1ºAndrea Maggio questa non è "cultura". Questa è barbaria. La cultura è ben altra cosa. Quando dei meccanismi umani diventano patologici e lesivi, non si può parlare di cultura. In questo caso si parla di fanatismo, di schiavismo psicologico, di malattia mentale, di devianza. Se di fondo ci sono fattori culturali nel compiere tale atto, gli stessi fattori diventano solo un pretesto (un atto derivato da una profonda patologia radicata all'interno di un individuo, di una famiglia o anche di una società). La patologia mentale può essere analizzata a vari livelli, ma ciò che si può far rientrare come "cultura" è ben altra cosa. In questo caso siamo davanti a persone con gravi problemi mentali.... Per arrivare a tanto non ci sono altre spiegazioni. In Italia e in molti altri Paesi Occidentali sono molte le famiglie provenienti dal Pakistan e altri Paesi limitrofi. Molte di queste famiglie hanno deciso di occidentalizzarsi (oppure è stato chiesto loro di farlo). Molti si sono adattati e hanno cambiato il loro stile di vita.... Altri mantengono le loro radici culturali. Ciò non c'entra con questo efferato omicidio, che ahimè va severamente punito e chi ha la colpa dovrebbe marcire in cella per un bel po' di tempo.
2ºAndrea Maggio sono figlio di emigrati italiani nato e cresciuto in Australia, ora residente in Italia. Quel che lei dice degli altri lo sentivo riferito a noi italiani sin da bambino e di molte cose e non solo "italiani = mafia" ma anche dopo film come "Divorzio all'italiana". Le culture non sono fisse, cambiano e anche loro cambiano con il tempi. Quel che NON bisogno fare è trattarli con un senso di superiorità perché è quello che crea conflitti che vengono descritti giustamente con una parola troppi non vogliono riconoscere, razzismo... Appoggio le donne iraniane, condanno il fanatismo di ogni genere, senza eccezione, ma rifiuto di considerare qualsiasi cultura come inferiore alla mia perché ciascuna cultura ha o ha avuto usanze barbariche. Basta pensare a quel che è successo nei Balcani non tanti anni fa per capire quanto sia facile fare passi in dietro...
3ºFrancesco Bonincontro al di là del tuo laicismo,non può esserci un dio che ti dice che per punire un figlio bisogna ucciderlo ,questi sono solo esaltati e pazzi , è impensabili che un genitore debba uccidere il proprio sangue, questo si chiama autodistruzione.un padre accoglie sempre il proprio figlio e lo perdona,vedi la parabola del fgliol prodico ,non per niente Gesù raccontava le parabole,per far capire la misericordia di un genitore.questi sono solo folli e egoisti .i tempi cambiano e l'essere umano dovrebbe essere sempre in crescita fino alla fine dei giorni.mai dire io ho ragione e basta,non è vero !
4ºFranco Figus Il problema qua non é il mio commento !Se un corpo atterato a 2 metri (non a 10 )non viene ritrovato da chi é di competenza c é qualcosa che non va ! Tutti veniamo criticati per il nostro operato, se mio figlio assaggia, per esempio il minestrone che ho preparato con un po di sale in più giustamente mi dice:mamma é un po salato , non per questo" io che cucino per la mia famiglia da almeno 16 anni"non sappia cucinare ma ho fatto solo un piccolo errore,una piccola distrazione, capito!Ma in cucina una piccola distrazione ci può stare é accettata, mentre,nel caso di un indagine un "errore "modifica , cambia o svia il tutto .
5ºQueste persone non meritano neanche di avere una condanna. Non so cosa meriterebbero! Di certo non l'esistenza. Sono Cristiano e tutto ciò che sto per dire non deve essere detto e tanto meno pensato però gli avrei fatto fare la stessa fine, della povera Saman. In un Paese totalmente democratico, laico e civile, come l'Italia, ognuno deve fare quello che meglio crede, amare e professare la propria fede liberamente. Se tutto ciò non può e non si vuole rispettare, sarebbe meglio fare le valigie e tornarsene alle proprie case!
Saman, che tu possa aver trovato la tua pace e che questa terra ti sia lieve. Siamo tutti così afflitti e sconcertati da questo tragico ma ormai scontato epilogo.
6ºFonzino Cosima Quel ragazzo che le voleva bene, come dice lei, è ugualmente responsabile della sua morte. Un ragazzo conosciuto sui social che non aveva mai visto prima non parla di matrimonio al primo incontro. Erano partiti in quarta, sapendo che i parenti erano criminali avrebbero dovuto pensare meglio come agire. Lei diceva che era una "italiani girl", ma le italiani girls non giocano col fuoco come ha fatto lei. Intanto lei è morta e lui è vivo e vegeto. Speriamo di non ritrovarcelo di nuovo in TV in ogni programma di ricerca di scomparsi. Sarei capace di saltare persino "Chi l'ha visto", nel caso
7ºUna delle cose più strazianti degli ultimi anni; ignoranza e fanatismo religioso assieme sono ancora miscele esplosive; e non è questione di razzismo né di mancanza di rispetto di credenze e tradizioni popolari seppure andate ben oltre, qui c’è da condannare questa barbarie anche a costo di reprimere identità e pseudo libertà di culto e di stili di vita: da noi non si può fare, il delitto d’onore è stato cancellato dal codice penale, da noi le donne sono libere, da noi un uomo che uccide la figlia per questi motivi è un mostro e basta (anche da loro per la verità). Sia detto senza se e senza ma da laico non credente, da uomo di sinistra, ospitale con gli stranieri e democratico nel profondo.