Oggi Finlandia e Svezia presentano insieme la loro domanda di adesione alla Nato

E a Roma il presidente del consiglio Mario Draghi incontrerà la prima ministra finlandese Sanna Marin

           

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Matteo Fornara avrebbe avuto mille volte più difficoltà a farlo, sotto tutti gli aspetti, se noi non gli avessimo messo questo alibi su un piatto d’argento. E aggiungo che se si fosse spinto così oltre, tutto l’Occidente sarebbe intervenuto; la Guerra, saremmo sempre stati in tempo a farla, Nato o non Nato, perché di fronte ad eventuali invasioni senza regole avremmo potuto intervenire anche noi senza regole. Le regole che stiamo mettendo noi adesso, invece, sono solo piene di ipocrisie. Tutto questo si poteva evitare, ma ormai è troppo tardi, non era questo il modo di stare dalla parte degli Ucraini, oggi non possiamo che piangere per il popolo ucraino.


Alberto Provenzano visto che tiri in ballo la storia dovresti chiedere ad un ucraino come sono passati 55 anni di occupazione sovietica e capirai come all'est i russi non li possa più vedere nessuno. Li avevamo a Berlino. Ricacciarli da dove sono partiti è interesse di tutti in Europa, anche il tuo. E se dobbiamo dire basta agli acquisti di gas russo, vorrà dire che ci daremo una mossa con rinnovabili ed affini. La vera distorsione è stata incominciare a fare affari con chi fino al giorno prima ci aveva puntato addosso 30000 testate nucleari. Questa guerra è puro imperialismo russo, dal Donbass viene il 40% del PIL ucraino. La Russia va riportata alle condizioni del 91 e li va tenuta.


Chi dice donna dice...
Sarà un caso che nello schieramento russofobo dei paesi del Nord Europa brillino come primi ministri solo donne? Ingrida Symonite (Lituania); Kaia Kallas (Estonia); Sanna Marin (Finlandia); Magdalena Andersson (Svezia). Prime ministre che guidano paesi anti-russi che sono della Nato o che chiedono di entrarci. Non voglio passare da sessista o antifemminista, ma se non ricordo male alcuni dei conflitti del secolo scorso e di questo millennio furono iniziati o favoriti da donne: Golda Meir: guerra del Kippur; Margaret Tatcher: guerra delle Malvinas; Madelein Albreight e la nostra Bonino: guerra alla Serbia; Hillary Clinton: guerra alla Libia. Insomma, la parola Donna non è legata necessariamente e sempre alla parola Pace.


Voglio sottolineare che per il mio pensiero aderire alla Nato e uno sbaglio...
Anche se noi come.italiani siamo quasi stati costretti
Nel frattempo in Italia i bravi americani
Hanno installato
120 strutture presenti sul territorio italiano esistono dal 1949 anno di sottoscrizione del Patto Atlantico contestualmente alla presenza di basi statunitensi sul nostro suolo in cambio di aiuti alla ricosyruzione dopo la guerra.
A queste basi vanno aggiunte quelle segrete non riconosciute per motivi di sicurrezza
Ospitano soldati mezzi militari droni e testate nucleari..
A questo punto si puo solo dire.....
Grazie Nato
Il rischio per una guerra per procura...
E alto.


Mauro Diana il mondo non è perfetto e Le armi nucleari ne sono la dimostrazione lampante, visto che l’uomo ha praticamente costruito lo strumento con cui potrebbe estinguersi (il che la dice lunga sull’intelligenza umana). Però, quantomeno nella guerra fredda, l’esistenza di questi strumenti di morte, il cui numero e la cui potenza erano 10 volte più grandi rispetto ad ora, ha garantito una “pace” duratura, con le due potenze che in realtà si sono scontrate a livello regionale tramite proxy war (Corea, Vietnam e Afghanistan sovietico). Queste stesse guerre nascevano dalla consapevolezza che, in caso di guerra termonucleare globale, nessuna delle due parti avrebbe ottenuto un serio vantaggio rispetto all’altra se non la distruzione completa (che è un po’ la dottrina del MAD). Tramite le proxy war, le due nazioni facevano dimostrazioni di forza pur non scontrandosi direttamente. Alla fine, sia a Mosca sia a Washington e ci aggiungerei anche a Pechino sono ben consapevoli di tutto questo e, ad ora, l’Ucraina sembra sempre più essere una proxy war. L’ingresso di Svezia e Finlandia, in tutto ciò, rispetterebbe a pieno l’accordo NATO/Russia datato 1998 in cui la Russia non poneva alcun veto per l’ingresso di stati dell’est o ex stati sovietici nell’alleanza, purché essi non ospitassero postazioni di lancio missilistiche e/o armi nucleari su vettori semoventi. Così è stato, con la differenza che invece i russi hanno militarizzato Kaliningrad e Dio solo sa quanti armi sono lì, puntate su tutta l’Europa.


Che significa essere obbligati ad armarsi di più, secondo quanto previsto dal "club", e di essere disposti a subirne le decisioni, e visto che sono al confine, l'idea di essere più sicuri così, potrebbe essere sbagliata e finiranno ad essere carne da macello per gli altri alleati nelle retrovie e soprattutto per chi sta al sicuro dietro un oceano, che poi sono quelli che sobillano, corrompono e causano conflitti per il globo da almeno 70 anni, e vendono un fottìo di armi, compresi gli Stati con cui confliggerá, dopo aver generato una corsa agli armamenti, che porta sempre male. Un modo di fare che storicamente porta sempre ad alzare l'asticella delle tensioni, provocazioni, persecuzioni, spionaggio, terrorismo, arresti ed esecuzioni, che poi porta a quello che vediamo anche oggi. Oltre a tutte le persecuzioni ormai note nelle regioni russofone, ad una preparazione di almeno 8 anni alla guerra (gli Usa hanno ammesso di averla armata e ha fatto esercitazioni Nato, in un Paese che non lo è) che hanno fatto credere che sarebbe nata tra qualche anno (ma temo che la strategia esatta sua proprio questa, con un indebolimento militare, economico, politico preventivo che lo consegnasse alla storia come minaccia e nemico del mondo), ci sono stati arresti ed esecuzioni indiscriminate, 8 mesi fa veniva arrestato un oligarca amico di Putin, e da allora tra Putin e zelensky c'è anche un attrito personale, al di là delle macroquestioni geopolitiche, ma anche questa fa parte della psicologia di guerra usata dal pentagono. Parte tutto da lì, basta vedere l'incessante volontà di espandersi verso la Russia, di confinarla e di portare navi USA sotto costa della Russia, nel Baltico ci sono fisse da un decennio, e fino al 2019 mai più di una nave Usa era entrata nel mar Nero ma con l'ultima esercitazione Nato erano in 40, ed ecco perché prende la strizza e la necessità di prendere la Crimea, storicamente russa, e controllare il mar Nero. L'idea di riannettere le regioni russofone servirebbe ad avere spazi cuscinetto (ma anche risorse strategiche), purtroppo lo faceva anche Hitler sperando che gli altri Stati sarebbero rimasti a guardare, per non rivivere un'altra guerra. La guerra significa sempre povertà per tutti, tranne per chi produce armi, e qui i maggiori produttori, ben protetti da Europa ed oceani, sono gli USA. La produzione record (2100mld) dovrebbe farci capire in che direzione stiamo andando, noi nel nostro piccolo, dovremmo quantomeno scegliere di boicottare-"sanzionare" questi investimenti, cercando banche etiche contrarie a questi investimenti, ma credo che alla gente interessi di più guadagnare, ed infatti chi ha investito nella Lockheed Martin ha fatto il suo interesse, ma non è quello del pianeta e della nostra specie, ergo ce lo meritiamo.




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