La ministra degli Esteri tedesca Baerbock: “Ripristiniamo le missioni europee in mare. I morti di Cutro sono una ferita per tutti”

“Se chiunque provasse solo a immaginare di stare su uno di quei gommoni e di assistere alla morte del proprio figlio nel Mediterraneo, non credo che dormirebbe più sonni tranquilli. La morte nel Mediterraneo è la ferita aperta dell’Europa: non siamo riusciti a definire una politica comune dell’immigrazione. Per quanto difficile, continueremo a lavorarci ostinatamente. Non possiamo abbandonare i Paesi ai confini esterni della Ue, né quando salvano gli esseri umani in mare, né quando respingono ch

           

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Ricominciamo con la narrativa. Con l appiglio emotivo che non tiene conto di tutto il resto. Come se la società fosse regolata dalle buone sensazioni. Mettendo sullo stesso piano il desiderio (comprensibile) di migliorare la vita di questa gente, con il diritto primordiale di uno stato di controllare i confini.
Ovviamente guardandosi bene dal raccontare le vere cause delle migrazioni, come l'occidente "buono" fomenti miseria, conflitti in tante zone. "sono profughi di guerra" però intanto dall'afganistan ve ne siete scappati come ladri, dalla sera alla mattina, lasciando lì anche chi aveva collaborato con voi. In Mali si chiudono gli occhi su cosa fa la Francia. Appena un presidente africano minaccia appena appena certi interessi (tipo sankara, tipo Gheddafi, tipo come successe in costa d'Avorio) lo fate fuori...
E poi fate le sceneggiate, pensando che i popoli europei, in crisi come non mai, debbano sobbarcarsi il peso di certe scelte, accettare lo snaturamento delle nazioni... Naturalmente toccando il tasto delle lacrime, da buoni professionisti del marketing che siete...




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