Covid, sintomi come la nebbia cerebrale possono durare più di due anni

Il dato emerge da uno studio su 1,25 milioni di persone condotto da ricercatori della University of Oxford e pubblicato su Lancet Psychiatry

           

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Faimali Stefano prova a rileggere il mio commento. Il virus si è depotenziato (allo stato attuale e speriamo rimanga così) perchè i virus, spesso, tendono a mutare o forse perchè il nostro organismo si sta abituando a combatterlo o per una combinazione di entrambi i fattori. La vaccinazione, e questo è stato sempre detto, pur non avendo una copertura totale (quasi nessun vaccino, ce l'ha), ha fatto in modo, nella maggioranza dei casi, che anche nel caso di infezione, questa fosse nettamente più blanda. (Una cosa simile mi è capitata con l'influenza stagionale. Gli anni in cui non mi sono vaccinata, nel mio caso personale, l'influenza è degenerata in bronchite. Da quando mi vaccino, se becco l'influenza, e spesso non succede, al massimo in 2/3 giorni di raffreddore forte, è risolto tutto).
Il mio campionario di osservazione non può essere scientifico né esaustivo, visto che riguarda, tra amici, parenti e colleghi, solo 2/300 persone. Però, nel mio piccolo ho osservato questo.


Veronica Barbieri io so solo che oramai la medicina è diventata molto semplice, sembra esistere una sola malattia. Infatti non è più cosa rara che persone con tachicardia e sintomi rilevanti dal punto di vista cardiaco vengano mandati a casa con diagnosi covid e poi invece muoiono di infarto. È ora di smetterla con le pagliacciate, accettare il fatto che è un VIRUS INFLUENZALE come tanti altri e TORNARE A CURARE LA GENTE IN MODO DECENTE. La nebbia cerebrale ce l'ha chi gira in pieno agosto sotto il sole con la mascherina, magari pure in auto da solo. Ma ce l'ha più che altro perché non arriva sufficiente ossigeno al cervello


Magari non sarà così, magari ci stanno prendendo in giro, magari è una macchinazione per uno scoop che capiremo (forse) tra qualche anno… magari…

Magari è un’influenza un po’ più forte, che debilita di più “a chi sì e a chi no”, a chi manda in ospedale e a chi fa stare a casa e amen, a chi fa stare fiacco per mesi e a chi niente…

Parlo per me, per “il mio covid”: non è stato questo Carnevale di Rio e dal 17 febbraio che l’ho preso a fine marzo che sono guarito, ne ho passate un po’, ma sono super fortunato… però, a chi sotto questo post ride, sghignazza e prende in giro, io non ho guidato per 7 mesi, non ce la facevo… io facevo le 4 rampe di scale per arrivare a casa e ci mettevo 5/6 minuti, non ce la facevo… io crollavo di colpo, non so ancora il perché, io ho respirato male per mesi, io… io… io sto bene oggi, ma ridere perché “qualcuno” a distanza di due anni scrive ancora di covid è inconcepibile, qualsiasi pensiero vi passi per la testa.

Non siete d’accordo con quello che altre persone scrivono? Bene, passate oltre, ci sono 2 miliardi di post all’ora su questo social…

Rispetto per l’opinione degli altri. Tutto questo è difficile lo so, ma provateci…




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