"Enea è stato qui": in Puglia individuato il santuario di Atena citato da Virgilio. Con la colossale statua della dea

Uno straordinario viaggio a Castro, tra archeologia e mito

           

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Diana Doci Non te la prendere, perché per la storia italiana, in quella zona la esistevano soltanto i greci e tutto ciò che viene da quelle parti è greco; mentre i greci erano soltanto una piccola tribù arrivata dal Egitto e abitavano in una piccola zona. Atene - nome pelasgo, città di Atene costruita e abitata dai pelasghi (cioe, gli ateniesi non erano greci), secondo Erodoto c'era soltanto un dio greco, gli altri i greci gli avevano presi o dai egizzi, o dai pelasghi - ma per la storia che leggi in Italia e per la mentalità che c'è in Italia, tutti erano greci.


"Enea è stato qui" Enea è stato solo lo strumento della propaganda politica di Ottaviano Augusto: l'Eneide fu il grande progetto commissionato da Mecenate a Virgilio affinché elevasse e nobilitasse la stirpe Julia (e dunque Roma). Virgilio scelse le "tappe del viaggio" con criterio: evidentemente c era davvero un tempio dedicato a Minerva (l'Atena romana), ma con la figura fittizia di Enea non c entra proprio nulla! Come al solito, giornalismo da quattro soldi fatto da gente che non sa lavorare: il giornalista professionista dovrebbe saper discernere tra vero e falso, altrimenti si rende complice di fake news (anche del passato) e influenza le masse negativamente.


Diana Doci greca è una definizione approssimativa per indicare la diffusione culturale del periodo ellenico che ha strettamente influenzato i Sud Italia. La statua di Atena si può dire greca in quanto databile al IV secolo a.C. prodotta da officine tarantine (Taranto colonia spartana già dal 700 a. C). Si può con molta approssimazione definire greca ma con alcune differenze locali. Il concetto di etnia è pertinente viene applicato dagli storici per definire popoli di origine diversa (come si cita nella descrizione della Taranto arcaica nel sito del museo archeologico della città), ma ciò lascia il tempo che trova, all'epoca c'era una tale commistione di scambi culturali che i popoli si assimilavano reciprocamente, come avvenne tra Etruschi e Greci o coi Romani. Gli stessi Etruschi attraversarono un periodo di ellenizzazione per cui le culture religiose e artistiche, con le differenze locali, si mescolavano.




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