Lara Cardella: "Denunciai il maschilismo al Costanzo Show, la mia gente mi rinnegò. Loredana Bertè mi ha salvato la vita"

"Ero in cura da uno psichiatra. Un momento buio, però non volevo suicidarmi. Mi aveva dato un cocktail di farmaci troppo forte. Quella sera avrei dovuto incontrare Loredana. Al telefono non rispondevo. Così lei chiamò la reception del residence in cui vivevo. Ero in coma. Quindi sì, mi ha salvata

           

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Ha descritto una sicilia e una licata che non corrispondono a realtà....non metto in dubbio che nella mia citta natale(che è appunto licata) alcune famiglie siano state mooolto diciamo con mentalita antica, ma fare di tutta l erba un fascio proprio no....mi spiace sia stata male e le auguro di stare bene per questo, ma cara mia se tu stessa hai detto veramente di essere andata con 500 uomini, forse qualcosa che non andava in te ci stava realmente, e se tuo padre ti ha messo dei paletti è perche un po doveva metterli....non ricordo bene tutte le cose descritte, mi pare ci fossero state percosse, e per questo mo dispiaccio, ma io a licata ci sono cresciuto e continuo a viverci e posso assicurare a tutti che la realtà è ben diversa di quanto scritto, e siccome non hai scritto il vero, questo ha portato i tuoi concittadini ad avere opinioni diverse dalle tue....


All'epoca il libro fece scalpore,non tanto per i contenuti( realtà comune a molte province italiane),bensì perché fosse donna e giovane l'autrice. I commenti critici dovrebbero esprimere gradimento o non gradimento del libro.
Non si può sempre contestare "il sentire" di chiunque perché la propria realtà e il proprio vissuto non sono uguali.
Chi scrive si racconta,non interpreta la vita altrui,le sue sofferenze ,i suoi dolori non possono avere arbitri.
La libertà di leggere o non leggere uno scritto
si esercita in libreria!
Per quanto riguarda il fatto che avrebbe imputato "alla reazione della sua gente..." nessuno ha il diritto di contestarlo ,l'ha vussuto sulla sua pelle, la sua percezione è stata quella.
E non si può negare che tuttora in ambienti provinciali (siciliani e non)il pettegolezzo e la maldicenza distruggono vite.
Chi si esprime con parole ,tipo becero e via dicendo comprenda che non tutti possono avere successo.


Valeria De Marchi io, cresciuta nella metropoli ennese, a 19 anni studiavo a Perugia( e vivevo con studenti di tutta Italia) , mi sono laureata, abilitata e oggi mi occupo di diritto della famiglia e dei minori. Cercando di tutelare i deboli.
Posso dire che ho trovato regioni come Umbria e Abruzzo e perfino il Veneto con realtà peggiori a livello di arretratezza, di quelle siciliane.
E ripeto da coetanea della autrice trovo il libro irreale e mediocre.
Conosco benissimo la mia regione e non solo l, avendo visitato tutte le regioni di Italia svariate volte, e avendo vissuto in diverse città.
Sottoscrivo quanto già detto. Lei invece vuole spiegarmi le ragioni della sua opinione ?
Ci tengo molto a conoscere il suo vissuto e la sua provenienza.
Perché il fatto che sia insegnante mi crea imbarazzo per la scuola italiana.


Valeria
De Marchi chiesto le motivazioni del tuo convincimento.
Le conoscenze, i fatti… e mi pare che al di là di offese buttate a casaccio tu non ne sappia molto.
Hai vissuto in Sicilia? Ci hai studiato? Lavorato? O sei rimasta confinata nella tua regione che reputi evoluta? Il tuo pregiudizio mi conferma il contrario.
Ora, io ti ho descritto il mio CV e le mie esperienze. O fai lo stesso o eviti un confronto che non puoi sostenere.
Cronaca? I peggiori omicidi in ambito familiare si consumano senza distinzione di territorio, ad esempio.
La Sicilia si contraddistingue per furti di auto senza dubbio, ma Milano vince come violenze sessuali.
Il Veneto come tasso di alcolismo dovrebbe essere in testa.
Che faccio? Continuo?




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