Le telefonate di Miriam Coibanu al papà prima di essere investita e uccisa da un coetaneo ubriaco a Treviso

Alle 3 di notte Miriam Ciobanu aveva chiamato il padre, probabilmente per chiedergli di andarla a prendere. Adesso questo genitore distrutto dal dolore osserva la chiamata senza risposta dal suo telefonino e non riesce a darsi pace. “Non ho sentito lo squillo. Avevo sentito Miriam poco prima di mezzanotte, mi aveva detto che stava uscendo dalla pizzeria e che sarebbe andata a casa di amici, dove avrebbe trascorso la notte. Mi aveva detto che sarebbe tornata il giorno dopo, per l’ora di pranzo”

           

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Daniela Ferreri Premettendo che queste sono casistiche che non dovrebbero mai verificarsi e che, purtroppo, non abbiamo il controllo su ciò che assumono gli altri guidatori prima di mettersi al volante, direi che NON è una questione di genere. Sono incidenti che possono capitare sia a ragazzi sia a ragazze, quindi evitiamo scivoloni di questo tipo. Inoltre, la invito a riflettere sul fatto che non tutti abbiano la disponibilità economica per potersi permettere di chiamare un taxi, soprattuto a quella età. Per altro, noi non sappiamo se la ragazza abbia provato ad effettuare delle chiamate ad amici/amiche per chiedere un passaggio e questi non abbiano risposto perché a) a fine serata e presi a fare altro b) non fossero nelle condizioni di rispondere. Detto ciò, certo, il nervoso così come qualsiasi altro stato alterato dell'umore può influenzare la nostra capacità di giudizio e valutazione del rischio, però non mi sembra il caso di colpevolizzare la ragazza o elargire giudizi così facilmente.


Paola Pozzi Questo è fuori discussione, la ragazza aveva tutto il diritto di essere dove si trovava, rimanendo incolume, sul fatto che fosse opportuno, per lei, alle 4 di mattina, camminare da sola per una strada trafficata, considerato appunto tutti i disgraziati che girano, di ogni età, e per un motivo abbastanza banale, quanto un litigio, avrei qualcosa da dire. Ma sono cose che si fanno da ragazzi, a vent'anni ci si sente invincibili e si è molto incoscienti, si agisce impulsivamente, per questo la chiamavo scaramuccia, perché non si ha la maturità che possono avere due adulti durante una discussione e questo, porta a comportamenti azzardati. Tutto questo non alleggerisce la posizione del ragazzo che l'ha uccisa, (che tra l'altro è già stato perdonato dalla mamma di Miriam), la sua vita e quella della sua famiglia è già stata rovinata e provo pena anche per loro, è una tragedia, comunque, per tutti.


Mimmo Bruno non possono obbligare a non bere
Questo lavoro dobbiamo farlo noi a casa come genitori
Loro devono non dare da bere ai minorenni
Ai maggiorenni non possono rifiutarsi
Se un ragazzo a 20 anni beve fino a barcollare non possono dire no
Possono dirgli evita di bere ancora ma non possono obbligare nessuno

Piuttosto perché una persona alla guida era ubriaco?
Volendo compro un super alcolico al supermercato e lo bevo tutto ... E quindi? Cosa risolve così ? Chi beve torna in taxi questa è la soluzione... I genitori insegnino che per diversi non serve essere ubriaco




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