1ºA forza di fare i lobbisti si finisce per passare per pupazzi. L'assegnazione di questi Mondiali è vecchia d'una dozzina d'anni.
La canea dei "diritti", al contrario, è cominciata a qualche mesetto dal calcio d'inizio.
Ognuno fa ciò che ritiene più giusto, ma se sei lì per giocare la propaganda su checchessia è un mero accessorio che potrebbe pure avere l'effetto di urtare qualcuno.
Fare le sceneggiate dentro o fuori dal campo non è mica un obbligo, così come gli spettatori e gli sportivi hanno il diritto di godersi le partite senza doversi sorbire il solito stucchevole spiegone.
Non vuoi giocare? Lascia giù il borsone.
Non vuoi seguire? Cambia canale o vatti a fare una passeggiata.
A 46 anni e rotti dalla Coppa Davis vinta in Cile da Panatta-Barazzutti-Bertolucci-Zugarelli, c'è ancora chi vorrebbe vietare la trasferta dei tennisti "per via di Pinochet".
I valori dello sport volano sopra le teste di tutti, specie quelle quadre dei predicatori improvvisati e degli indignati speciali a orologeria.
2ºhanno vinto la coppa dell'ipocrisia. Come fosse il quatar lo si sa da anni, cosi come tutti gli altri stati con cui facciamo affari per i quali ci ricordiamo che sono "dei mostri" quando ci fa comodo....Parlare di battaglia, parlare di coraggio quando si sostengono tesi che sono sostenute dalla politica,dai media,dalle aziende sponsor,dalla totalitá di artisti,intrattenitori e saltimbanchi vari, mi sembra abbastanza ridicolo....mi domando perché non hanno fatto uguali proteste per come sono trattati i lavoratori in quatar, come vengono trattati dai colossi della moda,della tecnologia, come vengono trattati i ragazzini in africa che lavorano nelle miniere per raccogliere le matere che servono alle batterie ecc... Come al solito le solite guerre innocue piu per autoassolvesi che per altro