Il digiuno intermittente è flessibile. Alimentarsi durante 8 ore al giorno (astenendosi nelle altre 16)

Gin Stephens e il suo programma, di grande flessibilità, che le ha fatto perdere 36 chili e conquistare una grande community sui social. Nessuna regola sulle scelte alimentari, che tendono comunque a migliorare progressivamente: Stephens, oltre al classico 16/8, dove 8 sta per la finestra di ore quotidiane in cui si può mangiare, propone anche schemi settimanali e diversi cicli orari di astensione/alimentazione

           

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Laura Donati un digiuno una volta al die alla settimana è salutare per ciò che descrivi tu, ricordo che anche Veronesi lo seguiva. Ma un giorno su 7 può essere rigenenrante ma non tutti i giorni, un digiuno intermittente porta quasi sempre a conseguenze di disequilibrio e scompensi. Poi se lo fa un fisico già temprato e sano e senza problemi legati al peso non lo scalfisce. Ma se una persona in sovrappeso si cimenta in tale pratica non ne gioverà in perdita di peso se non fittizia (dopo riprende tutto con gli interessi, se non lo fa a vita.
Ritengo sempre che ci si debba affidare ad esperti nutrizionisti e che ci si debba abituare a limitarsi con la quantità. E associare naturalmente un giusta attività fisica. Indubbiamente influenza anche l'età dei soggetti.


Giulio Autelitano
Io ho già argomentato, e ampiamente, non emesso rutti, insulti e turpiloquio come te. A quelli non ho davvero controargomentazioni. Mi mancano proprio i mezzi.
Quanto al dormire, finalmente un buon consiglio, perfino espresso in italiano: lo accolgo subito.
Ma non prima di aver completato il mio dovere di pigmalione, previo compiacimento per i progressi che hai fatto nell'esprimerti in lingua quasi corretta:
- le virgolette vanno usate con grande parsimonia, e possibilmente non ad stracazzum;
- i puntini di sospensione, idem; e -ma non te l'ho già detto? Eh eh! Scolaretto negligente!- sono composti da tre punti. TRE. Non quattro, o due, o 15.
Capito? Buona notte.


Io da circa 15 anni la sera non ceno ( e non perché segua il digiuno intermittente che manco sapevo esistesse) l'ultimo spuntino lo faccio verso le 18, uno yogurt, un pezzetto do formaggio, una fetta di pane, oppure un frutto. A pranzo mangio un pasto normale : secondo, contorni frutta, a colazione caffè pane tostato e marmellata. Ho lo stesso peso da tanti anni ormai (52 kg per m.1 60 di altezza) sto bene, dormo bene, analisi del sangue a posto, ho 72 anni e molti mi dicono che questo stile di vita mi ha giovato. La mia è solo una testimonianza, ma secondo me mangiare tanto la sera non fa bene.


Giulio Autelitano
Per favore, Giulio, che ho le labbra screpolate... Ho vissuto negli USA all'epoca in cui una corrente medica prescriveva 7 g di aspirina al giorno, a malati e sani. Poi, ovviamente, ci volevano i foderanti gastrici. Poi qualcosa per riparare i danni di questi. Poi... Grande vantaggio, certo. Per Big Pharma.
E grande trionfo, certo. Dell'incultura di chi crede che la salute si guadagni a colpi di pillole, "additivi alimentari" e metodi anzichè di vita in armonia con l'ambiente.
Ma non ti basta leggere una frase come questa: "il suo programma, di grande flessibilità, le ha fatto perdere 36 chili e conquistare una grande community sui social", per capire di cosa stiamo parlando, cioè del consueto grande baraccone pubblicitario? Siamo davvero aggrappati con le unghie alla fallacia logica dell"'ipse dixit"? Crediamo davvero che una donna che era riuscita ad accumulare 36 chili di troppo (ma è una balla, ovviamente) sia titolata a insegnare sistemi salutari? Questa vende sogni. In un Paese dove, proprio per profonda incultura, l'obesità avanza a passi da gigante.
Incredibile.


Barbara Squassino
E perché mai lo chiedi a me, che da ogni parola che ho detto l'ho lasciato trasparire?
Ho avuto modo di praticare una dozzina si sport, dall'atletica al paracadutismo, all'alpinismo, al windsurf. Ti posso assicurare che se mai ho avuto un problema, è stato quello di non riuscire ad ingurgitare abbastanza calorie.
Certo che se imposti la tua vita su sabato all'IKEA, domenica allo stadio, "additivi alimentari" per scongiurare malattia e vecchiaia, psicologo per scongiurare la depressione, avrai un rapporto "difficile" con il tuo corpo: ma il peso sarà la conseguenza, non la causa.
Ecco perché dico che quando uno è in quelle condizioni non ha un problema di nutrizione, ne ha uno culturale che sfocerà in uno psichico. Il nutrizionista avrà scarse probabilità di aiutarto, il dietologo nessuna. Sono innumerevoli i casi di persone che ho visto cascare nella trappola: lunedì 87 grammi di filetto di lama e 18 di noci di guaranà (faccio per dire); martedì 102 grammi di sogliola di Dover, 47 di lattuga di mare... E così via. Chi ha tempo e voglia di seguire queste sciocchezze, riesce a farlo, se è bravo, per una settimana; poi ricomincia ad abbuffarsi.
Spero di avere chiarito meglio il mio pensiero.