Sforna e vende i cornetti dalla finestra di casa: a Bari ha aperto la prima "impresa alimentare domestica"

Ilaria Carone, giovane pasticciera di 24 anni, ha allestito un piccolo laboratorio di 25 metri quadri nella cucina di sua madre

           

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Se se, in Italia per poter aprire una qualsiasi attività ci vogliono mille permessi, tasse a prescindere dal guadagno, controlli continui asfissianti da mille enti, tutto ciò comporta costi altissimi, o si incassa tanto per far fronte alla folle burocrazia e balzelli vari o si fallisce, infatti c'è una percentuale di chiusura altissima.

Meglio il reddito di parassitanza o un qualsiasi lavoro pubblico da imboscato.

Tanto siamo come la Grecia destinati a non produrre niente e fallire.

Nemmeno Meloni potrà far nulla per cambiare le cose, ormai l'impostazione della società è di stampo vessatorio per le p. Iva, hanno creato istituzioni, enti nei quali lavorano centinaia di migliaia di persone, solo allo scopo di fare controlli e multe su leggi, norme, codici codicilli, cavilli, lacci lacciuoli che implementano la burocrazia i costi e bloccano tutto .
Non ne usciremo mai


Bianca Ramadori be' i maritozzi, ciambellone che io ricordi i 2 fornai del paese li facevano...forse anche la pizza, ma io non lo ricordo. Anche perché all'epoca io sino ai 10 anni, ho abitato in campagna quindi il pane, lo si faceva in casa, successivamente Gigino ( lu forna') lo portava a domicilio, quindi non frequentavo il forno. Ma la prima pizzeria credo sia stata quella della mia amatissima Giorgia. X un breve periodo anche una signora che abitava quasi d'avanti i palazzi in via San Biagio aveva aperto una pizzeria, ma questo dopo Giorgia. Qualcuno del paese forse lo può confermare.


Boh mi è venuto istintivo dire "brava" a questa intraprendente ragazza, ammirare la sua iniziativa in tempi così difficili.
Sarà che il ricordo della prima pizza al taglio del mio paese ,quando ero piccola, era di una casalinga che a casa sua,a pianterreno, sfornava la pizza più buona del mondo ,e mai più mai più ne ho mangiata una così. Se era in regola?non lo so. Era fantastica
E non è un'apologia delle infrazioni o della disobbedienza: occorre però sempre contestualizzare , e cercare di incoraggiare queste iniziative. Saràz poi il cliente a constatare l'igiene . So di locali in regolissima che......lasciamo perdere


Maria Rossi se so “ tutto “ evidentemente un motivo ci sarà non crede ? oltretutto le zanzariere si mettono nelle altre finestre dei locali , le sta facendo un osservazione sbagliata anche con i suoi ben 51 anni di esperienza , altrimenti dovrebbero mettere le zanzariere anche ai chioschi e quindi non potrebbero vendere niente , oltretutto vediamo una ragazza che serve alla finestra ma non sappiamo come è progettato il luogo della somministrazione , potrebbe esserci in anticamere che divide il laboratorio dalla vendita ci pensi lei è i suoi 51 anni di “ lunghezze “ buona cena


In tanti sono scandalizzati per la ragazza quando sui scafali troviamo biscotti e patatine e anche la pasta con la farina 100% di insetti. A Schio in Veneto sono già all'opera da mesi producendo patatine e biscotti con farina di insetti. Patatine che inconsciamente possiamo mangiare al bar bevendo un aperitivo. Finché c'è grano preferisco andare da chi fa dei buoni cornetti anche in casa che mangiarmi quelle schifezze. Poi non ci sono problemi di andare al MC Donald o Burgher King e mangiarsi qualsiasi cosa. Chissà da dove arriva e com'è fatta quella cosa. Oppure roba surgelata. E poi si fanno le pulci ad una ragazzina che si mette in gioco per lavorare .


Mettiamola cosi, puoi anche non studiare Coltrane quindi non scoprirai certe sonorità, ma allo stresso tempo non dire che sei un musicista perché sai suonare Albachiara oppure metti su due dischi al sabato sera. Se uno è un brocco a suonare lo sarà sempre, pure con una chitarra da milioni di Euro. Detto questo, spiegami come fa una società a rimanere in piedi se regali soldi senza produrre. Lascia perdere le teorie, i numeri perché sono quelli che alla fine devono tornare. Tu hai una scuola, ospedali , strade per merito di chi ??? E guarda che ci metto dentro TUTTI non solo chi percepisce redditi ecc !!! Se domani fermiamo tutte le attività produttivi mi spieghi come faranno certi mantenuti a mangiare. Se ti muore la vacca i toro non fa il latte.


Maria Piarulli per essere autorizzati alla somministrazione e preparazione di alimenti e bevande esiste solo quella , i camerieri e baristi effettuano solo 8 ore di corso perché la loro mansione e minima come manipolazione di alimenti gli chef hanno un corso di 20 ore , e non è possibile non frequentare il corso , perché il locale tutto giorni deve fare il controllo dei frighi ( temperature “ controllo alimenti con un termometro a sonda , pulizie quotidiane , una sorta di diario che viene visionato e controllato . se non fosse in regola scatta la sanzione .ma lei è all’ interno dei locali per sapere se le rispettano ?


Maria Rossi io sarei offensiva ? lei che mi appella di “ tuttologia “ a mo’ di scherno ? non confonda la persona di “ carattere che non si fa mettere i piedi addosso da chicchessia come sta facendo lei “ con la maleducazione , non so dove vive lei ma qui i chioschi sono utilizzati anche alla preparazione e somministrazione di alimenti e bevande e vorrei informarla di piazzetta Milu’ un chiosco con una stella michelin , come le ho già detto lei è rimasta molto indietro , e sinceramente e lei che discrimina non certo io , mettendosi sul piedistallo dei suoi 51 anni di lunghezze e 14 dipendenti , io non le sto a dire che faccio oppure che ho fatto , ma se avesse un briciolo di intuito forse avrebbe già capito . a Firenze si dice “ Bonaaaaaaaa “ proprio allungato così


Maria Rossi mi fa piacere che lei sia consapevole di aver buttato 51 anni delle sue lunghezze e carriere , vedo che ormai lei è distante dalla ristorazione i chioschi somministrano pasti come ogni ristorante quindi hanno anche loro comunque sia laboratori di cucina dove viene comunque sia manipolato e preparato il cibo , e le regole non discostano per niente da un laboratorio di pasticceria , la tuttologa ringrazia , le consiglia di acquisire più informazioni nella gestione della ristorazione, perché ci sono stati dei cambiamenti nella distribuzione delle licenza , ma non cambiamenti sulla gestione igienica , quelli sono stati miglioramenti.


10ºNatale Emilio in realtá la normativa IAD consente l’utilizzo di una cucina domestica (e quindi é più corretto parlare di adattamento che si trasformazione), a patto che si rispettino i parametri del manuale HACCP per le imprese alimentari domestiche. Tra queste la presenza oltre che della cucina, di un bagno ed un antibagno adibiti, che negli orari di apertura dichiarati nella suddetta cucina sia presente solo il/la titolare dell’azienda, che pavimento e muri siano in materiale disinfetta bile ( i muri fino ad un’altezza di due metri, etc. se clicca il link https://www.telebari.it/a...a-finestra.html, é condivisa una serie di foto che fanno vedere parte della cucina / laboratorio. Chiaro che se vuoi un minimo di volume poi devi avere gli strumenti adatti.




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