1ºgrazie a Dio di nonne partigiane non ne ho avute, e quelle che conobbi da ragazza, si diceva avessero parecchie scarpe in casa, chi c'era sa cosa vuol dire, che pruda il culo perché la destra ha vinto e resterà almeno 5 anni, se non 10, visto che di quel che dice la cavalla non si capisce una ceppa, lo si capisce, ma fossero così gentili da piantarla di rompere le scatole e dire cretinate, di partigiani a Roma ne ricordo 2, Capponi e Bentivegna, ci sono costati i morti delle Fosse Ardeatine, e non per caso, volevano avere un bel numero di morti da mettere sul piatto quando fossero arrivati gli americani, non fu una disgrazia, ma una strage organizzata quella che programmarono quei due prima di scappare, come abitudine dei gappisti.
2ºA sentire i racconti, nell'Italia degli anni 40,in Italia ,c'erano almeno 80 milioni di partigiani, seguendo la teoria di "mio nonno partigiano". Capisco la narrativa,lo storytelling come si direbbe ora, dell'immediato dopoguerra per unire un popolo,evitare le frizioni, ma oggi,80 anni dopo sarebbe ora di guardare la veritá. Mussolini non é arrivato da marte, al potere ce lo hanno messo gli italiani, c'é stato 20 anni senza che si registrasse nessuna sommossa popolare di una certa rilevanza(ora che ci fossero anche oppositori é fisiologico). Significa che per convinzione,comodo, paura, indifferenza , erano stati molto pochi (e onore,vero,a loro) ad opporsi... Ora ,nessuno dice che fosse facile opporsi a una dittatura (altrimenti di che stiamo a parlare), ma la storia ci insegna che anche le dittature, se contrariate da una parte rilevante del popolo, vengono buttate giu o quanto meno devono reprimere le rivolte... Se non fosse stato per l'arrivo alleato, con il cambio di casacca al volo di molti, Mussolini sarebbe morto nel suo letto come Franco... Lo so che per l'autostima di un popolo é sicuramente meglio vedersi come coraggiosi guerriglieri che hanno sovvertito una dittatura feroce come quella fascista, ma la realtá dei fatti é altra. Anzi questo salir sul carro dei vincitori é ingiusto principalmente in chi, in quegli anni, anche senza la protezione alleata, si mise di traverso contro la dittatura.... Ricordiamo Matteotti per il suo coraggio, chi voleva dimostrarne altrettanto doveva farlo a suo tempo,non ora
3ºGiorgio Grugnetti a Bologna quando dicono "va a far dei grugni" si sa cosa si intende, tu poi fare grugniti, accontentati. L'hai mai visto il soggetto il questione, per fare il picchiatore ci vuole il fisico, lui ha sempre fatto l'avvocato, che poi un avvocato di destra da qualche decerebrato sia inteso come picchiatore, e parliamone di quei picchiatori, quelli che al liceo tornavano a scuola con i segni delle catene dei compagni addosso e si sono difesi dall'ennesima imboscata, al liceo ci si conosce tutti, bizzarri che quelli della sinistra non avessero mai un segno addosso, forse perché l'abitudine di colpire e scappare l'avevano ereditata dai babbi gappisti. Negli anni di piombo, chiamati così prevalentemente per le azioni delle BR, che certo non erano figlie della destra, i ragazzi del fronte che sono stati ammazzati nemmeno si contano, mentre 10 contro uno, che è la misura dei compagni quando partivano per le spedizioni punitive, anche 20 contro uno, quando potevano. Vogliamo parlare dei fratelli Mattei? A quanto operai comunisti e sindacalisti hanno incendiato la casa sopra la sezione accoppandogli i figli? Non ne ricordo, quelli sono morti bruciati vivi, ma siccome è inutile pretendere vergogna da chi non la conosce, adesso, CdiM, vi tenete questo, che farete, l'ammazzerete com'è vostro costume quando non avete la forza per vincere? Lo sappiamo bene chi andava alla manifestazioni armato di pistola, eccezionalmente, di spranghe, regolarmente, lo schifo profondo che fa la sinistra, che ha dovuto imbarcare democristiani scartati dal loro stesso partito perché del tutto insipienti, quello era e quello rimane, difetti di produzione che inquinano la scena politica di un paese.