I mercati appesi a Paolo Ardoino, il nerd italiano che ha stoppato il crollo delle criptovalute. Per il momento

Alzi la mano chi sapeva che i mercati finanziari globali sono appesi alle sorti di un giovane informatico italiano che custodisce in Svizzera, a Lugano, 83 miliardi di dollari che nessuno ha mai toccato con mano, attraverso una società privata che non si fa certificare i bilanci

           

https://www.facebook.com/Repubblica/posts/10162182956876151

Francesco Mantilla Beh, non è una domanda così stupida o un problema da sottovalutare. Se Bitcoin fosse uno stato, sarebbe il 26esimo più energivoro al mondo, inquinando quanto la Polonia. Gran parte dei miner sono cinesi e ricavano la propria energia da fonti fossili, ed è proprio così che inquina una criptovaluta. È innegabile, il sistema proof of work si basa proprio su quello, mettere a disposizione la maggior potenza di calcolo possibile, e per farlo il dispendio energetico è molto alto e di conseguenza l'inquinamento. Discorso diverso per le proof of stake, non a caso Cardano deve parte del suo successo ad essere una alternativa più eco.
E comunque sì, ovviamente anche Facebook e Google inquinano perché i server non si alimentano da soli e il fatto stesso di essere connessi a una rete inquina. Scrivendo questo commento sto, in piccolissima parte, inquinando, o anche soltanto scrollando la bacheca.


Francesco Mantilla qua trovi molti studi interessanti e alcune delle fonti di ciò di cui parlavo, se davvero vuoi informarti. Altrimenti online si trova anche lo studio della Cambridge University a riguardo. La differenza tra Pow e Pos la so, come ho già detto, ma forse quella è l'unica cosa che sai te e neanche troppo bene se pensi che solo perché una buona percentuale di cripto si basi su POS allora l'intero mondo cripto non inquini. Se no resta nella tua convinzione che le cripto non inquinano, probabilmente avrai 100 euro su binance e seguirai qualche youtuber pseudo investitore e ti credi un esperto. "probabilmente", nessuna offesa ovviamente. Buona giornata


Federico Censi ma va, non cancello proprio niente. Non sono per nulla un detrattore delle cripto, ma da lì a dire che non inquinino ce ne passa. Il ban messo in atto dalla Cina è dovuto in parte anche a quello. Le cripto si stanno muovendo verso energie rinnovabili ma questo non nega che l'impronta fossile del solo Bitcoin sia comparabile a quella dell'intera Repubblica Ceca, e che una transazione equivalga a 2.5 milioni di transazioni Visa, per dire. Ora il secondo maggiore hub di mining di Bitcoin è il Kazakhstan, circa il 20%, e si basa soprattutto sull'antracite, che è ancora peggio del carbone e che di rinnovabile non ha proprio niente. Non sto dicendo "aboliamo le cripto1!1!1", ma negare che ad ora inquinino ancora un sacco non ha senso.




+