Se la dignità delle donne scivola su una buccia di banana [di A. Ziniti]

"Roba da non potersi sentire nel 2022 o forse sì in un Paese dove il Parlamento ha negato la declinazione al femminile dei sostantivi delle più alte cariche dello Stato. Altro che goliardia come l’hanno definita gli organizzatori della serata, per nulla intimiditi né tantomeno intenzionati a fermare la gara nonostante le critiche virali, veicolate dai social insieme all’osceno manifesto della Festa edizione 2022 e del video dei momenti clou registrato nel 2019"

           

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La maggior parte dei commenti che minimizzano questo evento da trogloditi è di uomini, ovviamente, e lasciamo perdere. Ma il punto è: perchè le donne hanno partecipato e accettato di farsi schernire abbassandosi (letteralmente) ad un tale livello??? Loro stesse, intervistate, hanno parlato per prime di "goliardata". Si pensava di aver percorso molta strada riguardo alla dignità femminile, sui diritti e il rispetto della persona e invece scopriamo che alle volte, alle donne stesse piace farsi umiliare, anche se per "divertimento". Se non c'è rispetto verso noi stesse, sarà difficile pretenderlo dagli altri. E tutti i giorni ce ne accorgiamo dalle cronache: minimizzare è già una sconfitta.


Mica sono costrette od obbligate con la forza a partecipare?
Il femminismo radicale è un cancro sociale, per le donne stesse.
Massimo rispetto per le donne che hanno partecipato a questa manifestazione goliardica, perché hanno dimostrato alle femministe che, a differenza delle femministe, sono donne vere e che come tali si prendono seriamente per scherzo e che sono pari ai maschi e soprattutto superiori alla feccia idrologica delle femministe . ribadisco: massimo rispetto per la donna e le donne e massimo disprezzo per le femministe.
Ora scegliete se siete donne o femministe, perché si escludono a vicenda e sono in antitesi!


Sarebbe ora di finirla con il politicamente corretto su qualunque cosa, è una semplice e stupida goliardata atta a far fare 2 risate. Avrei voluto vedere se la gara fosse stata dei mangiatori e non delle mangiatrici di banane con pubblico gay (senza nessuna offesa) se il politicamente corretto sarebbe stato messo in mezzo, io credo proprio di no perché i soliti beoti avrebbero inneggiato al pari diritti per il mondo lgbt, cosa giusta ovviamente perché come dice il detto ad ognuno il suo, però hanno rotto con ste baggianate! Ci sono cose peggiori e più importanti di cui si dovrebbero preoccupare e vergognare.


Stefano Chiodaroli non ha tutti i torti e lo dico da lesbica rispetto al paragone con certe oscenità che si vedono al Pride. Ma una cosa no: la dove viene messa in scena un abuso di potere di uno sull altro allora no. E per abuso di potere si intende anche l umiliazione. Diverso se ad una certa si invertissero i ruoli in cui allora ...scusate la poca finezza....i mangiatori/trici di patate entrassero in scena. Ancora di più immaginare la categoria ....i mangiatori di banane. Ma penso che tutto questo sia pura fantascienza per la maggior parte di chi sostiene tale manifestazione


Emanuela Michelon in realtà “persona” è assolutamente femminile, tanto che non si può dire “il perdona”, mentre “il giornalista”, ovviamente, sì. Anche se parliamo di un uomo, diciamo “lA persona è statA vistA.”
“Presidente” invece è effettivamente neutro, in quanto derivato dal participio presente di “presiedere”: “il presidente” o “la presidente” è assolutamente lo stesso, così come “insegnante”. Poi sia chiaro, nulla vieta di creare un femminile “presidentessa”: tecnicamente è sbagliato, ma è quanto già successo a “studentessa”.
Così come parole come “poeta” e “artista” hanno la stessa identica valenza grammaticale, ma per la prima è stato creato “poetessa” (per quanto “la poeta” non sia errato comunque) mentre per la seconda no.

Piccole imposizioni nella lingua, nel modificarla ignorando le regole grammaticali generali, sono possibili. “Automobile” era maschile, prima che D’Annunzio la rendesse femminile.

L’articolo si riferiva però alla mancata declinazione PLURALE sia maschile che femminile negli atti ufficiali “senatori e senatrici” mantenendo l’unico “senatori”. Si potrebbe fare? Sì, già si fa in altri campi, come “signore e signori”, ma è grammaticalmente ridondante visto che in italiano il plurale maschile comprende anche il femminile: se parlo degli studenti della mia classe, non sto parlando solo dei maschi.


Sicuramente in questa manifestazione c'è in maniera evidente una visione di fondo che va oltre la goliardia e la voglia di divertirsi sfociando ampiamente nella mancanza di rispetto verso la donna che al tempo stesso offende anche gli uomini che sanno distinguere una goliardata da una porcata. Sulla prostituzione Simona Pacini il discorso è piu complesso. È vero che nessuna donna sogna da ragazzina di fare la escort ma, escludendo coloro che lo fanno perché costrette da bande di criminali o dalla necessità di guadagnare per vivere, ci sono altre che per scelta decidono di farlo per avere diciamo un buon tenore di vita.


Diego Fauno Salvini si sforzi di capire cosa significa portata simbolica, che non ha nulla a che vedere con il danno di immagine... Quale idea di donna trasmette una festa apparentemente goliardica? Che le donne sono su...zi e che gli uomini possono usarle a loro piacimento. Che la donna si debba sottomettere ad una pratica umiliante perché così va il mondo... Se fa un piccolo sforzo lo capisce. O provi a mettersi nei panni di una mangiatoie di banane o di patate. Con tanto di atti di mettersi in ginocchio con qualcuno che ti dice: "su..a t....ia. Che bell'idea di donna ne viene fuori vero? Assolutamente innocua.


Lorenzo Marco Sturpino forse la vediamo in maniera un po' diversa, io vedo la cosa in funzione della propria libertà di scelta e l'immagine che gli altri hanno delle scelte effettuate mi tange minimamente, anzi quasi zero. Se accettassi di partecipare ad una gara di mangiatori di patate in qualche festa di paese non mi riterrei leso nella dignità a prescindere da quello che mi viene gridato dalle spettatrici o dai commentatori moralizzatori. Dovrei vergognarmi perché qualcuno vede lesa l'immagine dell'uomo o la mia immagine dai miei comportamenti tenuti in un contesto del genere? Siamo sicuri? Ecco, per me questo pensiero vale sia per uomini che per donne, ci vedo al massimo uno spettacolo di cattivo gusto ma nessun dramma


Dovemmo ridere di cosa? Di una pantomima che sottointende un atto sessuale sotto forma di concorso? In questo caso penso che "risus abundat in ore stultorum". Se a far ridere gli spettatori fossero le esibizioni di sua madre, sua sorella, sua figlia o sua moglie, e lei ne godesse, forse riderei anche io, un riso amaro, a pensare quanta gente in giro ha perso il senso della misura. Certe pagliacciate da avanspettacolo di quarta serie, fanno solo intristire, tante lotte per emancipare le donne dallo stereotipo di oggetti, prede sessuali e poi vedere una donna prestarsi a fare la finta zo....a su un palco! E non parlate di "goliardia" che è altra cosa, intanto riguarda gli universitari e le feste delle matricole non servivano a fare soldi per uno spettacolino deprimente. Liberi di ridere, liberi di fare tutto quello che vi pare, però poi non vi permettete di dettare le regole di moralità agli altri, Adinolfi....Di Stefano non è casuale, visto che chi invita a ridere è un supporter di questi "signori" misogini ed oscurantisti... Un maschilismo becero senza senso!


10ºQualche breve cenno storico: è scoraggiante fare la lezioncina a chi dovrebbe darla. Mah...

"OGGI: LA FESTA DELL'UOMO, AUGURI!

Questa inusuale ricorrenza trae spunto da un bizzarro avvenimento risalente all‘epoca napoleonica, quando i soldati delle ultime fila indossavano delle calzamaglie molto strette che lasciavano poco spazio all’immaginazione. A questi sfortunati soldati veniva imposto, per una questione di ‘uniforme’, di tenere entrambi i testicoli spostati a sinistra della cucitura della calzamaglia. Da qui il detto “les deux à gauche” ovvero “due a sinistra”.
Col passare del tempo, l’affermazione “deux à gauche” si sia trasformata in “deux de août” che significa proprio “due di agosto”. Alcuni ipotizzano infatti che la forma dei testicoli assomigli ad un 8 rovesciato, e agosto è l’ottavo mese dell’anno. Da qui la scelta di festeggiare l’uomo proprio il 2 agosto. Nessun avvenimento serio da ricordare quindi, ma solo per il piacere di festeggiare e celebrare l’uomo.
Di questa festa ne è testimone Monteprato di Nimis (UD): qui si celebra infatti la Festa degli Uomini, manifestazione goliardica e suggestiva che vede puntualmente arrivare migliaia di donne e di uomini in cima al monte per ricevere la "benedizione e l'augurio di un anno ricco di fertilità."




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