Ottantenne ruba il pane al supermercato: "Non ditelo ai miei nipoti". Il titolare le regala la spesa

Una storia che racconta quanto le difficoltà, purtroppo, si stiano accentuando per diversi cittadini.

           

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Maria Grazia Melis così come te non conosci le difficoltà a cui possono essere andati incontro i figli di sta persona, eppure sei stata la prima a puntare il dito. Almeno la coerenza... E comunque non hai risposto alla domanda, se avessi avuto la nostra situazione come avresti fatto, soprattutto se magari non volevano dire nulla per vergogna? Sai leggere nel pensiero per caso? Ti licenziavi e ti trasferivi sbattendotene di come potevano sentirsi i tuoi figli?
E no, i miei genitori, così come i suoi, hanno fatto ciò che deve fare un genitore: accudire un figlio che NON ti ha chiesto di venire al mondo.
Mio padre poi per me non ha fatto assolutamente nulla, quindi non vedo perché in un domani dovrei aiutarlo, visto e considerato che se avessi potuto scegliere col cavolo che avrei chiesto di nascere. Non esiste la necessità o l'obbligo di intervenire, le cose si fanno con il cuore, non per obbligo. E visto che pure tu non sai il perché una persona sceglie di continuare a vivere la sua vita invece che annullarsi per altri, evitate di giudicare.


Bernasconi Margherita ai suoi tempi le donne stavano a casa senza la dignità di poter scegliere di lavorare, sfornavano figli uno dietro l'altro per mandarli a lavorare il prima possibile a costo di farli restare analfabeti e prendevano spesso pure le botte dal marito. Il mondo è cambiato in meglio, mi creda. Io non voglio avere figli e quindi avrò tutto il tempo ed il modo per assistere mia madre alla quale sono molto legata, ma è una scelta e non dovere. "Un aiuto è d'obbligo" non esiste a casa mia, perché se una persona ha un figlio (o più figli) proprio da mantenere e non ha un soldo da sbattere dietro l'altro, se deve scegliere fra dare da mangiare al figlio o al genitore, sceglie il figlio. Perché mio figlio l'ho partorito io e non mi ha chiesto di nascere, quindi ho il dovere di non fargli mancare nulla. Ai genitori invece non si deve nulla, anzi, pensare che si abbia un debito a vita verso i genitori solo perché ti hanno messo al mondo è una forma di schiavitù volta ad impedire ai figli di farsi la loro vita, in modo che restino a casa a fare da bastone della vecchiaia ai genitori e questo NON È GIUSTO. Posso capire che ai suoi tempi fosse normale, ma ai miei non lo è. Ai miei tempi, quelli moderni, si fa un figlio e si spera che abbia la sua vita, anche se fosse dall'altra parte del mondo. E non si pretende che tolga i mezzi di sussistenza ai nipoti per avere un aiuto.


Valentina Vacca è proprio sbagliato il concetto. Io personalmente amo la mia famiglia di origine e, se possibile, non farò mai mancare nulla se avranno bisogno di me, tuttavia questa è una MIA SCELTA. Non si mettono al mondo figli (e, di conseguenza, nipoti) per avere un bastone della vecchiaia o un aiuto economico in futuro. Quei figli e quei nipoti non hanno chiesto di nascere e se hanno figli a loro volta, avranno prima di tutto responsabilità verso questi ultimi (i quali ugualmente non hanno chiesto di nascere) rispetto ai genitori ed ai nonni. Un figlio ed un nipote hanno la loro vita e la loro nuova famiglia, se non navigano nell'oro non possono togliere il pasto ai figli. Dovrebbe essere lo Stato ad aver cura dei propri anziani, non per forza un figlio che non ha chiesto di nascere se questo figlio è anch'esso povero ed ha altri figli da mantenere.


Maria Grazia Melis ma chi ti dice che i figli o i familiari vivano ancora li in Paese? I miei zii, e poi anche mia nonna, vivevano a 300km da noi. In quel caso anche se sai che non è messa bene come fai? Mica puoi fare su e giù ogni giorno. E conta che spesso e volentieri la gente tende a non far trasparire nulla perché si vergogna.
Ah e piccola nota a margine: non è vero che di solito si sa tutto dei genitori. Devi pensare che non tutti hanno ottime relazioni parentali. Io non so nulla di mio padre, per quanto ne so può pure essere morto, visto che è un anno buono che non so che fine abbia fatto


Manuela Modesti scusi ma il rdc cosa minchia c'entra. siamo in uno stato che come si vede non tutela nessuno, né anziani né adulti né giovani né bambini. il rdc è una misura che c'è in tutta europa, è un servizio che in teoria è temporaneo e serve a rimetterti in carreggiata. prendiamocela con i falsi 104 no? con i finti ciechi no? con chi non paga le tasse ma poi va in ospedali pubblici no? e pure qui, credo che la rabbia vada incanalata verso i controllori, non verso chi prova a fare il furbo (che è normale accada, e va chiaramente punito - in qualche modo che sia anche commisurato).
questo abbaiare contro il rdc vi mette in luce per la pochezza di idee e argomentazioni (ma magari avete pure votato meloni e allora si spiega tutto)


Maria Grazia Melis secondo lei è un caso unico??? Sono milioni i pensionati al minimo e non tutti hanno chi li può aiutare, non sappiamo come siano messi economicamente i quattro figli che hanno a loro volta prole da mantenere.
Ancora prima della crisi attuale per bollette troppo alte ed inflazione impazzita, si vedevano persone in difficoltà a scegliere prodotti e poi alla cassa. Difficile pure intervenire senza creare disagio. Triste.
Andavano fatte già decenni e decenni fa politiche per Non arrivare a questi estremi.
Hanno fatto l'opposto
Privatizzazioni che si sono ritirate contro i cittadini.
Azzeratti i fondi per edilizia popolare.
Hanno trovato 55 miliardi per il 110% anche su seconde case di lusso. Un Capolavoro dei grillini.
Non sappiamo le condizioni abitative di questa signora ma immaginabili per arrivare a tanto.
Inoltre non tutti i figli sono 'generosi' anche quando sono benestanti.


Adele Formicola si certamente hai ragione, ma il reddito di cittadinanza deve essere erogato magari controllato di più a chi ne ha diritto a coloro che non trovano lavoro. Guardare di più ad una riforma seria sul lavoro, mandare in pensione per un ricambio generazionale altrimenti questi giovani come possono trovare un lavoro farsi una famiglia avere dei figli. Questo governo ha pensato ad un ministero della natalità, ma se prolungano l'età lavorativa, pensando di dare un premio a chi prolunga il lavoro rinunciando alla pensione così come annunciato dalla meloni, i giovani quando possono iniziare a lavorare ed a formare una famiglia


Maria Grazia Melis eh no, perché mia nonna pure era su e mia madre giù con noi a 300km di distanza, quindi? Erano madre e figlia e ci stava mezza Italia nel mezzo.
E gli zii fanno comunque parte della famiglia, soprattutto nel mio caso, visto che erano i fratelli di mia nonna, non c'è nessun conto.
Tu pensi solo alle famiglie del mulino bianco e che vivono vicino, ma capisci che é infattibile fare 700km a settimana? Capisci che non puoi sapere le cose dei tuoi se stanno a 3 ore di macchina o se hai un lavoro a tempo pieno ed una famiglia?
Io di mio padre non so assolutamente nulla, quindi?


Maria Grazia Melis giro la domanda: quindi devo rinunciare magari al mio lavoro ed alla mia vita per star dietro ai genitori? Devo perdere me stessa per altre persone?
E pure io ne vedo tantissimi di casi come il mio, peccato che l'esperienza personale non faccia statistica e bisogna considerare tutti i possibili scenari.
Buon per te che avevi i genitori vicino ed i soldi per assisterli. Ma se, come noi, stavi a 300km di distanza ed uscivi di casa per lavorare prima delle 8, per tornare alle 19 passate e con dei figli a cui star dietro come pensi di fare? Butti nel cesso la tua vita e quella dei tuoi figli per stare con i genitori?
Il modo di occuparsi di sta gente è prendere accordi con le strutture apposite


10ºManuela Modesti lo dica ai 20/30 che non trovano lavoro (a meno che non si debbano accontentare di essere sfruttati e sottopagati). lei ha figli? magari ne riparliamo quando arriveranno a trenta anni che hanno fatto solo stage sottoretribuiti (perché la vergogna del rdc MAI) e si ritroveranno che casetta da soli magari aspettiamo i 40 che da parte non ho niente, oppure hai 30 anni perdi il lavoro e non trovi altro per qualche mese (capita ma forse lei fa la casalinga o lavora per lo stato?) cosa fai? se tra naspi dis-coll e cazzi e mazzi lo stato tarda? chiedi a mamma e papà? e se mamma e papà non hanno i miliardi che fai? penso che bisognerebbe pensare bene prima di abbaiare. dopodiché possiamo essere d'accordo, che a 20/30 anni siamo COSTRETTI al rdc quando nel resto d'Europa vieni assunto e magari valorizzato per le tue capacità è scandaloso e squallido. ma di nuovo, abbiamo un problema di multinazionali lavoro nero neo schiavismo e ce la prendiamo con il rdc. poracci veri.




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