Zangrillo: “Gli statali saranno in smart working, ma misuriamo i risultati"

"Io sullo smart working ho un atteggiamento più laico di Brunetta. La Pa non differisce dalle altre organizzazioni: se prima della pandemia lo avevano adottato solo mezzo milione di lavoratori, per necessità si è passati a 5 milioni: è diventato uno strumento di lavoro importante, occorre valutarlo e utilizzarlo, naturalmente cambiando i presupposti del rapporto di lavoro. Si passa da una logica di controllo a quella della misurazione dei risultati", ha spiegato il ministro.

           

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Lucia Cassatella gli obiettivi li deve dare l'Amministrazione. Le valutazioni le danno i Responsabili o Dirigenti e un Nucleo di Valutazione esterno.
I problemi sono molteplici e ci sono realtà diverse. Ci sono ancora amministrazioni pubbliche che danno soldi a pioggia, per dire, e questo va contro la norma. Altro problema è il Peso degli obiettivi: alcuni hanno peso ridicolo, altri sono irrealizzabili per mancanza di risorse, alcuni sono molto importanti per la visibilità degli amministratori, altri progetti sono invisibili per gli stessi o addirittura contrastati perché visti come puro centro di costo.
Poi c'è il grosso problema della valutazione. Un Nucleo di valutazione esterno che ne capisce un tubo, che non ti ha mai visto lavorare, che viene nominato e pagato dall'amministrazione può fare "errori" gravissimi, e il giudizio del tuo responsabile essere messo in discussione per beghe interne.
È un sistema che, sulla carta funziona benissimo, in realtà scricchiola parecchio.


Zima Blu non sto generalizzando, ti posso citare tanti altri scenari come ad esempio Inps in cui cade sempre la linea magicamente (a volte appena rispondi buttano giù) o diversi uffici legati alla sanità in cui è diventato impossibile contattarli. Probabilmente tu stai riportando il tuo caso in cui c'è qualche monitoraggio ma negli altri casi no. Sono favorevole allo smart ma ci deve essere il monitoraggio, si deve lavorare per obiettivi. La componente umana è cruciale in ogni campo ma appunto se ci sono gli strumenti di monitoraggio viene mitigata perché se uno è uno scansafatiche se viene monitorato comunque qualcosa deve fare, se lasci uno scansafatiche senza monitoraggio ruberà solo uno stipendio.


Ho riflettuto prima di esternare le mie impressioni sul nuovo esecutivo e mi sono promesso di aspettare i primi provvedimenti che adotterà a favore di un cambiamento politico e di linee che il popolo italiano da tempo grida ad alta voce.
Il risultato delle elezioni è chiaro esattamente come appare chiara la nuova posizione del primo ministro Giorgia Meloni in termini di politica internazionale.
Mi piace ricordare che oggi l'elettore è mobile ( almeno una buona parte di elettori) e ad ogni elezione fa le sue valutazioni.
Nulla è per sempre. Nessuno dura se delude.
Detto questo auguro al nuovo #governo un proficuo lavoro.


Felice Bartolone guardi ho lavorato per ben 40 anni nella P.A. e il controllo delle presenze veniva già fatto ma questo non vuol dire che se sei presente sei efficiente. Anche le schede di valutazione sono già state introdotte da tempo nelle amministrazioni ma anche li si possono redigere in base alle simpatie o meno che godi all'interno dell'amministrazione. Sono sempre più convinta che assumere in base ad un curriculum, riduca di molto l'inefficienza. Se vuoi il lavoro prima ti provo e poi di assumo se sei capace, come nel privato se non rendi in modo produttivo puoi essere passibile di licenziamento. Affinché in questo paese esisteranno le raccomandazioni non ha senso fare i concorsi e non andiamo da nessuna parte.


Davide Aronica Beh, probabilmente hai avuto esperienze positive in ufficio, ma ci sono parecchie persone che subiscono mobbing, hanno un capo bastardo e produrrebbero di più e meglio se messe in condizione di lavorare senza queste pressioni. Io direi che dipende dai casi. Nella mia azienda lavoriamo in studio due giorni a settimana e il resto siamo autogestiti da casa nostra. Addirittura ci sono alcuni dipendenti che non vengono mai in studio ma che più che altro incontriamo al di fuori dell'ambito lavorativo, per farci un aperitivo o due passi. Dipende. Non bisogna demonizzare né il lavoro in ufficio né lo smart working. Entrambe le soluzioni presentano dei vantaggi, ma visto che adesso si entra in ufficio per stare attaccati a un computer, a questo punto meglio farlo da casa e risparmiare un po' di tempo per sé.


Silvia Baccella andiamo per o vari punti: bisogna mettere dei paletti. Ad un certo punto si stacca e amen, se ne riparla l’indomani. Se non hai abbastanza spazio o ti senti carcerata, non richiedi là sottoscrizione di un contratto di lavoro agile e te ne vai tutti i giorni in ufficio. Faccio smart working dal 2019 e gli unici aumenti nelle bollette sono dovute alla speculazione, non ai consumi. Infine la socialità: preferisco nel mio tempo libero avere a che fare con chi voglio non con chi lavora con me. La socialità va trovata fuori
Ah e i soldi del buono pasto se li tengano pure, quando sono a casa risparmio 3 ore di viaggio e ho tempo per me, questo vale molto più di un buono o di qualche mezz’ora di straordinario


Francesco Kaiser l'ottenimento dei risultati dipendono solo dall'onestà e dal senso del dovere del lavoratore. Se tutti i lavoratori seguissero il codice etico e lavorassero con coscienza per quanto di propria competenza, non esisterebbe nessun problema per organizzare il lavoro in presenza o in smartworking. Ci sarebbero notevoli vantaggi, strutture organizzative aziendali più snelle e meno dispendiose, minori spazi logistici, diminuzione di spostamenti dei pendolari, meno traffico, meno smog, meno consumi energetici, il tutto anche a beneficio dell'ambiente. Questo succede all'estero già da molti anni mentre in Italia non è possibile, il motivo lo conosciamo benissimo, perché qui l'onestà non è più di moda, anzi vengono premiati i più inqualificabili. L'esito delle ultime elezioni ne sono la dimostrazione.


Silvia Baccella l'intelligenza e la capacità di gestire lo SW sta nelle persone. La presenza su alcuni giorni della settimana ci sarà sempre, quindi tutto questo distacco sociale non lo vedo proprio. Anche in SW io sto sempre collegata con i colleghi e non mi sento carcerata perché gli orari te li puoi gestire comodamente. Lo spazio... beh te lo crei, io sto sul tavolo in soggiorno perché ho casa piccola e certamente una scrivania non ci può stare ma d'altronde anche in presenza non ho una meravigliosa postazione lavorativa. I PC per lo SW vengono dati in dotazione e sono portatili con poco ingombro. Le connessione, se lei ha internet in casa....chi non ce l'ha ormai, il costo non varia, certo i gg. in SW hanno la pecca che non sono compresi del buono pasto e questo non è giusto e sono d'accordo ma per il resto non vedo cosa ci sia di problematico.
Il futuro è questo e gli altri paesi l'hanno adottato da tempo mentre noi siamo agli inizi.


Valentina Messina ma ti sembra normale una pratica di cambio residenza 5 mesi e ancora nessuna risposta? Mi è stato detto che ci sono arretrati da lavorare, ok bene , ho chiesto quale è il tempo massimo di risoluzione? Mi hanno detto che non c'è. Nel privato esistono le scadenze, può succedere che una scadenza non venga rispettata ma è un'eccezione non la normalità ma se accade comunque rimane traccia. Non è normale che si lavori senza sla ( parametri su tempi di esecuzione) e KPI (parametri che monitorano le performances). Finché la pubblica amministrazione non adotterà questi parametri non si può concedere un total smart in pubblica amministrazione perché la gente fa quello che gli pare


10ºDavide Aronica non so cosa vuol dire!!!Io non vivo per il sistema !!Appunto!!Critico chi critica lo smart working dicendo che porta ad isolamento....porta ad un impoverimento delle realtà commerciali...bla bla
Non l'ho detto io!!
Io dico esattamente l'opposto dopo 3 anni la mia vita,la mia salute,il mio lavoro sono migliorati.La schiavitù del tempo libero come vuole il sistema.... non si può sentire!Il lavoro ha sempre le sue regole,x tutti è così.Mai visto Netflix...tra l'altro quando lavoro devo concentrarmi in ciò che faccio!Io le ferie posso prenderle quando voglio e lavoro x una grande azienda...credo lei abbia una visione limitata della effettiva realtà....oltre a non pensare al problema ambientale che esige un cambiamento radicale della vita di tutti noi.La saluto




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