Arriva Caronte: settimana bollente con picchi fino a 43 gradi

I dieci giorni più caldi di sempre per il mese di giugno

           

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Mia figlia sta guardando la TV coperta da un lenzuolo felpato, aperto verso la veranda (sul mare) e riscontro d'aria verso l'ingresso del soggiorno, io sto bene senza, fresca la casa.
In giardino sotto gli alberi si sta benissimo.
Per ora mai acceso i ventilatori a soffitto, se non per asciugare i pavimenti.
Mio marito oggi ha acceso un condizionatore, nella verde Brianza. Succede di raro. Forse la quinta volta in 20 anni. Aveva 32* in casa a mezzogiorno, messo a 27* e rinfrescato in fretta il soggiorno. Credo si soffra di più nelle grandi città, ed hinterland milanese, e nella bassa pianura padana.
Comunque questo mese di giugno è il più caldo degli ultimi dieci anni, almemo a Villasimius, molto molto più caldo. E sempre con il sole. Casa mia non fa testo. Meglio così per i turisti. Basta non restare in spiaggia nelle ore più calde.
Hotel 5* con molti ospiti. Fanno girare l'economia.
Taxi a cottimo.
Speriamo non ci siano problemi idrici.
Certo, potendo scegliere, l'ideale sarebbe non superare mai i 30*. E mai mai mai sotto i 20*, per non dipendere da altri Paesi. Un sogno irrealizzabile.


Francesco Fran infatti, purtroppo mi trovi d’accordo. Io onestamente sto solo cercando di adeguarmi il più possibile ai tempi futuri, perché più leggo studio e parlo con chi se ne occupa è più veramente capisco che (ahimè, ripeto, nel senso che basterebbe essere un po’ più rispettosi per l’ambiente ma noi vogliamo la salsa guacamole del Perù a 2 euro in Italia) l’era del prosciutto in offerta al supermercato con sedici marchi concorrenti e “
dell’ “aria condizionata perché fa caldo oggi dai” finirà. È che negli anni 80 ci hanno convinti di poter fare e avere tutto, come se non avesse conseguenze, e ora come sempre siamo noi piccoli sfigati a pagarle tutte. Spero e confido nella forza nostra e delle nuove generazioni, però ti dico che se la gente non capisce che gli stessi che li pagano 7 euro all’ora aumentando forse a 9 (e facendotelo vivere come un PREMIO) si stanno mangiando l’80% delle ricchezze del pianeta, finiremo male. Ma credo che tu questo l’abbia già capito


Intanto l'estate meteorologica, su cui si basano le statistiche, va dal primo giugno al trenta di agosto, detto anche trimestre estivo. Quindi non è primavera. Secondo, ad oggi, almeno per il nord, siamo ben 3,2 gradi in meno, nella media delle temperature massime di giugno, rispetto al 2003. Eviterei quel "di sempre" che, oltre a essere orribile, è comunque sbagliato.
Piuttosto la situazione idrica è preoccupante, a causa delle scarse precipitazioni dell'autunno scorso e della poca neve caduta sulle Alpi. E la mancanza dei bacini di raccolta. Di cui si parlava ancora negli anni 80...
Ah, non arriva nessun Caronte. Questi sono neologismi inappropriati come le "bombe d'acqua".


Giuseppe Pezzella beh, no. Visto che "fare pace col cervello" non blocca i ghiacciai dallo staccarsi dai poli, non blocca la tropicalizzazione del clima e non blocca le "ondate di calore insolite" sempre più frequenti... Sarebbe stato il caso che la vostra generazione avesse fatto "pace col cervello" almeno trent'anni fa e avesse spinto la nostra politica per lasciare ai propri figli un mondo decente, ma avete consumato inquinato e approfittato a sazietà lasciandoci nella merda più totale in ogni ambito, da quello ambientale a quello sociale a quello lavorativo. E poi avete la prosopopea di voler insegnare e commentare su cose che NON capite. Io boh, vi hanno cresciuti a pane e arroganza


Orlando Serrao non sono già sciolti, devi andare a vederti quante falde acquifere hanno generato con il loro scioglimento e quanto si e innalzato il livello dei laghi. Non è acqua riversata direttamente in un fiume, quella dei ghiacci montani fa un percorso tortuoso
Immaginati cosa succede a un rigoglio continuo di acqua che scende da un ghiacciaio nostrano
Si infiltra, fa fango
Se il rigoglio invece lo butti tutto subito in mare, in 40 anni arrivi a 10 cm in più (in mare) e sei fottutto
Sono disastri ambientali diversi quelli creati da ghiacci “sulla terra emersa” rispetto a ghiacci di ghiacciai composti solo da acqua
Il polo nord non è la Valle D’Aosta, perché sotto al ghiaccio non c’è niente, c’è acqua, non c’è altro, quando quello si scioglie non c’è niente che la freni! Da noi si sviluppano frane e falde acquifere, nel nostro orticello, nel senso che per innalzare i livelli dei fiumi (visti i sistemi di “freno” dovuti ai detriti) ci si impiega molto di più rispetto ad innalzare il livello dei mari


Orlando Serrao oltre al fatto che lo scioglimento dei ghiacciai comporta l’innalzamento globale del livello dell’acqua che compone i mari come conseguenza ULTIMA, prima, il ghiaccio che si scioglie cosa si porta dietro? Acqua e basta? Un masso di ghiaccio che si scioglie genera detriti e fanghi, porta alla genesi di correnti sotterranee e incrementa il livello dei laghi dolci sublaciali
Il problema è quando quell’acqua si riversa ovunque (mari, Monti, fiumi, improvvisamente) a causa delle precipitazioni, se parli di ghiacciai nostrani, “piccoli” rispetto a quello che sta succedendo al polo nord; al polo nord per ovvi motivi la situazione è leggermente diversa, perché i blocchi che si staccano e si sciolgono da lì finiscono immediatamente in mare, anche per questo si parla di pericolosità relativamente ai poli, perché finché hai “poco” ghiaccio e tante barriere si rovina un ecosistema ma non si viene sommersi, se il ghiaccio lo butti tutto subito in mare invece è il mare che consuma la terra dal versante Marino
I calcoli non te li metto perché non sono un ingegnere ambientale, ma invece di fare congetture basta contattarne uno




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