1ºMaria Callas ma io non confronto con le altre città europee, parlo di una questione tutta italiana. Poi ovvio, basta che un trapiantato milanese si faccia un giro in Svizzera e rimpiange subito Milano.
Nessuna critica nemmeno ai costi dei servizi, strutture e quant'altro. Sono ottimi, i migliori d'Italia! In questa direzione, basta farsi un giro a Roma o qualunque altra città...
Riguardo agli stipendi invece ho delle remore. Non posso giudicare il privato, perché è una questione che dipende dai singoli. Gli stipendi pubblici invece per lo più sono tarati a livello nazionale e quindi le differenze emergono eccome. Io sono fortunato perché ho benefici e riduzioni, quindi non posso lamentarmi. Ma posso immaginare la difficoltà dei giovani studenti, i primi a lamentarsi di questa situazione!
2ºGiulia Rossi basterebbe non cercare case in quella data zona e le assicuro che i prezzi subirebbero un ribasso. La cosa più importante è Mai fittare in nero. Ciò detto lei poneva la donanda dulla possibilità di studiare a Milano presso il politecnico, il che non impone di vivere necessariamente a ridosso della facoltà, non crede? Le chiedo: un ragazzo residente a Monza ( giusto per citarne una) che decida di frequentare quella medesima facoltà , presumibilmente viaggerà, quindi si organizzerà per essere presente in aula, avere tempo per studiare ecc ecc. Anni fa lavoravo a soli 25 km da casa mia e per usare i mezzi pubblici ero costretta a star fuori di casa per ben 13 ore. Studiare è una cosa, è scelta, è impegno, pretendere di non organizzarsi al meglio delle proprie possibilità è altro. Cordiali saluti