A Bologna è vietato vietare ai bambini di giocare in cortile

"Strega comanda color... verde!"

           

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Sara Zonchello , magari non tutte le "mammine" possono portare i bimbi al parco perché lavorano in home office, o forse il problema riguarda addirittura qualche "papino", forse i bambini con genitori che lavorano fuori casa stanno con una babysitter o con i nonni che non se la sentono di allontanarsi da casa, forse il prossimo parco è lontano è ci vuole la macchina per arrivarci, non è che tutti abbiano sempre una macchina a disposizione. C'è gente che per questioni di tempo o di mobilità non ha la possibilità di portare i bambino ogni giorno al parco. Non è che perché voi volete ronfare dalla mattina alla sera (beati voi), i bambini si possono chiudere dentro zitti e muti per l'intera giornata, esistono le ore di riposo notturno notturno e pomeridiano che vanno rispettate, per il resto arrangiatevi o trasferitevi in un eremo. I bambini fanno parte di questa società esattamente come voi, e va tenuto conto anche dei loro diritti e delle loro esigenze, anche voi dovete rispettare le famiglie e i bambini, anche se non ne avete e non ne volete, vi siete già dimenticati che siete stati bambini anche voi?


Vincenza Passaro i bambini di oggi non sono i bambini di ieri che facevano giochi più tranquilli, oggi sono più esauriti delle mamme che li mandano fuori solo perché devono tenere la casa in ordine e non li vogliono in giro per casa, per non parlare poi dei minimotorini e vespette a tutto gas che ti girano per ore sotto le finestre e dove è impossibile non solo riposare, ma persino vedere la televisione, il volume viene coperto dai rombi assordanti, provare per credere, giocare sì, giusto e sacrosanto, ma mandarti al manicomio è da incivili, purtroppo in Italia le mezze misure non esistono in nessun ambito, bisognerebbe veramente azzerare il tutto e ripartire daccapo, insegnare di nuovo l'educazione civica, soprattutto ai genitori.


Patrizia Pradella infatti purtroppo ora c’è un menefreghismo su tutto. Vuoi che gli stranieri (da me ce ne sono tanti, proprietari che affittano a maghrebini in 8 in due stanze o indiani con relativa figliolanza, 4 famiglie in 4 locali) che probabilmente non conoscono il regolamento perché nessuno glielo ha detto credo. Anni fa avevamo varie portinerie ma non nel mio palazzo, erano ubicate in soli due palazzi. Il mio è un giardino condominiale con aree verdi formato da 4 palazzi ma non è recintato. Quindi la portinaia a noi non serviva perché essendoci varie entrate non passava nemmeno davanti alla portinaia e quindi quando arrivava una raccomandata ti lasciava il biglietto e dovevi perdere ore di lavoro per fare la coda in posta. Noi abbiamo votato per non pagarla più è così anche i palazzi dove c’era l’appartamento dei portinai hanno deciso di toglierle. Invece proprio quei palazzi avrebbero dovuto tenerle visto che loro erano serviti meglio per raccomandare ecc. Ma evidentemente siccome i due palazzi, il mio è un altro palazzo gemello hanno deciso che non ci serviva, magari il costo era diventato troppo oneroso e li hanno tolti pure loro. Una grande cavolata a parer mio.


Mo' avete rotto gli Zibbidei, non bastavano i "canari" per i quali prima vengono gli interessi dei loro surrogati di affetto, poi adesso mio figlio non e' libero di fare quel cazzo che gli pare con gli amichetti...l unica regola che do a mio figlio che dalle 13 alle 16 orario del riposo degli anziani "non vola una mosca" poi fino alle 20 fa il casino che vuole come e' giusto che sia...eh non gli posso dire "ti amo" eh non lo posso baciare...notiziona x tutti i rompipalle...un cane vale meno ma molto meno di un figlio e gli dico "ti amo" quante cazzo di volte voglio al giorno...e lo baciò sulla bocca perché e' "la mia carne"...siete solo degli sfigati...


Gavina Viviana Usai classe '58. Ricordo che d'estate eravamo praticamente tutto il giorno in cortile, in strada, nei campi e in parrocchia. Il raggio di distanza da casa si ampliava con il crescere dell'età. I bambini più anziani insegnavano ai più piccoli come costruire i giochi. All'epoca tutti erano capaci di aggiustare una carameradaria (tutto attaccato) ancora in gomma e non in plastica. Da quelle sfinite ricavavamo gli elastici per le fionde o facevamo gli anelli legati tra loro per i fucili di legno. E poi le urla delle mamme dalle terrazze a richiamare i figli per il pranzo o la cena. Ma erano altri tempi. Eravamo tanti bambini, i nostri genitori per lo più s'erano trasferiti dalla campagna e vigeva ancora tra loro quel spirito, che voleva dire anche solidarietà e il concetto di privacy ancora li da venire. C'era la TV in bianco e nero con 2 canali e a noi bambini dopo il carosello a letto. Punto. C'erano poche macchine in giro, tante vespe e lambrette. La vita di strada dei bambini ha smesso sia perchè si è iniziato a fare meno figli sia perchè queste ormai erano diventate pericolose e occupate dalle auto parcheggiate.


Tiziana Cafiero per dipanare questo conflitto e non lasciare tutto alla mercé del librro arbitro esistono le leggi, dalle 21/22 alle 8 e dalle 13/14 alle 16 vige il silenzio. Negli altri orari c'è un limite di decibel. Chiaro che poi esistono comportamenti di buon senso, mia figlia alle 10 di mattina non la lascio giocare con una biglia che rimbalza sul pavimento pur rispettando il limite dei decibel, gioca con una pallina di gomma. Io suono dalle 9 alle 11 del mattino tenendo le finestre chiuse e dirigendo la campana del sax verso un angolo insonorizzato. Altra cosa, e di questo si parla, sono gli spazi comuni, direi che i bambini possono giocarci negli orari consentiti, ovvio che devono essere supervisionati per evitare casi limite di schiamazzo. Questo mese da me su 3 appartamenti stanno ristrutturando, stanno togliendo le mattonelle con il martello pneumatico, quando smonto dalla notte dormo dalle 14 alle 16 e non rompo il cazzo a chi lavora. In condominio funziona così, la convivenza è gestita così. Ci sono adulti che fanno cene e sghignazzano fino alle 2 di notte e stiamo dietro ai bambini? Dai su


Maria Orla figurati io sotto casa ho una scuola materna, una elementare, l’oratorio e la chiesa. Io non so quanti anni tu abbia ma purtroppo quando si invecchia si sopporta meno. Si sopporta meno perché prima lavorando si stava fuori 8 ore al giorno. Ora mio marito ed io siamo in pensione. Ovvio che quando mia figlia era piccola mi ha fatto piacere avere la scuola elementare sotto casa ( all’asilo andava dove abitava mia madre) e l’oratorio mi ha aiutato finita la scuola. Quindi giusto che in un quartiere ci debbano essere questi servizi. Però vabbè rispetto tutti se sono in orario consono. Ovviamente non sono una che si mette a gridare al balcone, però se sono fuori orario a volte gli dico che non è più orario per stare in giardino a giocare.


Rosa Schiano abbasso anche i libri allora? Accanimento verso i videogame in base a quale ragionamento? Almeno sa di cosa parla? al di là del puro divertimento, i videogiochi sono strumenti dalle potenzialità immense, esistono titoli con un enorme potenziale educativo e con delle storie potentissime in grado di trasmettere messaggi importanti.
Basta demonizzare categorie che non si conoscono o si conoscono poco perché si preclude ai bambini un universo che potrebbe farli crescere tantissimo, se indirizzato e seguito da un genitore consapevole.

Ps. Videogames e giochi all'aperto possono coesistire... la giornata è lunga

Pps. Per quanto riguarda le presunte difficoltà nelle capacità motorie e relazionali... non ha senso. È come dire che leggere o guardare un cartone ha queste conseguenze... si possono bilanciare le cose, se poi il genitore non è in grado di seguire il figlio è un altro discorso.


MILANO: Quando si cresce ci si dimentica del proprio passato..: adulti che si sono dimenticati di quando erano piccoli loro o i loro figli..tutti santi! Tutti che vogliono i bimbi al parco e chi li controlla?noi viviamo in un condominio dove i bambini non possono salire sul prato (che fa pietà) perché qualcuno dall'alto urla o addirittura si permette di fotografare i bambini che trasgrediscono, però nessuno che se la prende con i proprietari dei cani che sporcano e bagnano il "verde prato all'inglese" ..ma un bel vaffanculo a sta gente non glielo toglie nessuno
P.s. e tutto è accaduto rispettando orari condominiali..
Tolleranza, comprensione, rispetto per l'infanzia PARI A ZERO!


10ºSara Zonchello Non c'entra... Sono cresciuta in un condominio milanese (penso il più verde del mio quartiere) negli anni 80. Tutti i genitori lavoravano e a parte qualcuno, nessuno si è mai lamentato dei nostri giochi. Adesso i bambini non sanno nemmeno più cos'è il cortile. Le mamme li tengono fermi davanti al portone di casa (noi giravamo dappertutto, perfino dietro le case... cosa non sicurissima) oppure come nel condominio dove ho preso casa da sola c'è un quadrato striminzito di cortile... se esci da lì rischi di essere falciato dalle macchine che arrivano giù a tutta velocità nella rampa dei box. Ben venga se possono giocare in cortile. I genitori devono però insegnare il rispetto (e qui la vedo durissima, conoscendo alcuni genitori di oggi).




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