1ºMauro Fiabon non vedo cosa c’entri l’alcoolizzato o il tossicodipendente con questi farabutti. L’errore è considerare ‘piccoli’ reati che invece provocano grosse conseguenze psicologiche a chi li subisce, e spesso non solo psicologiche. Il senso d’impunita che deriva dal farla franca li spinge poi ad alzare il tiro, e si finisce con gli stupri in piazza, le rapine a mano armata, le gang alla sudamericana. Se poi le piace vivere in un paese dove sua figlia può essere aggredita, rapinata e stuprata in pieno giorno da gang di minorenni che invece di stare in galera sono ‘affidati’ ai servizi sociali…
2ºStefano Iesdic le baby gang sono formate nella quasi totalità da nordafricani e sudamericani. Se i clandestini fossero tenuti rinchiusi in attesa di espulsione, invece di girare a piede libero nonostante magari abbiano sfilze di precedenti penali fenomeni di cui parli si dimezzerebbero, hai ragione.
Sulla libertà di muoversi non vale la pena rispondere; Europa 400 milioni di abitanti; i soli Egitto e Nigeria ne hanno altrettanti, e fra trent’anni saranno raddoppiati. Se non collassiamo prima per il clima, fra trent’anni l’accoglienza sarà fatta a colpi di cannone e mitragliatrici, e i primi a volere leggi sempre più dure saranno gli immigrati di oggi
3ºEnzo Vinci a parte che qui non si tratta immigrati, ma di giovanissimi e prima ragioniamo sul pessimo esempio che gli diamo noi adulti prima possiamo cercare di aggiustare le cose, nel mondo odierno che diventa sempre più piccolo e interconnesso, espulsioni a tappeto equivale a mettere la polvere sotto al tappeto, bisognerebbe eliminare, in tutto il mondo, le stupide e anti umane leggi sull’immigrazione, se non esistessero più clandestini, irregolari già si dimezzerebbero fenomeni come la microcriminalità, lo sfruttamento, bassa manovalanza per il crimine organizzato e sparirebbero traffici umani come quello dei barconi, ogni uomo dovrebbe potersi fare una vita dove caspita gli pare