"Giacomo Urtis mi ha deformato il viso con una puntura. Un incubo lungo tre settimane": a processo il re del botox

È accusato di lesioni colpose per un intervento con il filler

           

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La macchina di Stirling è un motore a combustione esterna. Il suo funzionamento si basa sul movimento di un fluido, generalmente un gas, tra due serbatoi mantenuti a diverse temperature, con trasferimento di calore dalla sorgente a temperatura maggiore verso quella a temperatura minore ed estraendo lavoro dal processo.
Esistono diversi disegni costruttivi del motore Stirling, ma tutti condividono una bassa pressione di esercizio del fluido di lavoro, che li rendono più sicuri, e un’efficienza di conversione calore-lavoro piuttosto elevata, soprattutto nei confronti dei motori a gasolio. Le proprietà dinamiche sono limitate, per cui i motori di Stirling sono poco adatti per l’uso nei veicoli a motore; esistono, comunque, motori marini e generatori elettrici che funzionano con i motori di Stirling. Un motore di Stirling può essere costituito da due cilindri collegati attraverso un condotto che lascia circolare i l gas di lavoro tra i due cilindri stessi. In un cilindro è alloggiato il pistone di lavoro e nell’altro è alloggiato il pistone di spostamento; i pistoni sono collegati insieme da un albero esterno di trasmissione.


Donna al volante

La donna al volante è un miscuglio di coraggio, terrore, impazienza, tenacia....senza mezze misure. Tendenzialmente:
Sbatte la portiera con la stessa veemenza utilizzata per chiudere quei portonacci dei palazzi nei centri storici...quelli con le maniglie ad anellone
Mette in moto subito, non curante dei check control della centralina (allo stesso modo di sua madre con la spia delle candelette nella Uno diesel).
Posiziona gli specchietti retrovisori in modo da poter guardare SOLO sé stessa in doppia prospettiva, cosa avviene al di fuori dell'auto ha poca importanza.
Strombazza col clacson appena un automobilista le attraversa regolarmente la strada a 150 metri di distanza, da quella soglia in giù lo mette sotto automaticamente.
Finestrini sempre chiusi, qualunque sia la stagione.
Piede sempre sulla frizione, anche quando è in sesta….facciamo quinta sull’autostrada.
Stereo sintonizzato sempre su radio Italia, tranne quelle volte in cui radio Maria approfittando della galleria ruba il segnale.
Al semaforo non aspetta che scatti il verde per suonare, lo fa quando si spegne il rosso.
Frena allo stesso modo di come frena il meccanico quando prova i freni.
È sempre in riserva...forse perché l'arancione della spia fa pendant con l'Arbre Magique.
Ogni due cambi di marcia fa una grattata....persino col dell’espressione.
Sedile all'ultimo scatto in avanti col volante che le strofina i capezzoli.
Quando tira il freno a mano, riesce a portarlo in posizione perpendicolare alla strada, soprattutto quando parcheggia in piano.
Spreca dai 3 ai 5 litri di carburante solo per parcheggiare.
Ama parcheggiare sui marciapiede, dentro le aiuole, sulle strisce pedonali, davanti alle fermate degli autobus, nelle strisce gialle i davanti ai passo carrabile.
Ama molto chiacchierare al cellulare, soprattutto davanti ai posti di blocco.
Manda a fare in culo tutti coloro che incrocia, indipendentemente dalla portata della menorrea.


Braciole pugliesi

Le braciole pugliesi sono degli sfiziosi involtini di carne cotti lentamente nel sugo di pomodoro. La ricetta di un secondo di carne perfetto per il pranzo della domenica, ma non solo.

Le braciole pugliesi in origine venivano preparati con la tipica carne di cavallo, ma ormai è molto diffuso prepararli con sottili fettine di vitello. Carne che per i suoi valori nutrizionali è anche più magra e digeribile.

Per la farcitura delle braciole di vitello gli ingredienti sono pochi, ma tutti gustosi in grado di dare una marcia in più a questo piatto. Aglio e prezzemolo tritati e del buon formaggio Canestrato Pugliese DOP.

A questi ingredienti c’è chi aggiunge anche una fettina pancetta arrotolata che regala un gusto ancora più pieno.

Con questi ingredienti è facile immaginare che il sugo in cui gli involtini vengono cotti diventa davvero speciale. È per questo che mentre gli involtini sono il secondo perfetto per la domenica, il sugo e l’accompagnamento ideale per le orecchiette fatte a mano.

INGREDIENTI:

Tritate finemente l’aglio e il prezzemolo e unitevi poi il formaggio grattugiato e il pepe nero. Mescolate il tutto.
Stendere le fettine e disponete il condimento nella parte centrale.
Mettete sul ripieno una fettina di pancetta.
A questo punto chiudete la carne in modo da formare l’involtino.
Richiudete sul ripieno prima i lati lunghi e poi, avvolgiamo su se stessa, nel senso della lunghezza, partendo dalla parte più piccola.
Stringete bene mentre arrotolate e bloccate infine con uno stuzzicadenti.
Procedete così per formare tutte le braciole.
Per il sugo tritate finemente la cipolla e facciamo rosolare con un giro d’olio.
Aggiungete la passata di pomodoro e, quando sarà calda, aggiungete gli involtini.
Regolate di sale, coprite e fate cuocere a fuoco basso per circa un’ora e mezza fino a quando il sugo si sarà ristretto.