Selvaggia Lucarelli risponde agli attacchi degli hater dopo la morte della mamma per Covid

La scelta di Selvaggia Lucarelli di rispettare il suo impegno di giurata e prendere parte sabato19 novembre alla settima puntata di Ballando con le stelle dopo la morte della madre è stata fonte di grande dibattito sui social

           

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Massimiliano Micor come sei privo di spirito critico e di empatia pure. L'affetto è uno, non esiste quello di serie A-B-C... Non si tace un bel nulla perché si parla di un personaggio pubblico che, come tale, mette le proprie vicende personali e private a disposizione del pubblico ( non a caso). Quindi, nel bene e bel male, un personaggio pubblico si mette come esempio con il suo comportamento, da criticare o elogiare. A questo, aggiungi che la morte della madre della Lucarelli è stata anche sfruttata per fare audience. Tanti che la seguono si saranno collegati su RAI 1 "solo" per vedere se lei ci fosse e cosa avrebbe detto o fatto in quelle condizioni di lutto.
Quindi non fare il lobotomizzato e cerca di ampliare la tua piccola visione della Vita.


Patrizia Nosengo mi scusi, ma forse non ha letto bene quanto ho scritto.In sintesi ho detto che tra strapparsi le vesti, urlare, vestirsi tutte di nero e comportarsi in pubblico, partecipando ad una trasmissione leggera, con la massima indifferenza, come sempre, mi sembra una mancanza di rispetto verso chi non c'è più, verso chi c'è ancora..verso la vita e verso la morte.Nin si può annullare qualcosa che esiste, che fa parte della vita e di noi tutti.Forse lei è giovane e rappresenta questa nuova cultura del qui e ora e non può capire il mio modo di vivere e di vedere la vita e la morte.


Ogniqualvolta persone esprimono un parere contrario a quello atteso da parte dell'interessato si parla di haters. Non si tratta di haters, ma di persone normali che hanno dichiarato di non aver condiviso questa scelta. Poi, se la risposta è "sono una persona di spettacolo, è il mio lavoro" sappia che, a differenza di quanto afferma la Bonaccorti, non è vero che chiunque in un momento tanto delicato continua ad andare al lavoro (esistendo i permessi per lutto), ma se anche dovesse essere, tra le incombenze di chi fa spettacolo c'è anche dover sopportare critiche per le scelte (private che si riversano nel pubblico) che compie.


Alessandra Raimondo esattamente, e allora che smetta di criticare gli altri quando decidono come elaborare i propri di lutti e eventi traumatici, è andata a tutta velocità contro Fedez quando aveva reso il pubblico la sua operazione per il cancro dicendo che il dolore messo in pubblico è solo fame di likes e notorietà, e quando io le ho fatto notare che anche lei aveva reso pubblica la morte del suo cane e quindi era ipocrita e non avrebbe dovuto fare due pesi due misure mi ha prontamente bloccato. Lei sta provando sulla sua pelle esattamente ciò che fa provare agli altri!

Chi sputa in aria...


Nell’epoca n cui ancora ognuno non sapeva i cazzi personali di tutti,Io non ricordo di aver mai saputo quando sono morte le madri di Pippo Baudo o mike buongiorno o valanghe di altri personaggi pubblici-televisivi.
Eppure ci saranno stati attori conduttori eccetera che avranno subito un lutto e subito dopo abbiano un indossato la propria maschera, con professionalità. Magari anche dei comici sono riusciti a far piegare dalle risate portando sulla spalla una tale carogna. Tutto ciò perché si rispetta il pubblico, è perché il lavoro dell’artista, seppur “speciale”, è sempre un lavoro (e come tale dovrebbe essere pensato anche come un servizio al popolo).
Tutto ciò per dire che magari, il problema è che noi non avremmo mai dovuto sapere chi è morto e chi no.
E forse anche questo feticismo per le vite degli altri di cui ci pasciamo è un po’ malaticcio?


Nel 1998 mia mamma ha avuto la crisi finale della sua malattia nella settimana di scadenza delle dichiarazioni. Ho dovuto lavorare, anche se avrei voluto stare 24 su 24 con mia mamma. Ci sono stata più che ho potuto, ma il lavoro ha delle responsabilità per i contratti e gli impegni presi, che chi lavora in proprio con partita iva il più delle volte non può permettersi il lusso di disattendere.
Non è andata in crociera o a sciare. Era, per alcune ore, al lavoro. Ed ognuno gestisce ed elabora il lutto come ritiene meglio per sé. Chi critica non ha nessun motivo per farlo.


Ecco: nuovamente si ripresentano quelle persone che non debbono perdere l'occasione di buttarsi o accanirsi sul dolore altrui! La trovo disumana questa cosa, VERGOGNATEVI!!
Cara Selvaggia.., ti comprendo, ho conosciuto anch'io il potere dell'Alzhaimer sul mio Papà, e conseguentemente sulla nostra famiglia. E ricordo che, con le lacrime agli occhi alla sua morte, dissi che per lui era una liberazione e per noi familiari la fine dell'agonia.
Perché è proprio così: il tuo caro l'hai perso nel momento in cui se n'è impossessata la malattia. Ti resta solo l'involucro, tutto ciò che era la persona che conoscevi non c'è più... Bisogna viverle certe cose per poterne comprendere fino in fondo lo strazio e la pena


Selvaggia non sarà la simpatia fatta a persona ma nessuno dovrebbe essere criticato per come vive il suo dolore. Mi sembra di essere ancora fermi a quei pregiudizi del tipo tatuato = cattivo, vestito con lo smoking= bravo, piange per la morte della madre = ne soffre, sembra serena= non gliene frega nulla, salutava sempre = non può essere un assassino… ma davvero?
1. Ognuno vive il dolore come vuole e spesso chi mostra meno le sue emozioni soffre di più perché le tiene dentro lacerandosi
2. La mamma era comunque gravemente malata da anni magari vedendola soffrire, dimenticarsi di lei ha provato una sorta di “””sollievo””” passatemi il termine sapendola ora libera. Quella non era più sua madre, l’aveva mangiata la malattia purtroppo.


Show ad ogni costo senza contemplare una sospensione sembra quasi inumano, la Carrà quando svenne la Parisi non la fece portare nel camerino e continuo come se nulla fosse xuccesso ma sospese la trasmissione assicurandosi che si era ripresa, io non so se la Lucarelli era così determinante in una giuria di un programma che non era la corte d assisi né entro nel merito della sua personale decisione ma penso in ogni caso che un evento del genere per quanto si possa ottemperare alla regola dello show must go on la prestazione artistica, a meno che non si ha a che fare con marziani, sia perlomeno falsata se non compromessa a qualcuno addirittura implementata da quella emozione tragica mah ognuno ha le sue reazioni


10ºBisogna avere poca sensibilità, tanto pelo sullo stomaco per una reazione del genere, per l' indifferenza totale verso la scomparsa di una persona cara come la propria mamma.Anche se era da tempo malata e se lo aspettava, doveva per rispetto, per decenza, per ritualità , astenersi almeno per questo sabato.Non esiste più niente.Stiamo andando verso un egocentrismo spaventoso.Conta solo l'essere( non quello di Fromm beninteso), ma l' apparire, stare sul pezzo, dire la propria( e con che spocchia e acidità, quella di sempre), non c' è morte, non c'è vita, non ci sono nemmeno convenzioni che comunque connotavano una società ed erano un freno anche morale.Nin c'è pudore, solo sfrontatezza ed esibizionismo a tutti i costi.Una società degenerata da un narcisismo di fondo.




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