1ºValerio Troise esattamente come ipotizzavi, qualsiasi locale pubblico che trasmette musica in filo diffusione (bar, parrucchiere ecc) pagano una quota alla SIAE per poter trasmettere la musica. Tutto il resto è destinato ad un ascolto privato in quanto con le nuove piattaforme teoricamente pagheresti già un abbonamento, che è la traduzione contemporanea dell'acquisto di un disco originale (comunque quando c'erano le messaggerie erano bei tempi eheh). So anche che controllano molto spesso entrando nei locali a verificare che il gestore che trasmette musica abbia effettivamente pagato. Addirittura se avessi un locale che fa musica dal vivo dovresti ipoteticamente trasmettere la scaletta delle canzoni che verranno suonate dalla band o dj. Uguale se facessi una festa paesana di qualche giorno. In effetti è complesso perchè le casistiche sono diverse ma comunque il riferimento italiano è SIAE quindi noi abbiamo questa come società di controllo dei diritti d'autore.