Muore di parto a 33 anni a Moncalieri, i medici riescono a salvare la figlia

I medici hanno fatto di tutto per salvarla. Non ci sono riusciti, ma hanno salvato la sua bambina: è nata di sei mesi e ha davanti un lungo periodo in terapia intensiva

           

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Rega', io non capisco come non sia possibile ficcarci in testa che gravidanza e parto sono potenzialmente molto rischiosi. Si possono sviluppare condizioni che rendono la donna malata o disabile per mesi, anni o per il resto della vita, che la rendono sterile, o che addirittura la uccidono.
Si, moltissime donne hanno gravidanze e parti facili, e nel giro di qualche settimana o mese sono sostanzialmente come nuove. Vorrei ardentemente che ogni singola esperienza fosse così, ma la verità è che non lo è.

Vorrei che il governo lo tenesse a mente quando ci chiede di avere più figli, senza però mettere a disposizione praticamente nessun servizio o supporto per chi non può lavorare o addirittura badare a se stessa prima e dopo il parto. Si, le dipendenti hanno la maternità, ma tutte le altre? E perché il padre è costretto a tornare a lavoro a 10 giorni dal parto della compagna invece di avere a sua volta minimo 5 mesi di paternità per aiutarla prima e dopo il parto? Quante donne vengono mandate a casa dopo aver subito delle 'banali' lacerazioni durante il parto e vengono lasciate sole con un neonato mentre sedersi, camminare e andare in bagno gli provoca ancora dolori lancinanti?

Vorrei che lo tenessero a mente anche i detrattori dell'aborto. Quando chiedete ad una donna di pensare al bene di un ammasso di cellule privo di sistema nervoso e di portare a termine la gravidanza, non le state chiedendo di farsi 9 mesi con un po' di peso extra sul davanti, trascorrere una nottata in ospedale, firmare un foglio per l'adozione e poi zompettare felice e in salute verso il resto della sua vita. Le state chiedendo di assumersi il rischio di smettere di curarsi per patologie pregresse (il 90% dei farmaci non si può assumere in gravidanza), di sviluppare problematiche serie e potenzialmente durature legate a depressione, diabete e ipertensione, di rimanere sterile, di essere impossibilitata a lavorare per mesi, di non essere in grado per mesi di andare in bagno da sola, e si, anche di rimetterci la vita.
Ognuno è libero di credere in ciò che vuole, ma davanti a conseguenze personali potenzialmente così pesanti nessuno dovrebbe permettersi di mettere bocca sulle decisioni altrui.


purtroppo non tutte le gravidanze sono a regola d'arte. A volte , purtroppo , per cause fortuite si creano delle complicazioni tali da mettere al corrente chi la sta vivendo il fatto di essere una gravidanza a rischio, dove il rischio non è solo per i bambini che si portano in grembo, ma anche per le mamme. I professionisti di 2°o 3° livello che seguono queste gravidanze,pur seguendo in maniera più che professionale il decorso della gravidanza, esplicano chiaramente quali sono i rischi in cui , nonostante tutto, si può incorrere. Primo fra tutti quello di una emorragia, sulla quale non sempre si riesce ad intervenire. Solo chi ci è passato o ci sta passando,può capire la preoccupazione costante che questo può comportare. Un abbraccio alla famiglia e un augurio di cuore alla piccola che possa abbracciare,a tempo debito , tutti quelli che le vogliono bene e tifano per lei. Una preghiera per la mamma


Sara Paolucci la mia gravidanza era partita normalmente. Poi al quinto mese copiose perdite ematiche: distacco di placenta con ricovero immediato. Emoglobina che scendeva giorno dopo giorno. Pochi giorni dopo, durante il ricovero, si sono rotte anche le membrane. Lì ho dovuto prendere una decisione, dolorosissima. Ho avuto il tempo di scegliere (i medici sono stati chiari con me) e ho scelto di continuare a vivere. Il mio bambino non avrebbe avuto comunque alcuna possibilità, era troppo presto per nascere.
Ma io ho avuto modo e tempo di scegliere, questa mamma è stata molto più sfortunata.
Le gravidanze possono essere complicate dall'inizio, ma spesso lo diventano con il passare dei mesi. E non c'è modo di saperlo prima. Si verificano eventi che possono rendere tragico un evento che dovrebbe portare solo gioia. E il tutto può precipitare in un attimo, senza lasciare scampo né scelta


Maurizia Maset si è vero si moriva di piu ma si facevano anche più figli e si partoriva in casa con delle ostetriche spesso nemmeno diplomate. Capisco che ci sono casi limite , gravidanze a rischio e per questo ci si affida a dei professionisti, per questo si va a partorire in ospedale ,ora non dico che ciò debba azzerare il rischio ma ridurlo al minimo sì . In una settimana questo è il terzo caso di cui leggo allora mi chiedo : è un problema di preparazione del personale medico non più all'altezza come qualche decennio fa? È il corpo delle donne che sta cambiando ? È un problema di alimentazione , di inquinamento ambientale che ci rende più vulnerabili e meno forti o cosa?


Martina Spada primo così rispondi a tua madre cafona,secondo io so che vuol dire quello che ha passato,e non si fa portare avanti una donna con già emorragie per tutta la gravidanza,rischiando la morte ,vedrai cara che ci saranno indagati e così giusto che sia. Perché loro devo sempre passarla liscia??? Io lotto da 11 anni ok contro un ospedale ,che mi ha indotto il parto al 7 mese dicendo che mio figlio era morto ,e nato vivo e non l hanno salvato perché sono stati dei coglioni maledetto.... Ho una cartella clinica di 128 pagine ,e io sono stata in coma per setticemia e nessuno mai aveva visto cosa stava succedendo dentro il mio corpo? Ma che crepassero come hanno fatto morire mio figlio ,devono soffrire chi ha sbagliato ovvio.


Zelia Dell Oro un medico non " suggerisce" cure ma mette in atto terapie, giusto per chiarirle le idee. E mette in atto terapie sulla base delle sue competenze, si aggiorna e consulta le pubblicazioni scientifiche prodotte da ricercatori internazionali su riviste di elevato impact factor e sottoposte a peer review. Voi continuate pure a nutrirvi delle boiate di byoblu e mi raccomando ripetete diligentemente il mantra " Tachipirina e vigile attesa" altrimenti vi espellono dalla setta. Poi è necessario che non perdiate ogni occasione possibile per fare il vostro sciacallaggio su un dramma e un dolore così grande come quello dell'articolo odierno. La saluto con compassione


Derek Hawke il problema della pillola se non altro ha un livello di complessità aggiuntiva: la pillola può avere effetti collaterali molto gravi (inclusa, anche qui, la morte - se si ha una predisposizione genetica, la pillola crea problemi di coagulazione che portano a trombosi e ictus). Alcune donne la prendono per anni senza conseguenze rilevanti, ma molte altre no: soffrono di depressione, aumentano di peso, perdono la libido, hanno problemi dermatologici, sviluppano problemi relativi alla funzionalità del pancreas e della tiroide (incluse situazioni che possono portare al diabete), hanno più possibilità di sviluppare cancro al seno etc, etc - adesso ci sono anche degli studi relativi alla possibilità che la pillola modifichi la sensazione di attrazione sessuale, facendo sì che molte donne smettano di essere attratte dal partner quando smettono di assumerla.

Prescriverla come anticoncezionale senza che sia necessaria a livello medico non è una cosa da fare a cuor leggero o da proporre universalmente come strumento per prevenire le gravidanze indesiderate - soprattutto perché per prenderla in sicurezza te devi fa na paccata di test genetici (e quelli si, costano un botto) e in molti casi pure fare analisi di controllo di tanto in tanto (e pure loro costano). Non è il tipo di farmaco che puoi dare alla cieca ad adolescenti a caso che vogliono scopa' ma c'hanno il moroso che frigna che non vuole il preservativo. Farla pagare 0 euro a scatola invece che i 15/20 che costa mo secondo me non farebbe impennare le vendite - perché tra quelle che la possono prendere senza troppi danni collaterali non è che poi ce ne siano così tante che fanno difficoltà a raccattare 20 euro al mese.
Io ne sarei felicissima, per carità: la prendo da 15 anni e passa per tenermi a bada i sintomi della sindrome dell'ovaio micropolicistico ed evitare che le mie ovaie esplodano, e sti 300 euro in più all'anno sul conto in banca schifo non mi farebbero. Però secondo me è più utile rendere gratuiti i preservativi e rendere obbligatoria l'educazione sessuale a scuola dalle medie in poi, piuttosto che rendere gratuita la pillola.
I preservativi hanno il bonus extra di proteggere entrambi i partner dalle malattie veneree (e molte sono asintomatiche e/o contraibili anche se non si è sessualmente attivi o promiscui, quindi scopare monogami non è una garanzia), e di essere l'unico contraccettivo efficace privo di effetti collaterali (pure la pillola del giorno dopo è una bomba ormonale allucinante e i medici sconsigliano di assumerla più di una o due volte nella vita).




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