1ºRitengo giusta la sentenza come al tempo stesso credo che la stessa essenza di un processo debba avere teoricamente la natura di rimanere scevro pulsioni di vendetta così come contemplato nella nostra Costituzione.
Purtroppo mentre posso e debbo convenire che questo spesso non accada , non posso pretendere o immaginare una giustizia che non tenga conto della necessità di mostrare fermezza di fronte a casi oggi diffusi di violenza omicida come quello subito da Willie Montero che non chiede vendette ma risposte ferme, determinate , e se vogliamo anche inflessibili capaci di dare un segnale e limiti a chi pensa stoltamente o criminalmente di non averne.
Questo il motivo forse della necessità di inasprire le pene per la violenza sulle donne o sui più deboli, o anche sui traffici di droga divenuti sempre più diffusi fino a rappresentare un fenomeno culturale che nulla ha a che vedere da quello degli anni 60 e 70.
Concordo poi che il carcere non deve essere mai un luogo disumano, dove però trovo giusto separare certi sodalizi perversi come quelli dei fratelli Bianchi che debbono essere messi di fronte alla responsabilità individuale delle loro azioni in un percorso che vuole tentare di essere educativo a prescindere senza però mai porci dubbi sulla difficoltà di poterli realizzare, come sulla possibilità di rivedere in seguito certe condanne e di ridare speranza ad ogni essere umano a prescindere da ciò che egli abbia fatto
2ºCome si fa a dire una castroneria del genere e per giunta da un giornalista. Forse non ha chiesto a Willy che ancora aveva una vita lunga, sana, gioiosa e tanta voglia di fare, lo chieda a Willy al cimitero, lo chieda ai suoi genitori, sa, io mi vergogno soltanto a sentire questa affermazione. Dobbiamo combattere perché cose del genere non accadano mai più, e ci si indigna, perché lo Stato li ha separati? A una persona normale, non sarebbe mai balenato in testa, su come, e dove li avrebbero Messi. Poco importa, quello che importa è che la giustizia ha fatto il suo dovere, conta questo e nient’altro .
3ºLa mammina li ha giustificati…
È difficile da credere per chi è scolarizzato, ma esiste tutto un sottobosco, o dovrei dire una fogna, sociale, assai ampio, di cui non ci accorgiamo perché noi stiamo in un’altra bolla, in cui la forma mentis è tribale e non si rendono conto DAVVERO della gravità di quel che fanno, NON CAPISCONO DAVVERO, perché tutto ciò che conta è LA NOSTRA FAMIGLIA, tutto ciò che sta fuori dalla NOSTRA FAMIGLIA è terra dei leoni e non valgono le stesse regole…
Per questo motivo ritengo che siano irrecuperabili. Non è possibile recuperare un individuo, non siamo monadi, senza recuperare l’intero strato sociale di cui fa parte. Ma lo strato sociale non è recuperabile, in primo luogo perché è funzionale al sistema. Il problema è sempre e solo politico, non individuale, per quanto alla borghesia costi ammetterlo, tanto che ritualmente elegge un capro espiatorio per sentirsi assolta.
4ºSe Sansonetti riflettesse sul fatto che ci sono una madre, un padre ed una sorella che sono separati, da due anni, dal loro figlio e fratello. Ed è una separazione definitiva. Non potranno neppure vederlo per sbaglio, telefonargli o mandargli messaggi. NIENTE. Dovranno ricordarlo nel cuore. Per sempre. E dovranno convivere con il fatto che il loro figlio, fratello è stato separato da loro per colpa di due delinquenti, pur essendo una persona onesta e innocente.
Questi due invece erano il terrore del sobborgo dove abitavano.
Ma questo buonismo ostentato, questo: Lo Stato è come loro è pure IPOCRISIA o si giudica che dopo tutto il reato commesso non sia così grave.
Hanno sbagliato: paghino. Fra l'altro non si sono mai mostrati pentiti e, anzi, dicono di essere innocenti e il colpevole è un altro. Facessero il nome.
Ci dica Sansonetti quale sarebbe la pena giusta per questi due, che dire violenti è minimizzare.
Tristezza per Sansonetti.