Lo chef italiano a Mosca che si schiera con Putin: "Qui non manca nulla"

Ivan Rorato, veneziano di origine, è un grande sostenitore della produzione in Russia anche di materie prime italiane. "Tornare in Italia? Mai, qui si sta meglio. Ed è un paese civile: se non rispetti le regole ti fermano"

           

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Edo Ricky Carlo Marta quando leggo certi commenti che scrivete voi Italiani a me mi viene da ridere veramente prima cosa capitale d'Italia che Roma non serve uscire fuori per vedere cose orribili come cinghiali caminare in centro storico e che aggrediscono i cittadini poi dai rifiuti ai topi! Meglio che non parlo di altre cose che ho visto in altre periferie anche al nord! Quindi quando parlate "fuori da Mosca" dovete tacere e farvi un giro a Roma per vedere che vostri politici non sono ne meno in grado di gestire capitale d'Italia! Imparate guardare prima casa vostra!


Giammichele Meloni la domanda è lecita. Se per te criticare una cosa, significa per forza appartenere alla "sponda opposta", allora c'è da cominciare a fare due riflessioni sulle facili conclusioni a cui si può arrivare .
Io sono contro tutti, perchè non possono di certo stare dalla parte di criminali occidentali che sono andati a distruggere un paese (uno dei tanti) ammettendo poi di aver mentito sul PRETESTO/CAUSA alla base della distruzione.. distruzione che ha in dote centinaia di migliaia di vittime civili.. si stima oltre il milione... ma caxxo frega noi siamo occidentali e facciamo quello che vogliamo giusto?
Questo regime va bene? Ah già.. garantisce libertà di parola.. ogni tanto.. mentre ipoteca il futuro delle persone che ci abitano.


Oxana Belaia ma infatti questi non sono mica tg. Sono articoli di giornale con tutta la gente che dava fastidio a putin e che è stata avvelenata, suicidata o caduta casualmente dai palazzi. Nomi, cognomi, circostanze precise, date e luoghi. Cose che succedono nel tuo paese e talmente eclatanti che si riesce pure a documentarle con tutti i particolari. Immaginati quanti altri casi succedono ogni giorno di cui non sapremo mai niente.
Ecco che al ristoratore italiano a Mosca conviene dire che va tutto benissimo: sa perfettamente che se non lo facesse rischierebbe grosso.
Si chiama mafia. E tu puoi anche fare finta che non esista, e facendo così te ne rendi complice.


Ho vissuto a Mosca più di anni e conosco di persona purtroppo e chiamarlo chef è veramente un’offesa a chi questo mestiere lo fa davvero dopo aver studiato. Persona autodidatta che si vanta di aver partecipato al grande programma di borghesi sulla cucina regionale. No vax, complottista che non perde tempo per sputare nel piatto dove mangia (cioè l’Italia) nonostante sia ‘la cucina italiana’ a dargli la possibilità di vivere a Mosca e contro gli italiani. Vive in Russia da non più di un paio d’anni e non conosce nulla di questa nazione, a partire dalla lingua. Fate un po’ voi !




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