Tiziana Cantone, il video di nuovo online con un messaggio agghiacciante

Il video di Tiziana Cantone, quello che distrusse la vita della 31enne di Mugnano e la portò al suicidio, è stato rimesso in rete con un messaggio in inglese agghiacciante. Le immagini delle scene intime private della ragazza sono state riprese dal deep web, montate e rimesse in rete nonostante la battaglia che prima Tiziana e poi sua madre Teresa Giglio hanno condotto per la rimozione dei filmati

           

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Giacomo Romoli il mio concetto è che mettere un video intimo di una persona senza il suo permesso è una bestialità. Però non è nemmeno paragonabile ad uno stupro. Ed è giusto che sia così. Questa mania che c’è oggi per cui per ogni reato si debba buttare via la chiave, torturare i detenuti, ripristinare la pena di morte, è un’altra bestialità. Prima cosa perché non serve a nulla, nei paesi in cui fanno quelle barbarie penali non ci sono meno reati ne meno vittime. E secondo perché se un delinquente ha la stessa pena se mette un video in internet o se stupra e fa a pezzi una ragazza, è incentivato a non lasciare testimoni. E a me interessa di più salvare una vita che fare il puro e duro con le pene.


Purtroppo certa gente,non finisce mai di sorprendere,in peggio ovviamente. È inutile dire (o almeno per chi ha un minimo di intelletto) che Tiziana non ha sbagliato nulla,lei è una vittima,in tutto questo. Sesso più o meno lo abbiamo fatto tutti,ma chi ha ripreso senza il suo consenso è un coglione senza morale e senza palle, anche se fosse stata una donna a filmare. Certa gente merita l'estinzione,sento dire,che meritiamo l'estinzione,ma io così come tanti come me, non faccio parte per fortuna,di quella feccia di gente,che non sa un minimo comportarsi,nel rispetto altrui e chi continua a condividere per poi riderci su, il dolore di Tiziana e di sua madre è una merda,scusate le parole forti, ma tutto ciò è aberrante, tutto ciò che è stato fatto a Tiziana, è come se fosse morta,due tre , quattro...tante tante troppe volte,ma non è così che sarebbe dovuta andare,lei non ha fatto niente di male, è chi l'ha filmata senza il suo consenso,che ha sbagliato e questo bisogna ripeterlo, finché non entrerà anche nella testa di chi crede che sia stata lei a sbagliare,ma non è così...non sarebbe dovuta andare così


Beatrice Bellavere guarda che una bestialità è peggio di un reato. Rubare un pezzo di pane è un reato, però non è una bestialità. Ci sono migliaia di reati che non sono bestialità. Uno stupro ovviamente lo è, e questo pure. Però non sono nemmeno lontanamente paragonabili. Pubblicare immagini intime senza permesso è senza alcun dubbio una violenza, ed è legata al sesso. Però uno stupro è un’altra cosa, molto ma molto peggiore. E siccome io non tratto questi temi con superficialità ed ho un rispetto molto profondo per le vittime di stupro, non accetto che si sminuisca il loro dolore con affermazioni come la tua.


Paolo Jarè paragonare questi reati allo stupro non significa sminuire il dolore di chi lo stupro l'ha vissuto fisicamente. Questa non è una competizione e non credo certo che qualcuno possa stabilire per le vittime un grado di sofferenza concesso come la tua logica propone del tipo: "è grave ma non grave abbastanza". Questa ragazza si è tolta la vita, cosa deve fare ancora una donna perché questi crimini vengano condannati? Paragonare questi reati allo stupro significa identificare verbalmente la violazione profonda che una persona subisce quando qualcuno usa il tuo corpo a scopi sessuali senza il tuo consenso e senza che tu possa opporti. Questi due fattori costituiscono l'essenza dello stupro, sia esso fisico che virtuale. Le vittime di violenza sessuale questo concetto ce l'hanno ben chiaro perché lo stupro non ha niente a che vedere col sesso in sé (in senso carnale) ma con il dominio.




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