Negli Stati Uniti tassista rifiuta la corsa a una coppia di razzisti e li fa scendere dalla macchina

Venerdì scorso James Bode, tassista di Catasauqua, in Pennsylvania, stava per caricare una coppia fuori da un ristorante. La donna, la signora "Jackie", accomodandosi sui sedili posteriori gli ha detto con un sorriso: "Sei uno normale, un bianco che parla inglese". Il tassista ha definito "totalmente inappropriate" quella parole, ha rifiutato la corsa e ha poi sporto denuncia diventando un simbolo della lotta al razzismo

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/10162182975781151

Ascoltando il filmato in Inglese, ho l'impressione che la donna fosse leggermente alticcia (ripeto, impressione personale), ma non mi e' sembrato che avesse voluto dire qualcosa di razzista, ma solo una battuta che gli e' uscita male. L'autista pero' si e' premurato varie volte di dire che tutto era registrato da una camera e che avrebbe sporto denuncia. Io sono contro il razzismo, ma anche contro chi cerca notorieta' a tutti i costi. Cmq ringrazio La Repubblica per averci informato su questo fatto importante, per cortesia, fateci sapere come andra' a finire e soprattutto se l'autista andra' al Grande Fratello, altrimenti ce lo ritroveremo probabilmente in qualche altro filmato, contiamo su di voi, grandi giornalisti de La Repubblica!


Che vergogna, un razzismo dichiarato così apertamente come se nulla fosse, nemmeno i nostri razzisti italiani sono così sfrontati, da noi infatti usano la scusa dell'immigrazione, ma un commento dispregiativo così diretto per il colore della pelle devo ammettere che é spaventoso.
La gente non si rende conto di quanto é pericolosa la discriminazione, se lasciata libera di sfogarsi arriverebbe a comprendere tutti noi, si parte dal razzismo ma si arriva a discriminare ogni tipo di diversità, prima il razzismo poi gli omosessuali, le donne emancipate poi quelli del sud, i grassi i portatori di handicap, tutti verremmo travolti dalla discriminazione perché tutti siamo diversi gli uni dagli altri


Il Rettore dell'Università della Strada ah, tu le chiami divergenze politiche queste sconcezze, accusi insomma il tassista di scarsa professionalita'. É il punto di vista di una parte della gente, sempre meno numerosa per fortuna, a differenza di una moltitudine che si in grossa di giorno in giorno. Oggi si cerca il pelo nell'uovo con scusanti di questo tipo, ed é positivo anche questo perché significa che anche i meno aperti ai diritti provano una sorta di pudore a manifestare quel che covano nel cuore. Se un episodio di questo tipo si fosse verificato un paio di secoli fa il tassista, il vetturino a quei tempi, sarebbe addirittura finito in carcere.