Quasi poveri: viaggio tra le famiglie del ceto medio che provano a resistere al caro vita

Per capire il vero crollo del ceto medio, quello dei due stipendi con i quali, in un modo o nell’altro, si arrivava alla “quarta settimana” (l’ossatura dell’Italia con una definizione cara Giuseppe De Rita) bisogna entrare nelle case di chi oggi, sul filo della resistenza, nella corsa impazzita dei prezzi, sente sulla pelle il rischio concreto della povertà

           

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Virginia Zeuli il ceto medio non esisterà sicuramente più, ma di gente che in tanti anni ha voluto , e vuole tuttora , vivere molto oltre le proprie finanze ce ne sono troppe. Ecco perché poi ci sono tanti poveri , e saranno sempre più povere queste persone, perché si indebitano per andare in vacanza, per comprare il cellulare ultima generazione, per avere borse e vestiti firmati. Io se non mi posso permettere un vestito, un cellulare o altro non mi indebito per averlo a tutti i costi. Se il mio budget me lo permette faccio acquisti o altro, se non me lo posso permettere non lo faccio. Finché esisteranno persone che vogliono vivere oltre il loro tenore di vita , ci saranno sempre più persone povere. Impariamo a vivere con ciò che ci possiamo permettere.


Mariangela Fantinato guarda faccio.buste, e meno di 1000 al mese con 40h lavorate c e qualcosa che non quadra se non è apprendistato. In quanto stare a casa x me è normale. Anche perché da giovani è giusto guadagnare meno... poi si guadagna di più, xche si impara il lavoro e puoi lasciare il nido paterno. Ps: vuoi guadagnare di più... studi e impari ! Ci sono lavori molto ben pagati. Io non ho rabbia... li reputo solo molto viziati! Per 3 anni , in praticantato, prendevo rimborso spese che in euro sarebbero 300 al mese... 3 anni. Poi però sono diventata professionista e se avessi voluto fare la professione seriamente ne prenderei anche 3000 al mese.... si investe sul proprio futuro...invece vogliono tutto e subito ... pretendono !!


Il cetio medio (che lavorava sul mercato... non il protetto della macchina pubblica) è sparito all'alba della globalizzazione. Ha portato benessere nei paesi ove veniva esportata l'economia (le garndi fabbriche ovvero il sistema produttivo che produceva moltissimo lavoro da quello ad alta professionalità a quello + umile che tutti potevano svolgere per mantere se stessi e la propria famiglia) a discapito dei lavoratori delle nazioni che perdevano l'economia del benessere. Sono anni che il mercato Italiano è in affanno con la produzione "di lavoro". Unico lavoro prodotto è quello del debito pubblico, che i lavoratori del settore privato devono mantenere....


Elena Olivetti come in tutte le cose ci sono le persone corrette ( cioè quelle che prima pagano ciò che devono , per cui università, affitto, ecc ecc) e quelle meno corrette , cioè che fanno i debiti per accaparrarsi oggetti futili ma alla moda, ed evitano di pagare ciò ch dovrebbero, ma possono far vedere in giro che hanno un certo tenore di vita( ecco , quelli io , in primis, li considero poveri di testa,perchè vorrebbero essere ricchi da potersi permettere tante cose, ma in realtà si indebitano fino alle orecchie per poter apparire quello che non sono, E stia certa che di persone così ce ne sono tantissime in Italia.


Luca Barone Meno male che la gente continua a fare girare l'economia.
L'altra sera, volevo andare a cenare fuori con mio marito appena rientrato di viaggio. Non prenotiamo. Facciamo un giro dei locali. Tutti al completo. All'ultimo momento, già decisi di tornare a casa a bocca asciutta, troviamo finalmente un posticino in un ristorante, strapieno di coppie, ragazzi, poche famiglie. Sono rimasta comunque un po' perplessa e combattuta tra rallegrarmi per osservare una parte della gente lavorare tanto nel locale affollato mentre l'altra se la passava bene, apparentemente spensierata e avere il pensiero per la situazione sociale che sappiamo essere esplosiva. Sembrava vivere in una realtà parallela.


Forse sfugge il concetto di ceto medio nei commenti…è normale che non siano inquadrati come ceto basso e che in quanti tali avessero un certo tenore di vita (mi pare superfluo sottolineare il fatto che si debba rinunciare alla palestra) il vero problema è che il ceto medio è il motore economico del paese, che non vive di sussidi ma di produttività attiva. È stato spremuto, perché fuori da ogni sussidio (giusto o sbagliato che sia) e con l’aumento del caro vita inevitabilmente è costretto a rivedere le proprie priorità e fare delle rinunce. Ovviamente ai ceti superiori non capita di far il conto di quanto poter spendere a settimana per arrivare allo stipendio successivo.


Luisa Coppola non è in apprendistato… e comunque sono 1000 al mese e non 1300 ( che con quei 300 uno si pagherebbe quasi l’affitto) e io a 26 anni, all’epoca c’era ancora la lira, avevo un marito che lavorava, io con due figli piccoli e un affitto da pagare. Ma ci siamo riusciti. No Luisa non è normale che un figlio stia in casa con i genitori finché non trova il giusto compromesso per uscire di casa. Non è tutto bianco o tutto nero, ci sta il grigio e credimi nel grigio ci sono tanti tanti giovani, è questa la mia rabbia


Luisa Coppola dunque 7.20 euro lordi l’ora che netti saranno non so dico 6,10 paga oraria. Il lavoro è a circa 25 km da casa per arrivarci puoi prendere o tre autobus o due autobus è un treno, per arrivare al lavoro alle 8.00 di mattina dovresti partire alle 6.30. Niente mensa ne buoni pasto, quindi non mangi. Ma torniamo allo stipendio 40 ore settimanali per 4 settimane farebbe 976… facciamo 1000. Affitto 380 euro, benzina per andare al lavoro, bollette, imprevisti ( tipo lavatrice rotta o freni auto o assicurazione o tagliando o revisione…. Fate voi). Alla fine sai che c’è? Che pur lavorando non mangi, non hai i soldi per comperarti una maglia e non trovi nessuna soddisfazione a vivere. Questo hanno i giovani e dire il contrario è non vedere l’ovvio.


Elena Olivetti non si sta discutendo di questo, ma solo se due stipendi da 1200 euro (parliamo di insegnanti scuola primaria) fanno ceto medio e direi proprio di no. Altrimenti sarebbero ceto medio anche due metalmeccanici che lavorano su turni. Come tutte le professioni intellettuali ci saranno ottimi insegnanti che lavorano ben oltre le 40 ore e altri che non lavorano neanche quando sono in cattedra. Si potrebbe poi discutere del diverso grado di responsabilità, della mancanza di controlli in tutto il settore pubblico e cosi via. Ma non è questo il tema, al momento si sta discutendo solo di vil denaro.




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