Il primo soldato russo alla sbarra in Ucraina per crimini di guerra si dichiara colpevole

Vadim Sishimarin, 21 anni, è stato accusato di avere sparato con il suo kalashnikov a un civile di 62 anni dal finestrino dell’auto che aveva appena rubato insieme ai suoi commilitoni, nel quarto giorno dell’invasione. L’uomo è morto. Il militare lo ha ucciso su ordine di un suo superiore, ufficialmente perché non riportasse alle forze ucraine le loro posizioni

           

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Tutto molto interessante e bello...ma logicamente sappiamo tutti che l'utilizzo del mezzo giudiziario minacciato sia dagli Ucraini che dai Russi contro militari reciproci non ha alcun valore internazionale. A prescindere da qualsiasi dibattimento o giudizio, i militari che si trovano in stato di prigionia sono soggetto ed oggetto delle Convenzioni di Ginevra e, a prescindere da fantasiosi procedimenti e dichiarazioni e difese ed accuse ancora, tutti, sia Russi che Ucraini, sono e saranno protagonisti sia di scambi di prigionieri (ve ne sono già stati sette) ed il loro accomodamento finale sarà deciso e stabilito e reso in forza dal trattato/documento che porrà fine al conflitto e che conterrà appunto clausole sulla restituzione dei rispettivi prigionieri di guerra a prescindere da qualsiasi uso propagandistico nel frattempo le due parti abbiano fatto dei rispettivi prigionieri come ad esempio organizzare processi i cui effetti legali o paralegali risulterebbero e risulteranno nulli di fronte alle decisioni politiche finali. Come in ogni conflitto tra stati sovrani. Potrà sembrare quasi brutto da dire, ma sia questo processo che le minacce di processo verso i soldati ucraini in Russia, sono poco più che un gioco per le telecamere. Nella realtà, tutti loro posti in stato di detenzione, non dovranno fare altro che aspettare e saranno quindi di nuovo liberi.


Anna DalPrato Cuniberti in tutte le guerre, dall'inizio dei tempi, le donne e i saccheggi sono il bottino dei vincitori. Cerchi i Rete cosa fanno i soldati NATO, molti dei quali, soprattutto USA, si suicidano una volta ritornati in patria e non per quello che hanno subito ma per quanto hanno commesso. Si chiama guerra, invece per molti questa tra Russia e Ucraina sembra che sia la prima. Ma mentono e sono ipocriti allo stato puro. Come il fatto che si tratti di un ragazzo di 21 anni. Perché di solito in guerra mandano gli anziani? La leva ai miei tempi si faceva a 18 anni e, ufficialmente, eri pronto per andare in guerra. Ancora una volta ipocrisia


Qualcuno fa difficoltà a comprendere il concetto di guerra. Non ha senso arrestare un soldato per aver fatto il suo dovere, e dire che si doveva ribellare è una grandissima stronzata.
Quando finirà la guerra si ragionerà di se e come istruire un processo, ma alla leadership russa, non ai singoli soldati che hanno fatto quello che chiunque di noi farebbe se l'Italia ci mandasse in guerra.
E smettetela col vostro pacifismo da strapazzo, entrare nella mentalità delle altre persone, non sono tutti fortunati come noi a vivere in un'isola felice.
Da quelle parti l'uso della forza è molto più comune che in Europa occidentale e noi non vogliamo farcene una ragione.


Daniela Negri Io sono contro la pena di morte in qualsiasi forma, sono sempre stato per il disarmo e contro la, NATO, ma non capisco tutto questo difendere un Capo Porco che ha ancheil meritodi averla, rinforzata e resuscitata e ora perdexenni sarà necessaria, da quando si è insediato negli anni novanta non ha mai nascosto le sue intenzioni bastava, se guire le sue dichiarazioni dagli anni novanta in poi, niente giustifica questa agressione e come sono contro a processi sommari contro Azov per propagabda così vale per questo soldato... questo non cambia la sostanza, l'agressore è la Russia in questo caso ed è da, decenni che fa genocidi con milizie naziste e peggio assoldate... la, storia di Putin non inizia, dal 2014 come volete far credere chepoi l'avete imparata a pappagallo e distorta negli ultimi tre mesi...


Walter Menicacci
Cosa c'entra l'Europa. Non c'entra nulla. Come non c'entrano nulla le altre nazioni che giustamente non hanno aiutato i paesi attaccati dall'Europa (Nato). Oppure si aiutino tutti i popoli attaccati e invasi, dai palestinesi ai curdi. Ma questi non contano, sono attaccati e bombardati da nostri alleati. Un ipocrisia insopportabile. Voi ancora ne fate una questione morale, ma in effetti è solo geopolitica tra potenze.
Mentre gli ucraini e russofoni, quelli che stanno sotto le bombe e non i politici o quelli lontano da zone di guerra non chiedono altro che non vedere più morte e distruzione, che tutto finisca.
l'Europa aiuti gli affamati, i bambini che ancora muoiono lentamente di sete e malattia. Ne è pieno il mondo. Ma questo i media e l'informazione non lo fanno vedere, dovrebbero risponderne ai politici. Una vergogna assoluta.


Ornella Ascoli la NATO non ha invaso l'Europa dell'Est, come al contrario ha fatto in Nord Africa e in Medio Oriente, perché in Europa dell'est gli Stati Uniti hanno agito in maniera diversa, anche approfittando della legittima ostilità storica di ampi segmenti della società civile di quei paesi nei confronti della Russia e della Germania, ostilità che precede Putin e anche l'Unione sovietica
Ma in Ucraina, dove la situazione è diversa anche in virtù della grande presenza di cittadini di etnia russa, gli americani hanno rovesciato un governo eletto attraverso un vero e proprio colpo di stato innescando l'escalation che ha portato alla guerra civile prima e a quella con la Russia dopo
Ricordo inoltre che gli Stati Uniti avevano garantito di nonna espandere ad est l'alleanza Atlantica, proprio per non creare attrito con la federazione russa
Promessa disattesa e questi sono i risultati


Ora aspettiamo il processo dei criminali dell'Azov che hanno massacrato per 8 anni gli ucraini filorussi del Donbass..e dovremmo gridare anche allo scandalo per l'assoluzione del miliziano ucraino che ha ucciso con un colpo di mortaio Andrea Rocchelli, report freelance che stava fotografando gli orrori delle brigate Azov in Donbass nel 2020. Il miliziano fu giudicato colpevole e condannato dal tribunale di Pavia a 23 anni di carcere, l'intervento del ministro degli esteri ucraino lo ha fatto assolvere . Quel povero ragazzino spaurito, umiliato dentro una gabbia di vetro, fatto vedere a tutto il mondo, è una vittima politica di un regime tutto da valutare e di una ipocrita società che non sa assumersi le sue responsabilità. E non me la menate con l'aggressore e l'aggredito, perchè qui non c'entra nulla! Povero ragazzo! I criminali sono altri e ce l'hanno scritto in faccia, cercateli..


Vincenzo D'Esposito a finire sotto processo saranno solo quelli come questo ragazzo, assieme agli ultranazionalisti del Battaglione Azov. Le sentenze le conosciamo già, ma è molto probabile che il tutto si risolverà in uno scambio di prigionieri con i rispettivi soldati che verranno accolti da eroi una volta rimpatriati.
Un processo per “crimini contro la pace” è impossibile. La Russia non è la Serbia, e la possibilità che Putin venga processato per l’invasione dell’Ucraina è di pochissimo superiore a quella che Bush venga processato per l’invasione dell’Iraq. Al più si può pensare a qualche processo a qualche singolo ufficiale responsabile di qualche fatto eclatante, ma il tutto verrà svolto internamente dai singoli Stati. Se pure.


Giuseppina Della Mercede
voglio dare pure il beneficio d inventario, che sia stato interrogato “correttamente”. Il punto è che di questo “processo” vogliono farne un “esempio”. E, allora, pure nel diritto penale militare c è una “imputazione”. Questa, a questo ragazzino di leva, è “crimine di guerra” (cioè uccisione di civili senza alcun motivo) e siccome, da quello che leggiamo, questo soldato ha dato invece una versione che è plausibile, cioè che vi è stata una causa militare (impedire la delazione) il “reato” sarà un altro, ma nn “crimine di guerra”. La guerra purtroppo nn è un palcoscenico o un gioco di scacchi, dove i bianchi sono i bianchi e i neri sono neri, ma tanta robaccia grigia. Perché se vogliono processi alla Saddam, dove la sentenza è già scritta prima dell udienza, nn chiamiamolo “processo”, ma in altro modo, tipo, che so’,“operazione inquisitoria speciale”


10ºNatalya Semenyuk Ep Dhahri che parliamo del donbass è dal 2014 purtroppo il meinstrem che oggi esalta il vostro camerata non ci dava spazi anzi ce li toglie tutti i giorni anche adesso e ci propina cazzate con immagini da videogioco, la crimea è voluta tornare nell'unione russa ogni popolo ha il diritto di autogestirsi e quando uno stato mette alle strette il popolo, chi ha fatto la diga lasciando senz'acqua la crimea? Il popolo si ribella e cerca altri appoggi. Zelesnskiy aveva già un capitale certo con quel bel programma dove diventa capo di stato a cui avete creduto, sai chi lo finanziava quel programma? Putin non è assolutamente il presidente che vorrei ma chi ha alzato statue di bandera e non si è opposto è chiaro da che parte stia e quella parte è sempre stata finanziata dal peggior capitalismo soprattutto usa.




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