La disperazione del papà di Giulia e Alessia: “Stavo male, non sono andato a prenderle”

"Erano la mia vita, lavoravo per loro": le parole del papà di Giulia e Alessia, 17 e 15 anni, travolte da un Frecciarossa domenica mattina alla stazione di Riccione.

           

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Purtroppo è la società marcia in cui vivono i ragazzi di oggi a causare simili tragedie. Infatti è. considerato normale che dei genitori lascino che i loro bambini in nome del sacrosanto diritto al divertimento sfrenato, vadano a farlo di notte nei luoghi meno adatti alla loro crescita e alla loro formazione morale e culturale. Per cui essi sono esposti a pericoli di ogni genere col beneplacito del genitori, che non si rendono conto che con il loro atteggiamento permissivo invece di aiutare il figli li espongono in situazioni dalle quali essi non riescono ad uscirne,, con conseguenze che molto spesso diventano estremamente tragiche, come in quest'ultimo caso


Non ci sono parole per una disgrazia simile,troppe fatalità messe insieme, il papà che non stava bene per poterle accompagnare e proprio quella sera il furto del cellulare alla ragazza,una cosa difficile da metabolizzare per una ragazza a quell'età,lì dentro c'è tutto il loro mondo giusto o sbagliato che sia è dura da mandare giù e noi non possiamo sapere il suo stato d'animo. I testimoni raccontano di una ragazza in stato confusionale e questo la dice lunga,altro non si può dire,solo che in certi momenti non sai cosa possa passare per la testaavrebbe avuto bisogno di rassicurazioni e solo la sorellina più piccola l'avrà potuto fare, sicuramente. Se ne sono andate insieme, sempre una a fianco dell'altra,come scriveva sui social...riposate in paceresta il povero padre a soffrire per un dolore che non avrà mai fine,che dire,siamo nelle mani di Dio...


NON GIUDICATE MAI

Da genitore non riesco neanche lontanamente ad immaginare il dolore che stanno provando in questo momento, credo molto nella fatalità e nel destino, chi di noi non ha mai fatto cazzate da piccoli o adolescenti, per non parlare dei famosi sabato sera anni 90, chi di noi da genitori non si è distratto mai un attimo, criticare in questo modo i genitori è come esorcizzare la paura insita in ognuno di noi, con la certezza che a quelli "sempre attenti" non sarebbe mai successo. Purtroppo non funziona così.
un abbraccio ai genitori che trovino la forza di andare avanti......


Gianmario De Miglio mai stato ragazzo e fatto caxxate che al momento non le parevano niente e invece potevano finire male? Io che non sono un essere perfetto si e mi è andata di c..o, e le garantisco che la famiglia assente, come sento sottilmente giudicare questa, non l'avevo. Avevo una famiglia che mi ha insegnato ad essere libera, il che vuol dire anche di sbagliare, e nessuno pensa di uscire e di andare a morire, sono purtroppo leggerezze che in casi come questo pagate troppo care e lo sarebbe stato anche alle 10 di mattino o le 17 del pomeriggio mi creda.
Sarebbero meglio un doveroso silenzio e un abbraccio globale a queste persone che vivono questo dramma e smetterla di parlare con i se e con i ma, si lo ripeto da moralizzatori!


Trovo che far passare i treni a 200 all'ora tra i binari, pur avvisando più volte, sia estremamente pericoloso per chiunque aspetti gli altri treni, ci sono bambini che possono sfuggire ed essere risucchiati in qualsiasi momento, l'onda d'urto arriva molto oltre la linea gialla. Credo sia una cosa da cambiare immediatamente, penso che la gente potrà arrivare qualche minuto dopo a destinazione nel rispetto di tutti gli esseri umani. Oppure i treni merci e ad alta velocità vanno fatti passare su binari a parte con transenne invalicabili e con sensori lungo tutto il tragitto nelle stazioni.
Certo è giusto sapere inoltre se alle ragazze fosse successo qualcos'altro oltre al furto.


Elis Fistetto ormai siamo al degenero mi dispiace molto per questo papà non avrà mai più pace ma non bisogna sempre soprassedere a quelle che sono le responsabilità di un genitore tolto che le disgrazie possono avvenire comunque e in qualsiasi momento cercare anche di evitare che accadano quando è possibile credo sia doveroso nei confronti dei figli...poi ognuno si comporti come creda ma se io scendo per trovare parcheggio ad un ora tarda e salgo in macchina con mia figlia che a 25 anni perchénon voglio che cammini a piedi da sola per strada un motivo c'è o no?


Marika Cafiso mio figlio va in treno a scuola dall'età di 14 anni, stessa cosa ha fatto il fratello, quindi in base come la pensa lei, io i miei figli non li avrei dovuti mandare a scuola visto l'età. Il grande si è diplomato e a 20 anni si è trasferito per lavoro, il piccolo adesso 17 anni a maggio ha fatto l'alternanza scuola lavoro imbarcato e questa estate sta lavorando per fare esperienza ed avere una sua indipendenza, però se deve andare in giro con gli amici gli dico di no perché 17 anni non sono sufficienti, guardi che le disgrazie possono succedere in qualsiasi momento.


Stefania Soprano il tutto è accaduto in pochi minuti con i testimoni che hanno urlato alle ragazze di levarsi dai binari. Perché si permette di scrivere cose inesatte? Li ha letti i vari articoli? O commenta tanto x dire qualcosa? È stata una tragedia, frutto di disattenzione e stanchezza da parte delle ragazze (capita), di cui non hanno colpa nè i genitori nè i testimoni. Lo sa quanti adulti commettono la leggerezza di attraversare i binari nonostante il divieto? Troppi. Prima di scrivere commenti si deve essere sicuri di ciò che si scrive, perché i suoi non sono commenti da bar che rimangono tra le quattro mura, ma rimangono scritti per sempre sul post.


Graziella Marcelli signora, io a 17 anni sono stata un anno da sola in Germania per frequentare la quarta liceo linguistico. All'epoca si chiamava anno di interscambio e non esistevano i cellulari, quindi i miei mi sentivano al telefono quando riuscivano a beccarmi al fisso della mia famiglia ospitante. Considerato quanto costava telefonare all'epoca, nemmeno troppo spesso. Bisogna essere bravi genitori nell'insegnare ai figli a camminare con le proprie gambe e ad avere sale in zucca. Io sono stata sempre una ragazza responsabile, ma non avevo nemmeno i genitori perennemente con il fiato sul collo. Sapevo di dovermi meritare la loro fiducia e infatti non mi sono mai messa in situazioni di pericolo o ho mai abusato della libertà. Bisogna conoscere bene i propri figli per sapere se ci si può fidare. I pericoli esisteranno sempre, ma se non ci si fida, non si vive più. Non si può vivere perennemente in ansia!


10ºUn ennesima disgrazia che colpisci i giovani come genitore mi stringo al dolore del papà noi viviamo per i figli purtroppo fare il genitore non è facile con un adolescenza di questi tempi anch'io ho un figlio di 26 anni e cinque anni fa sono stata miracolata si è salvato per miracolo con un bruttissimo incidente dove a perso la vita il suo miglior amico di 21anni erano fratelli sempre perché si esce si beve noi genitori viviamo sempre con le paure povero questo padre che le a perse entrambi che erano la sua vita signore mio che disgrazia




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