Come funziona quota 103 nelle pensioni e cosa cambia con quota 41

Cosa prevedono le ipotesi per scongiurare un ritorno ai requisiti previsti dalla Legge Fornero

           

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LA RIFORMA FORNERO E’ UNA BUFALA MONDIALE
Risegnalo (per l’ennesima volta e per permettere un’agevole valutazione delle informazioni che girano da 10 anni sui mass media) che è stata la Riforma SACCONI a:
- aumentare l’età di pensionamento di vecchiaia da 65 a 67 anni: 12 mesi (o 18 per gli autonomi) con la “finestra” e 12 mesi con l’adeguamento alla speranza di vita (L. 122/2010, art. 12, commi da 1 a 6 + L. 111/2011, art. 18, comma 1, modificato dalla L. 148/2011, art. 1, comma 21, per l’estensione della “finestra” al comparto della scuola e dell’università); quindi la Riforma Fornero non c’entra, se non per la RIDUZIONE della “finestra” da 18 a 12 mesi per gli autonomi;
- aumentare l’età di pensionamento di anzianità (anticipata) a 41 anni e 3 mesi per tutti, tranne gli autonomi;
- aumentare l’età di pensionamento di anzianità a 41 anni e 9 mesi per gli autonomi (uomini e donne);
- introdurre l’adeguamento triennale dell’età di pensionamento di vecchiaia alla speranza di vita (L. 102/2009, art. 22-ter, comma 2, modificato dalla L. 122/2010, art. 12, comma 12-bis, modificato dalla L. 111/2011, art. 18, comma 4, per la decorrenza dal 2013, quando è effettivamente decorso).
Ed è stata la Riforma Dini ad introdurre il metodo contributivo (L. 335/1995), non la Riforma Fornero del 2011, che lo ha soltanto esteso, pro rata dall'1.1.2012, a coloro, tutti relativamente anziani (>18 anni di contributi) che ne erano esclusi dalla stessa Riforma Dini e ormai già tutti in pensione; questa, peraltro, è la misura meno rilevante, appena 200 mln a regime, e più sopravvalutata della Riforma Fornero.




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