Dentisti con la valigia, la laurea all’estero: “In Italia l’ostacolo è il numero chiuso”

Uno su 4 emigra: meta preferita è la Spagna, dove il titolo abilita alla professione. Ma i costi sono alti e molti vanno in Albania o Romania

           

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Ramona Pop ... ahahahaha ma smettila, non mi va nemmeno di replicare . Comunque non ti arrabbiare, chiarisco che non è colpa vostra, vi state arricchendo per la ignoranza e la deficienza della politica e delle istituzioni italiane che non sono in grado di pianificare gli accessi alle nostre facoltà di medicina e odontoiatria per cui tra tutti quelli che non passano i test che in Italia saranno anche criticabili concettualmente ma restano una cosa SERIA, chi può, fa aprire il portafoglio alle famiglie e va in Romania, dove guarda caso accedono TUTTI, in una università o in un altra il posto si trova, basta avere disponibilità economica. Ma ti ripeto, il discorso lo hai aperto tu, io non avevo nemmeno menzionato ne ce l'ho con la Romania e figurati, infatti la stessa identica situazione c'è in Albania e in Ungheria. Anzi li è pure peggio ...


Antonio Marfia sei aggiornato a 25 anni fa, informati meglio.
Oggi gli odontoiatri guadagnano come gli altri liberi professionisti, la professione si è già appiattita verso il basso con il decreto Bersani e l’avvento delle cliniche low cost. Molte volte purtroppo a scapito della qualità.
Altro che ville e barca.
Poi, come in tutti i settori, ci sono le eccellenze che sfondano e straguadagnano ma si contano sulle dita ormai.
Ma puoi farlo pure tu, son solo 6 anni di università dove spesso si termina al pomeriggio.
Poi se non hai lo studio vai in una catena per qualche anno a fare igieni a 20 euro lordi l’ora … poi, con calma, verso i 40 anni qualcuno riesce a comprare uno studio e li si comincia ad avere a che fare con costi e burocrazia.
(Non sono odontoiatra ma esperto del settore)


Mario Salegna Con tutti i soldi che chiedono questi devono essere solo e soltanto problemi loro.

In Italia abbiamo una scuola assurda, dalle elementari a tantissimi atenei, piena di docenti incapaci, decadente a livello strutturale, che non insegna niente se non inutili nozioni che verranno puntualmente dimenticate.

Siamo ultimi in UE per la conoscenza dell'inglese e ci ostiniamo ad insegnarle tante ore alla settimana quanto religione o educazione fisica...

Se un ponte è a rischio crollo lo chiudi, non diminuisci la portata sapendo che se no non reggerebbe.

Lasciare fuori degli studenti da un'intera facoltà basandosi su un solo test è quanto di più ignobile si possa fare.


Guido Marchese quanti hanno il genitore primario? Ma lo sai che ci sono figli di primari che non passano il test di medicina o quello di specialità. Il mondo è fatto di fatti reali non di fantasie, così la figlia del portinaio extracomunitario è entrata in ginecologia (specialità ambita e che per l'accesso richiede un punteggio alto) , un altra ragazza straniera è al secondo anno di medicina, e lo stesso è successo ad altri ragazzi italiani vecchi e nuovi.
Il numero chiuso tutela le persone che hanno un buon livello di conoscenza e permette loro di studiare in un ambiente accettabile senza sprecare anni e denaro


Marsel Preçi mentalità da frustrato. Quelli che tornano dalla Spagna dal punto di vista pratico fanno il culo agli italiani inoltre non penare che si studi tanto meno, in Spagna hai due appelli prefissati per esame ogni anno, se per qualsiasi motivi non li passi vai all'anno dopo dovendo ripetere la materia con obbligo di frequenza e attività annesse. Sono all'ultimo anno di odontoiatria a Valencia e negli ultimi anni ho fatto più otturazioni, estrazioni, Endo, persino protesi e ponti che tutti gli studenti italiani di odontoiatria messi insime. Bisogna aprire la mentalità, l'Italia te la chiude e hanno anche il coraggio di raccontarti l'enorme menziona del numero chiuso ossia che si entra perché meritevoli. In realtà è l'esatto il contrario. Un buon 30% entra graize a contatti (pure smafiate all'italiana) mentre la maggioranza del resto dei ragazzi sono rincoglioniti che studiano per svariati l'alpha test, grazie al cazzo che poi il test lo passano. Io ho superato ogni tipo di pregiudizio, ho deciso di mia spontanea volontà di iscrivermi a Valencia, per altro città stupenda ed economica, a misura di studente. Scelta migliore della mia vita.


Quelli che tornano dalla Spagna dal punto di vista pratico fanno il culo agli italiani inoltre non pensiate che si studi tanto meno, in Spagna hai due appelli prefissati per esame ogni anno, se per qualsiasi motivi non li passi vai all'anno dopo dovendo ripetere la materia con obbligo di frequenza e attività annesse. Sono all'ultimo anno di odontoiatria a Valencia e negli ultimi due ho fatto più otturazioni, estrazioni, Endo, persino protesi e ponti che tutti gli studenti italiani di odontoiatria messi insime, su pazienti veri ovviamente. Bisogna aprire la mentalità, l'Italia te la chiude e hanno anche il coraggio di raccontarti l'enorme menziona del numero chiuso ossia che si entra perché meritevoli. In realtà è l'esatto il contrario. Un buon 30% entra graize a contatti (pure smafiate all'italiana) mentre la maggioranza del resto dei ragazzi sono rincoglioniti che studiano per svariati anni l'alpha test, grazie al cazzo che poi il test lo passano. Io ho superato ogni tipo di pregiudizio, ho deciso di mia spontanea volontà di iscrivermi a Valencia senza nenache provare il test d'ingresso in Italia. Città stupenda ed economica, a misura di studente. Scelta migliore della mia vita.


Francesco Agrimi guardi che proprio perché le conosco le ho fatto quella domanda; la normativa la conosco bene perché è sempre stato il mio lavoro e dal 1997 è richiesta la specializzazione ( DPR 483 ...visto che pensa non sappia a cosa mi riferisco); se uno fosse stato assunto prima non era necessaria, anzi si poteva anche fare "carriera" senza specializzazione ( tranne per alcune discipline..) senza averla conseguita; ciò non toglie che molti medici l'avranno conseguita dopo, mentre lavoravano ( ne conosco molti, soprattutto ora pensionati). Ma visto che lei stava commentando sotto questo post e sostiene che si possono mandare i medici a specializzarsi in corsia, conviene dire che per fare ciò bisognerebbe cambiare molte norme, visto che attualmente non potrebbero nemmeno essere assunti, perché appunto, non sono più quei tempi


"Assafaddio!" Repubblica, FINALMENTE una notizia per la quale vale la pena di scrivere quapcosa. In Italia i medici (anche prof. Universitari) l'hanno spuntata, hanno fatto della loro professione una casta che si tutela dalla concorrenza, una casta che va demolita. I giovani italiani meritano lo stesso trattamento degli altri ragazzi europei, devono poter scegliere il percorso di studi che preferiscono. Ricordo benissimo: negli anni 80 medicina non era così ambita, molti ragazzi la evitavano, come evitavano ingegneria, perché consapevoli che si trattava di un percorso di studi lungo e difficile, duro. La selezione, quella si faceva agli esami. Oggi medicina è diventata tanto appetibile per due ragioni: lavoro assicurato dopo la laurea e guadagni ragguardevoli, proprio perché c'è poca concorrenza. Ma cos'ha prodotto in Italia questa politica? Ha prodotto, ogni anno, 100 euro pro capite di incasso per le facoltà con la storia dei quiz, ha prodotto un mercato (spesso a nero) intorno alla preparazione dei ragazzi dentro cui sguazzano molti profesdori universitari, anche medici; ha comportato la necessità di chiamare medici da Cuba e dallo Sri Lanka per sopperire alla nostra (della politica e dei baroni universitari) colpevole carenza, e per ultimo, ma non perché meno importante, anzi, ha prodotto un servizio sanitario pubblico che definirlo insufficiente è un eufemismo. Serve cambiare e presto: via il numero chiuso e riaffidiamo la selezione ai professori con le sedute d'esami. Servono urgentemente medici, anche medici generici...in queste ore si costruiscono centinaia di strutture sanitarie di primo intervento, più prossime ai cittadini, con i fondi del PNRR, ma saranno inutili, perché saranno delle scatole vuote, proprio perché manca il personale sanitario. Ecco, questo è il risultato di decenni del governo dei cosiddetti progressisti, ma il termine progressisti da cosa deriva? Beh, questi interpreti del progressismo dovrebbero ripassare il significato della parola "progresso".




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