1ºCosì come è presentata nell'articolo, la vicenda è poco chiara e non si capisce quale sia la responsabilità della ginecologa. Parlo, purtroppo, da persona che ha recentemente scoperto un carcinoma al seno. Quando si avverte la presenza di un nodulo, il primo esame che viene prescritto a una donna giovane è l'ecografia mammaria, così come ha fatto la ginecologa in questione. Eventuali altri esami, mammografia, risonanza, agoaspirato, costosi e più invasivi (per via delle radiazioni), vengono prescritti solo in caso di noduli sospetti o di natura poco chiara. Generalmente è il radiologo, nella diagnosi, a indicare la necessità di ulteriori indagini. A me è successo, 4 anni fa, di avvertire un nodulo che, all'ecografia appariva benigno e non ho eseguito ulteriori esami. Un mese fa, per dei noduli sospetti sono invece stata sottoposta a tutto questo iter, scoprendo il carcinoma. Quindi, la domanda che mi pongo è: che cosa è emerso dall'ecografia? Perché non si sono svolte ulteriori indagini dopo?
2ºAnche un medico deficiente e dico deficiente purtroppo a causa di ciò che mi trovo costretto a leggere !! Ad una visita con delle parvenze regolari , ma il paziente manifesta dolore , manifesta malessere , prescrive esami più approfonditi !!! Non fa il supereroe !! Ok ? Un medico ha una responsabilità ! e se sta praticando un controllo o gli viene chiesto un parere su un qualcosa che non è nella sua specializzazione deve indirizzare il paziente verso uno specialista punto ! Perciò che se ne vada a fare in culo e paga la dottoressa mito !!! Questo è omicidio volontario !! E levatevi dai coglioni ora !!!