"Mio marito mi diceva che puzzavo, urlava che non ero una brava madre e non ero nemmeno brava a letto"

"Dalla violenza si può uscire. Quando il mio ex, dopo avermi picchiato, pretendeva un rapporto sessuale, quello era uno stupro. Ho scoperto che bucava i preservativi, perché con un figlio sarei diventata una cosa sua". Anna Marcelli ha 31 anni, due bambini piccoli, fa l’educatrice in un nido, ed è come se avesse vissuto due vite. Anzi tre.

           

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Il vero problema di fondo sono essenzialmente due: uno, fa capo ai nostri cari governatori che non istituiscono una legge decisa per la quale se io vado a denunciare un fatto negativo del mio partner o ex o altro, debba essere solo messo agli atti e basta, senza arresto o senza nulla di pragmaticamente efficace per il quale quella suddetta persona non mi si deve più avvicinare. E invece per legge se non ci sono testimoni o altre forme di lungaggini che sono tante e spesso ridicole, lui è libero di fare a agire a suo piacimento con la malcapitata.
Due, le femminucce come i maschietti sin da bambini (e lo ripeterò sempre) dovrebbero essere educati al rispetto in generale di ogni forma vivente, e soprattutto alle care mamme dei maschi impartire una educazione meno maschilista (paradossalmente il danno maggiore lo fanno infatti proprio i genitori e specie le mamme!) e per le bambine, educarle invece che sono complete da sole da non dipendere da nessun uomo, se arriva bene altrimenti non rincorrere la favola del principe azzurro; dico questo perché si sente sempre la mamma che insegna a trovare un uomo che la mantenga e tante altre idee che nella mente si ancorano fino ad arrivare in certi casi citati, di violenza appunto, di donne che anche se trattate male, sia fisicamente che anche solo verbalmente, continuano a stare con il partner perché abituate a sacrificare tutto (mentalità da cambiare innanzitutto).
Non avevo idea di quante donne ci fossero con l'idea che stare sole o single sia una vergogna e si accontentano di chiunque anche se fa violenza. E di quanto ancora ci sia da parte delle forze dell'ordine superficialità nel prendere atto di un racconto in caserma magari di una donna che va a denunciare.
Se non cambiano mentalità da generazioni prima, sarà sempre più difficile arrivare a limitare questi fatti neri di femminicidio.


Come si fa ad avere giustizia su illazioni della sfera intima/privata? Quante donne tacciono perche non esiste modo di dimostrare quello che si é subito o ancora subiscono? (Idem per gli uomini vittime) . Se la vittima non sa difendersi o non ha la forza per cominciare un percorso di fuga e di giustizia, come potra collezionare prove? Se lo stato garantisse una visita medica/ginecologica/psicologica al mese obbligatoria la prevenzione sarebbe effettivamente possibile. Ci sono relazioni abusanti in cui le vittime per mesi vivono isolamento e silenzio, nonostante escano a fare la spesa , le faccende, accompagnare i figli, vadano a lavoro. Serve una metodica di prevenzione e dei meccanismi punitivi seri per i carnefici e i loro complici.


Roberto Straccia guarda ti sbagli proprio... Io non sono così e non estremizzo mai. 300 era un modo di dire, fosse stato anche uno solo sarebbe stato troppo. Io non ce l'ho affatto con gli uomini, sono perfettamente consapevole del fatto che quelli violenti siano un'esigua minoranza rispetto alla maggioranza di bravissime persone. Ma se io leggo di uomo maltrattato da una donna, non sento alcun bisogno di sviare il discorso sottolineando il fatto che esistano uomini violenti. Perché vorrebbe dire sminuire l'esperienza negativa di quell'uomo. Il benaltrismo espresso in queste circostanze è offensivo per le vittime e questo andrebbe compreso.
Non capisco per quale motivo un uomo che non si riconosce in queste dinamiche tossiche, debba spendere il suo tempo a difendere la categoria (che nessuno sta attaccando) anziché a dissociarsi in quanto uomo diverso. Tutto qui


E poi ci sono i vittimisti che, di fronte al coraggio delle donne che sono riuscite a salvarsi, non vedono l'ora di ricordare al mondo quanti poveri uomini sono nella stessa situazione a parti inverse "e nessuno ne parlahhh!"
Datevi una calmata, fate un bel respiro e contate fino cento.
Carissimi, avete un po' di confusione in testa. Non starò lì a spiegarvi la definizione di violenza di genere e perché non possa essere applicata agli uomini vessati dalle compagne. Ma conosco i numeri delle vittime di femminicidio, tutte per mano di uomini violenti. Almeno di fronte a quelli, abbiate la decenza di tacere.


Alberto Lanzetta no, non sto dicendo che siete tutti criminali
Sto dicendo che se andiamo a prendere i criminali violenti incarcerati (e qui le statistiche sono oggettive, frutto di indagini e processi), siete oltre il 95%.
Ti sembra normale? Come fa a esserci una tale disparità di genere nei crimini violenti?
E queste statistiche si applicano praticamente a qualsiasi paese nel mondo
Usare paroloni a caso per nascondere la tua ignoranza (come portare un aneddoto personale elevandolo a realtà universale) non funziona. I tuoi sentimenti soggettivi non impattano la realtà oggettiva.
Siete oltre il 95% dei criminali violenti incarcerati.
Senza contare chi sfugge all'arresto.
Sarebbe bello sentire la tua opinione sul perché il 50% della popolazione commette oltre il 95% dei crimini violenti.


Brava... Anna Marcelli... So altre storie più incredibili, pubblicate l'altra settimana... Non di uomini, ma di predatori selvaggi... Ma hai rischiato molto ad attendere... Occorre che le donne cambino, e abbiano la cognizione di essere in possesso della propria esistenza... Mollare subito, al primo schiaffo, anche il giorno del matrimonio... Basta, col tempo state diventando delle fedeli collaborazioniste dei vostri inappuntabili assassini... Basta feste, basta giornate, basta farsesche scarpette rosse... Da decine di anni, tra poesie e giornate, la donna è diventata scopo di riunioni tra amici e cardinali col rosso vestito... Ma le morti sono sempre andate avanti... Pretendete, non per recuperare, di essere festeggiate da vive, e non ai funerali, occhialuti che leggono poesie dietro il feretro... I poeti cantano la vita, non glorificano la morte... Sta diventando una moda disgustosa, come ce ci fosse gente che è d'accordo ad uccidere le donne... Sgomento e angoscia...


Alessio Torre puoi lamentarti quanto ti pare. Chiami il giornale e fai fare un articolo riservato a questa tematica. Puoi anche incatenarti di fronte al ministero per la famiglia, se vuoi. Ma ciò che non puoi fare è lamentarti sotto un post che parla di violenza sulle donne. Vedi, la "violenza" sui mariti non nasce da una questione di genere, perché non c'è un matriarcato vecchio di millenni che chiudeva in casa l'uomo e lo relegava a marito di, padre di. Non c'è una cultura del femminismo dove l'uomo ha dovuto lottare per i diritti. Non c'è la cultura del possesso. Quella che tu chiami violenza sugli uomini è violenza generica. E anche li bisogna fare dei distinguo, perché conosco infinite situazioni dove gli uomini lamentano episodi violenti nelle mogli, ma poi si scopre che vorrebbero vivere allo stesso modo in cui vivevano con le madri, serviti e riveriti e spendendo quello che pare a loro pur con figli in casa. Sono situazioni ben diverse da una donna picchiata solo perché ha sbagliato a mettere il sale nell'acqua della pasta o perché ha osato rifiutare un rapporto sessuale.


Giorgia Scataggia forse perché, dico forse, perché giornaletti di merda come questo non me parlano volutamente mai, magari? Trovami articoli che parlano di violenze sulle donne, e qui sopra ne trovi una decina pubblicati in mezza giornata. Poi però trovami UN articolo che parla di violenza sugli uomini. Vediamo se me lo trovi. Dove e quando si dovrebbe parlarne, visto che i media oscurano volutamente il fenomeno, perché poco politically correct? Il trend di adesso è non parlarne mai, perché farebbe passare per carnefici anche le donne, e guai a parlare male anche solo di una di loro, sui media siete tutte caste e pure, buone e oneste come delle Madonne, non fareste del male a nessuno. Infatti gli innumerevoli casi di padri separati suicidi, che Repubblica non menziona MAI, lo sono perché a loro girava di ammazzarsi senza un perché, mica perché subiscono violenza dalle ex mogli.


Bruno Demichelis non è proprio così che funziona, si fa infretta a dire alla prima volta via, chieda ad una psicologa come vanno realmente le cose, io come madre me lo sono chiesta molte volte come mai mia figlia ha subito per 13 anni violenza da suo marito, aveva una famiglia che l'avrebbe aiutata come l'ha aiutata dopo che lei lo ha denunciato, purtroppo è come se facessero il lavaggio del cervello, dicono che le botte se le meritano , che le amano , praticamente non riescono più a capire la realtà dei fatti, lei ha denunciato quando dopo l'ennesima lite ha picchiato la bambina e non solo uno schiaffo, uno schiaffo dato non ti fa arrivare in barella all'ospedale, noi non sapevamo nulla, queste donne sanno nascondere molto bene quello che succede tra le mura domestiche. Bisogna trovarsi dentro le situazioni per potere poi parlare


10ºGli uomini sono una delusione...oltre avere i loro sotterfugi ..vivere di menzogne e inganni sanno solo deludere e fare star male le donne ..sanno solo utilizzare la violenza , perché per l ' individuo la donna è solo un oggetto di possesso da utilizzare a piacere suo . Quant'è così devono stare con la mamma visto che l ha allevato senza infliggergli dei limiti e senza fargli capire le cose giuste da quelle sbagliate .Sa solo denigrare...offendere..e rinfacciare ...in alcuni casi anche diffamare la donne rendendole uno zerbino agli occhi degli altri ...facendo violenza mentale ...sono un immondizia ...una donna sola può stare benissimo,una donna non ha bisogno di un uomo per vivere .