dare allo stato, che in base alla propria attività cambia tra 30% e 60%, in pratica è come se fossimo in società con lo stato, il dipendente costa il doppio del suo stipendio.. risultato? I dipendenti devono lavorare per due perché l’impresa non può arrivare a rifiutare commesse, non può assumere perché per fare un conto spiccio, costa almeno 30 mila annui, lavorano male i dipendenti e le imprese. Sostenere le imprese implica generare posti di lavoro e non tagliare fuori dal mondo di lavoro le donne madri.
Ad oggi le cose sono due: assumere under 30 ma uomo o gli anta anche donne. In poche parole viviamo in un paese ridicolo.


Queste esternazioni mi lasciano perplessa e mi rattristano, soprattutto perché precedute da molte altre (interviste, video ecc) della Franchi in cui stressa partendo dal suo punto di arrivo il concetto “mamma - imprenditrice- donna” tutto è possibile tutto con fatica si può costruire , bhe se poi nella sua azienda agisce così e se ne vanta direi di no. Io lavoro in una azienda in cui l’età media dei dipendenti è 40 anni e il 40% dei top manager è donna (e anche mamma , e anche compagna, e anche persona socialmente attiva); abbiamo costruito con un percorso un sistema di SW efficace e che va incontro anche alle esigenze delle donne in gravidanza. È una sfida ? Si nel 2022 è ancora una sfida, è un approccio che ancora molte aziende non si spingono a cercare di raggiungere ma io ritengo che sia quello vincente e quello che veramente punta all’eccellenza, senza far rinunciare la donna ad avere altri aspetti appaganti della sua vita oltre il lavoro e cogliendo lato azienda il potenziale di chi merita, anche prima degli anta e anche se madre. Non compravo e continuerò a non comprare il brand Franchi.


Antonella Murro tutto giusto però non capisco il punto " iniziamo a cambiare la mentalità MASHILE" sottolineando già il maschile non sei per la parità di sesso, a maggior ragione che hai esordito dicendo "Non ha detto nulla che non sia vero" e soprattutto se queste parole le ha dette una donna imprenditrice. La mentalità non è maschile visto che le parole vengono da una donna ma generale e come hai detto te non ha detto nulla che non sia vero. Secondo me una donna se volesse avere figli è giusto che lo dica soprattutto se ambisce ad un ruolo importante, nel rispetto di chi investe su quella persona, poi un imprenditore è giusto che faccia le proprie scelte in base a ciò che è più giusto per la propria azienda e per il bene di tutti quelli che ci lavorano SECONDO ME! Parlo da persona che ha un attività seppur ovviamente piccola rispetto a Elisabetta Franchi.


Alessandro Di Roberto credo che lei non abbia capito assolutamente nulla di quello che ha detto la signora in questione altrimenti avrebbe espresso un altro parere. In quanto donne non abbiamo le palle come può immaginare, ma detto ciò, alla base del discorso imputato le donne per la società in questione biologicamente non possono essere disponibili a fare le schiave h24 e non hanno diritto a creare una famiglia con parità di diritti rispetto agli uomini. Non si è fatto alcun accenno ai problemi sociopolitici del nostro stato quindi è un pensiero totalmente autonomo e aberrante. La invito ad ascoltare bene quello che ha detto.
Moltissime aziende costruiscono una reputazione solida e consolidata anche e soprattutto guardando come gestiscono il patrimonio umano che possiedono all'interno rispettando gravidanze e malattie che come può immaginare possono colpire anche i virtuosi uomini manager nominati nell'intervento.
Se il problema è una semplice gravidanza la signora ha ben altri problemi e sono culturali e umani e poco hanno a che fare con i soldini che vi stanno tanto a cuore.


Mi spiace per tutte le donne, ma è inutile fare polemiche perché purtroppo è la realtà dei fatti. Bisogna prendersela con chi promette di sostenere le famiglie e poi non lo fa.
Vi sembra normale che per trovare un posto in un nido (ben sapendo che ci si svenerà pure)ci si senta rispondere doveva venire un anno fa a mettersi in lista? Ma un anno fa manco si era incinte…
e comunque non solo, non ci sono quasi mai pre e post scuola, né voucher baby sitter con agenzie serie che te le forniscano, e se non si hanno nonni disponibili non c’è nessuno che li porti dal dottore, che ti sostituisca con la febbre, che li porti a fare sport (perché ovviamente a scuola non si fa), non ci sono maestre che facciano fare i compiti (post scuola inesistente o insufficiente)…. E via cantando…. E a onor del vero anche se gli uomini volessero sostituirsi, e spesso lo fanno, o cercano di farlo , come riescono se sono magari pendolari con un’ora di trasporto pubblico da affrontare la mattina e la sera?
Diciamo che questa è diventata sempre più una società per single senza figli dove si ostacola di fatto la formazione delle famiglie… perché i single sono dei gran consumatori di prodotti ma non di servizi. E questo è l’importante assoluto per il mercato.


A me a 29 anni mi era stato proposto un lavoro da barista(colloquio fatto da un uomo). Tutto ok fino a quando ha visto la fede al dito e la domanda è stata: "quindi lei è sposata?" io risposi :"si" e lui da che andavo bene ( x i loro interessi di sgravi fiscali under 30) la risposta è stata vedremo. Magari la richiamo se mi serve ancora.
Non mi scandalizzo di questo post fatto da una donna verso una donna, ma mi scandalizzo che ci sia gente che dice che è giusto dover scegliere tra carriera e famiglia nel 2022. Beh io ho avuto da sempre in grande esempio di donna, mia madre, che ha sempre lavorato con turni e da lunedi al sabato. Ma mi ha insegnato il valore di una donna in carriera e di una madre perfetta.
Spero presto di diventare come lei e come tutte quelle donne che sono splendide madri e che portano avanti anche il lavoro. E tante sono mamme sole, senza compagni, cge si smazzano per donare amore e soldi ai propri figli. Per me queste sono le donne. E comuqnue anche dopo i 40 anni si può diventare mamme. Quindi dovrebbe prendere le signore più grandi di età.


Per fortuna i miei soci sono diversi e nonostante sia donna e mamma di un bambino di 8 anni mi hanno chiesto di entrare in società per riconoscere il mio impegno e il mio lavoro.
Si può pensare che lo abbiano fatto ora perché appartengono alla categoria *anta. Ed invece....
Non tutti gli imprenditori sono nati e cresciuti nel medioevo. Ci sono anche quelli che hanno capito che siamo nel 2000 e che le donne, madri e mogli, al lavoro sono una risorsa inesauribile. per la capacità di programmazione, per la praticità, per l'empatia con il cliente, e per la rapidità logica con cui sviluppano i progetti.
Ci sono imprenditori che hanno capito che le donne sono madri di famiglia ma anche professioniste e che rinunciare a uno dei due ruoli è per loro impossibile. E quindi offrono benefit per non perdere la madre/manager che hanno "scoperto" e per poter gestire al meglio il loro bambino. A me e alle altre donne della mia azienda è stata offerta la nuersering accanto all'ufficio, tata a disposizione e ora che i bambini sono grandini (primaria e secondaria) abbiamo Grest estivo aziendale ( e Grest nei giorni di vacanza dal scuola -Natale e Pasqua) e a pranzo mangiano con le mamme, possibilità di fare i compiti in azienda e possibilità di lavoro da casa (molto prima dello sw imposto dalla pandemia...)
Basterebbe leggere (e capire) un po' di sociologia industriale!
Certo la mia azienda è diversa
Resta pure al palo... E non scoprirai mai nuovi talenti, perché non ce ne saranno più da scoprire saranno tutti a casa con le loro mamme.


10ºUn modo un po’ diretto di esprimere il suo pensiero può infastidire.Da un punto di vista imprenditoriale, con tutti i costi e gli investimenti in know how, bisogna ammettere(senza cadere nella critica sull’antifemminismo e altri luoghi comuni), che non è neanche giusto mettere l’azienda in condizione di capovolgere il management per la vita privata della figura assunta per una data posizione specie se di prestigio.Oltretutto lo dico per eventi visti, molte donne vivono la maternità come un sacrificio pazzesco e come se non ci fosse altro al mondo del figlio/figlia. Bisogna anche tenere conto di questi risvolti psicologici e di come influiscono sulla rendita lavorativa, prima di accusare la Franchi di cattiveria, è solo obiettività. Io ho sacrificato la sfera privata per amore della mia carriera, ci sono priorità differenti per ogni persona ma non si può essere efficienti al 100% sia in un campo che nell’altro perché siamo esseri umani e non macchine. Le donne che prediligono la famiglia dovrebbero dedicarsi corpo e anima a quest’ultima,ma sono scelte che si devono fare. Se poi si vogliono avere entrambe le cose bisogna sottostare ad alcune regole, per esempio andare a lavorare SODO e non stare a casa per degli anni solo perché si è partorito(cosa che ho visto fare troppe volte nella mia decennale esperienza). Sfruttare la maternità per il proprio vantaggio è una bassezza!




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