Ve lo meritate Marco Bellocchio! (di M. Perrotta)

“Sarebbe bello potere misurare, in tempo reale, i danni che sta arrecando alla sinistra (e non solo) la tanto celebrata serie televisiva ‘Esterno notte’” (da HuffPost Italia)

           

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Ricordo un artigiano torinese che negli anni 50 affermava che il vero errore del PCI torinese fosse quello di aver sbagliato politica per artigiani e commercianti.Ricordo Berlinguer affermare di non avere nemmeno un commercialista iscritto al partito.Ricordo l'invasione di "intellettuali interessati" nel partito negli anni 60.Ricordo la fifa nera dei "compagni" dopo il Cile.Sono fermamente convinto che Perrotta abbia tutte le ragioni meno una : la questione morale,quella di quel clientelisno che faceva passare quelli alla ricerca di occupazione dalle forche caudine con annessa vendita dell'anima.Ma la politica è questo e la riduzione del popolo votante dei nostri giorni ne è una testimonianza.Comunque seguendo questa strada non ho il minimo dubbio che la sinistra sarebbe naufragata anche prima ma ci tenevo a comunicare che esista una assoluta minoranza per la quale il lavoro sia una regola vera della dignità E il caso Moro non c'entra per nulla


Deborah Renda mi creda non fa capire niente. Ho 76 anni e quegli anni li ho visti da vicino. Ricordo intellettuali, che poi sono diventati autentici maestri, dire in quegli anni cose da trattamento sanitario obbligatorio. Non solo, nelle piazze, c'ero anch'io, si gridavano slogan da folli. Tutto questo prima che Moretti e Gallinari iniziassero a sparare. Un 'epoca in cui la follia era ben lungi dall'essere giudicata tale. Ho visto "Esterno notte" è sincero solo per quanto riguarda la follia messa in pratica. Vorrei che qualcuno mi parlasse, con sincerità, di quegli anni intrisi di ragionamenti folli da parte di chi aveva autorevolezza e capacità, per dare invece, lezioni di ragionevolezza e buon senso.


Marco Bellocchio ha posto una riflessione molto attenta sul problema: - la sinistra deve solo ricordarsi di non votare a destra; ora che essere di sinistra, non sembra più di moda.
Lo fece con il film: La Cina è vicina, dove la paura del nemico invisibile (maoismo), ci confinava in uno stato di estremo sospetto. Il rigurgito fascista e le br lo confrmarono. Tuttavia, la bestialità più forte l'hanno dimostrata sicuramente i "compagni" in -buonafede? (se a distanza di tempo, la Faranda sostiene di non aver voluto la morte di Moro). Le rivoluzioni dovrebbero essere pagate da chi le inventa; ma solitamente quei signori - la fabbrica, non l'hanno mai vista.


Duemilioni e settecentomila spettatori avrebbero creato questo tsunami? C'erano più persone a guardare Zelig! Repubblica è diventata autorevole quanto "Libero", che pena. Ho cambiato canale (peccato perché c'erano dei grandi attori) quando hanno affermato che Moro "aveva rinunciato all'automobile blindata per non apparire un privilegiato", quando le documentazioni e le dichiarazioni della moglie attestano esattamente il contrario: chiedeva in continuazione ľauto blindata che poi gli venne fornita e subito dopo tolta. Ricostruzione storica distorta, quindi per me serie TV da buttare. Altra chicca: una decina di poliziotti che interrompono una visione cinematografica, fanno irruzione con i mitra, per cosa? Per controllare i biglietti di ingresso al cinema, non I documenti dei presenti, così il terrorista la scampa. Vero che ci furono numerose depistaggi ma così Bellocchio diventa ridicolo!


.beh...quello è evidente. Il film di Bellocchio infatti ha due tesi: Moro liberato dalle Br ,vivo , si dimette dalla DC ( che non ha voluto trattare) Moro assassinato dalle Br ,e la famiglia sconvolta per il fatto in sé e la non disponibilità a trattare dalla parte della Dc che non avrebbe gradito il compromesso storico. Come in effetti neppure le BR. Infatti tutto ciò nel tempo ( pur con altri motivi sociali, come la quasi sparizione della classe operaia a favore di piccole imprese, artigianato, commercianti, partite Iva ecc) ha decretato la quasi sparizione del comunismo vecchia maniera insieme alla sparizione della DC, venendo meno la sua rappresentanza del mondo cattolico.


Se t’interrogassi un po’ sulla reale composizione democratica del paese , capiresti che il consociativismo politico tra la sinistra e il neoliberismo , nasce in una Italia gia’ negli anni 70 , dove il 70% della Classe intellettuale che allora si era fatta dirigente ( docenți , artisti, letterati , musicisti ) aveva una formazione marxista -storicistica , acrilica , marcata dai valori ancora vivi della resistenza e per lo piu’ anticlericale , mentre la maggioranza del paese era moderata e cattolica e aveva governato ininterrottamente per 28 anni ! Berlinguer e Moro comprendono che era necessario riempire la “ cesura netta “ che divideva la societa’ italiana , perche’ ormai evidenti erano i rischi eversivi e sempre piu’ nette le disegualianze sociali !
Nessun reale progresso sarebbe stato possobile mantenendo uno stato sociale che, esauritasi la spinta del boom economico , emergeva con tutta la sua arretratezza e poneva un problema di redistribuzione della ricchezza !
Il neoliberismo e la globalizzazione dei mercati sembrano cedere spazi di potere reale alla sinistra storica senza riformare un sistema che aveva creato sperequazione e corruzione !
Era solo una forma consociativa che raggiunge l’apice con l’ascesa al potere della corrente migliorista ( Napolitano e Renzi ) . La nuova COSTITUENTE del PD deve sciogliere il nodo : quale collocazione ideale ha il PD , Socialdemocratica o Riformista -Liber-Sociale




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