Kekko dei Modà parla della sua depressione: "Attacchi di panico prima dei concerti, non riuscivo a piegare le gambe"

"La depressione è un male oscuro che non si fa vedere e vive dentro di te". Ma ora è pronto a tornare sul palco in vista di Sanremo

           

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Chi commenta senza capire, ha mai provato cosa succede quando non si sente più il sapore di quello che si mette in bocca e si mastica, sicchè un manicaretto o un cucchiaio di riso scondito sembrano esattamente la stessa cosa ? E quindi sembra di passare dal "mangiare" al semplice "nutrirsi" ? E passa qualsiasi voglia ? L'ha mai trovata una sensazione piacevole ? Ecco, la depressione (ed è peraltro solo una tra le tante conseguenze) provoca lo stesso effetto su qualsiasi cosa della vita: la totale mancanza di piacere, persino per quelle cose, poche o tante, che prima appassionavano. La vita diventa assolutamente insapore, e si trasforma da una gioia in un problema da risolvere: e forse solo così si può almeno lontanamente intuire perchè in certi momenti venga voglia di buttarla via esattamente come si allontana un boccone che non sa di nulla e si deve ingoiare per forza. Perchè come tutti i problemi, risolverli "alla radice" dà - ahimè - la parvenza di un sollievo. Purtroppo la depressione è forse l'ultima cosa da poter dare "in pasto" ai social, perchè davvero non si può capire se non la si vive: e così viene banalizzata e diventa solo argomento di chiacchericcio. Anche se uno psicoterapeuta ha scritto che in fondo è un bene che la maggioranza non la capisca: perchè se lo capisse, l'umanità si sarebbe estinta da un pezzo.


Monica Rollo concordo e parlo per esperienza ma non solo in ambito medico ma anche a casa dai tuoi stessi famigliari, io ho avuto tanto sostegno e aiuto da un’amica che mi disse di essere a mia totale disposizione e di chiamarla a qualsiasi ora, così feci la chiamavo anche alle due di notte e parlavamo mi faceva sentire bene e poi lo yoga e la meditazione mi hanno aiutato perché gli psicologi partivano già con le ricette per gli psicofarmaci, non li ho mai presi, è stata dura c’è voluto tempo ma come ho detto con lo yoga ne sono uscita ma mai abbassare la guardia perché gli attacchi di panico sono sempre dietro l’angolo infatti ogni tanto arriva ma non è più forte come prima ora riesco a dominare le crisi.


Monica Rollo la mia prima crisi di panico fu nel 2001 l’11 settembre ero in Africa incinta di mia figlia ero in un centro commerciale quando il negozio di Tv accende tutte le Tv sintonizzate sull’attentato ho sentito come un calore improvviso allo stomaco e alla testa e una paura tremenda in senso di insicurezza da allora non ho più dormito se non due ore per notte, mi svegliavo improvvisamente sudata e terrorizzata, piano piano sono riuscita a calmare queste crisi ma appena partorito si sono ripresentate molto forti e qui che sono andata dallo psicologo che subito mi diede gli psicofarmaci che non presi mai ma iniziai yoga e meditazione. Un periodo davvero buio che mi ha fatto perdere i primi due anni di vita di mia figlia, sinceramente temevo anche di poterle farle del male per questo comprendo quelle donne che hanno le crisi post parto ed arrivano anche a far del male ai loro bimbi appunto perché in famiglia non sono ascoltate a queste crisi non viene dato il giusto peso anche perché sono paure irrazionali per chi sta fuori e non capiscono. State vicino a chi ne soffre ma soprattutto siate disposti ad ascoltare