Il Metaverso crea lavori veri e ben pagati: "Dai 35 mila euro per profili junior ai 60 mila euro quelli più senior"

Ci sarà così tanto da progettare che la richiesta di alcune figure professionali sarà molto elevata

           

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Neet

I Neet sono i giovani (tra i 15 e i 34 anni) che non studiano, non lavorano e non sono in alcun circuito formativo. In sostanza, quei giovani che stanno perdendo o hanno perso la speranza di costruirsi un futuro.

Tra i 27 Paesi dell’Unione Europea, l’Italia ha il primato dei Neet. Ne abbiamo poco più di 3 milioni. Di cui il 65% sono donne.

Quasi 1/3 ha, massimo, la licenza media. Spesso solo la 5^ elementare. Nella fascia scolare, l’Italia ne conta il 75% in più della media europea.

I Neet rappresentano il 25% dei giovani italiani. Tra i Paesi mediterranei solo Turchia (33,5%), Montenegro (28,5%) e Macedonia (27,5%) ne hanno più dell’Italia.

Possiamo considerarla una emergenza nazionale alla quale porre rimedio con assoluta urgenza.

Questi giovani, definiti “Generazione Lost”, sono una brace che arde sotto la cenere. Rappresentano concretamente come l’odierna società non sia in grado di sviluppare politiche di contrasto alla diseguaglianza.

Formazione, recupero, occasioni di lavoro non sono solo opportunità da offrire realmente a tutti, ma sono una necessità oggettiva per una democrazia. La forbice della diseguaglianza va ridotta, mai aumentata. Se essa aumenta, aumentano i rischi per quella democrazia. E, invece, oggi la forbice sta aumentando.

E’ necessaria una grande politica ridistributiva che ponga al primo posto la giustizia sociale e ambientale (che poi sono la stessa cosa).

E che nessuno dica che le risorse non ci sono. In Italia, quando si vuole, le risorse si sono sempre trovate (vedi per le armi, per esempio). Il tema allora non è economico, ma politico. Quale è la priorità della classe politica parlamentare? La formazione, il lavoro (magari green), la giustizia sociale e ambientale, la sanità pubblica?

… oppure altro?

Un altro mondo è possibile. Io ne sono assolutamente sicuro.

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domanda di premessa al commento :
Quanto vi paga mister "Z" uckerberg per pompare la campagna di "sensibilizzazione" sul metaverso?
andando avanti così ci sarà una grande confusione ed una battaglia sui diritti d'autore per utilizzare la Z su ogni cosa

Ora provo a commentare senza ironia e/o sarcasmo :
dopo il flop di alcuni anni fa con Second Life cosa spinge mister Z ed il suo team a percorrere la strada di metaverso?
A parte dietrologie complottistiche più o meno possibili cosa lo spinge ad intraprendere questa strada? quale visione ha del futuro e quali le possibili ricadute reali?
raddoppiare gli spazi significherebbe raddoppiare anche la finanza speculativa e relativo mercato a patto che gli spazi virtuali stessi siano in grado di funzionare... ma abbiamo bisogno veramente di altra speculazione finanziaria creando un'altra economia rarefatta simbionte o parassita a quella reale?
Nell'articolo si accenna alle nuove professioni, se foste seri non illudereste nessuno e dareste supporti concreti a chi, magari sognando, si volesse avvicinare ad un mondo ancora da creare... il "dubbio" è che si voglia creare una nuova classe sociale di lavoratori del virtuale, con ampie praterie di sfruttamento, gente costretta a vivere attaccata ad un monitor, controllabile e controllata 24 ore su 24 ecc...


Che confusione, chiamatelo come volete ma il "metaverso" sarà una piattaforma in realta virtuale o realta aumentata dove potrai gestire servizi,acquistare, detenere oggetti virtuali, fornire servizi virtuali applicabili alla realtà, fare meeting utilizzando strumenti di lavoro immersivi ecc, cose esistenti ma ampliate in uno spazio piu immersivo con use case diversi e maggiori. Inoltre in base alle varie piattaforme stanno sviluppando "videogames" dove ci saranno ecosistemi con possibili rendite per servizi digitali, possedendo beni digitali, vendendoli o affittandoli, ma qui e un'altro ramo da non confondere con il metaverso zuckenberg ecc. Che poi attualmente tutto l'ecosistema non e ancora pronto e un'altro discorso, ma sicuramente avrà un impatto fondamentale come lo banno avuto gli smartphone, cambierà l'esperienza dei social, il rapporto virtuale con le persone, il marketing,il modo di lavorare in ufficio, l'industria del gaming e mille altre cose. Quindi finiamola con la puttanata del "si cosi non ci sara piu vita sociale, ma chi stara incollato li che il VR fa venire da vomitare" quelli son problemi che esistono con tante altre cose, avete una visione limitata. Chiaramente ce ancora molto lavoro da fare specie anche nel valutare e regolare gli effetti negativi del caso, oppure distinguere la fuffa che esce continuamente ogni giorno spacciandosi con nomi "metaverso,nft,crypto". Ma come innovazione e tecnologia futura, sara un grosso cambiamento con tante potenzialita.dopodiche nessuno vi obbliga a vivere in virtuale, non sara possibile per chiari limiti umani, quindi non spaventatevi, almeno nell'arco dei prossimi 20 anni piuttosto anziche lamentarci e fare gli ignorantoni con la.mente chiusa, cominciamo ad educarenle generazioni future a NON dipendere dal virtuale, e a distinguere i 2 mondi, dando importanza a quello reale e usare il "metaverso" come aggiunta di valore. E non le cazzate fatte con gli smart0hone social che hanno reso la popolazione involontariamente sregolata e caotica. Esperienza insegna alle future generazioni, e li che si gioca il tutto